Si trova a Verona uno dei borghi più belli e affascinanti d'Italia. Incanta e fa sognare e regala emozioni davvero uniche. Scopri tutte le curiosità e i motivi del perché è bene visitarlo.
Tra le dolci colline della Valpolicella, in provincia di Verona, si nasconde un luogo senza tempo, dove storia, natura e tradizione si fondono in un’armonia perfetta. Stiamo parlando di San Giorgio di Valpolicella, conosciuto affettuosamente come "Ingannapoltron", un minuscolo borgo in pietra che incanta per la sua autenticità e per i panorami che tolgono il fiato. Arroccato a circa 392 metri di altitudine, nel comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, questo borgo rappresenta un esempio raro di bellezza intatta. Circondato da uliveti argentati e dai vigneti generosi della celebre zona vinicola veronese, San Giorgio si presenta come un gioiello di pietra calcarea, un piccolo scrigno dove ogni angolo racconta storie antiche.
Il borgo conta poco più di 350 anime, ma il suo cuore pulsante è grande. Il centro storico, perfettamente conservato e raccolto, è un labirinto di viuzze lastricate che si intrecciano tra case in pietra, cortili fioriti e scorci che sembrano usciti da un dipinto. L’intero abitato è costruito con la pietra locale, che gli conferisce un tono uniforme, caldo e accogliente, rendendolo uno dei borghi più fotogenici d’Italia.
Un nome che incuriosisce e una storia millenaria
Il soprannome "Ingannapoltron" ha origini curiose e persino ironiche. Dall’alto, il borgo sembra facilmente raggiungibile, ma la salita che conduce fin lassù è più impegnativa di quanto appaia. È così che è nato questo appellativo scherzoso. Il paese “inganna il pigro”, scoraggiando chi pensa di arrivarci senza sforzo. Ma lo sforzo, una volta in cima, viene ampiamente ripagato da un panorama straordinario che si apre tra i monti e la pianura.
Ma le radici di San Giorgio affondano molto più in là nel tempo. Le prime tracce di insediamenti umani risalgono addirittura al Paleolitico e al Neolitico, ben oltre 40.000 anni fa. Una continuità abitativa impressionante, confermata da scavi archeologici che hanno restituito reperti dal periodo dell’età del Bronzo fino all’epoca romana. In quei tempi lontani, il borgo rappresentava un nodo fondamentale per gli scambi tra la pianura e le valli alpine, oltre a essere un centro religioso del Pagus degli Arusnati, una comunità legata alla cultura etrusco-retica.

Oggi, il cuore del borgo batte attorno alla Pieve di San Giorgio, un autentico capolavoro dell’arte romanica, tra i più antichi della provincia di Verona. La chiesa, risalente al VII-VIII secolo, fu costruita sulle rovine di un precedente tempio pagano dedicato al Sole. L’interno colpisce per la sua austera bellezza. Tre navate, un ciborio scolpito nel VI secolo e affreschi risalenti al XII e XIII secolo testimoniano secoli di fede, arte e cultura. Adiacente si trova un chiostro romanico, sobrio ma suggestivo, e un piccolo museo che conserva reperti archeologici e strumenti della vita contadina locale.
Negli ultimi anni, il borgo ha conosciuto un crescente successo tra i turisti, attratti non solo dalla bellezza dei luoghi ma anche dall’offerta culturale ed enogastronomica. I visitatori possono passeggiare tra le stradine acciottolate, degustare i vini in eleganti cantine o semplicemente ammirare il panorama che abbraccia il Lago di Garda, la città di Verona e la vasta Pianura Padana. San Giorgio di Valpolicella è un luogo dove il tempo sembra scorrere più lentamente, ideale per chi cerca autenticità e silenzio, lontano dal turismo di massa.
