Chiara Buzzi, conosciuta sui social come @sulaclaire, non è una food blogger qualsiasi. Ama i viaggi, adora il cibo ed è dotata di grande pazienza. Per un tavolo al ristorante tre stelle Michelin Celler de Can Roca di Girona, in Catalogna, a suo dire ha atteso più di un anno intero. Ma quando finalmente il grande giorno è arrivato, ha documentato tutto. E noi palati fini che sogniamo di fare esperienze del genere abbiamo guardato il suo video con attenzione.
Un anno d'attesa per 6 ore di estasi culinaria
Non si parla di un locale qualunque. Il Celler de Can Roca è una leggenda. Tre stelle Michelin da ben 15 anni consecutivi, due volte nella top list dei migliori ristoranti al mondo. In Catalogna è più sacro della Sagrada Familia. E con un menù che arriva a 35 portate, l’esperienza è più simile a un viaggio mistico che a una cena fuori. Chiara ha scelto il “Menù Festival”, 315 euro solo per il cibo. Con i vini si toccano i 470 euro a persona. Non è una serata economica, ma neanche una cena qualsiasi: si mangia per sei ore, si visitano cucine, cantine e ci si immerge pure nella realtà virtuale, con tanto di visore Oculus. Roba da Jet Set gastronomico, altro che cena romantica.
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Il locale dei fratelli Roca ha fatto storia. Ha innovato, ha stupito, ha lasciato tutti a bocca aperta (e piena) per anni. Ma oggi? La stessa Chiara, pur apprezzando ogni istante, lancia una riflessione interessante: “È sicuramente un ristorante che ha espresso tutto quello che poteva raccontare e dare nella sua vena creativa nei primi venti anni dalla sua apertura”. Insomma, indirettamente l'autrice sembra dire che il top lo ha forse già dato. E adesso resta una macchina perfetta, ma un po’ meno sorprendente. Un po’ come un film che hai già visto dieci volte e ami comunque. Non c’è più l’effetto wow, ma c’è ancora il livello stellare, quello che ti fa dire: “Ok, qui vale ogni euro”.
La domanda delle domande: ne vale la pena?
Chiara la prende larga. Ma il messaggio è chiaro: sì, vale la pena andarci, almeno una volta. Però non aspettarti di finire in lacrime per l’estasi culinaria. È più un rito gastronomico che una rivoluzione del gusto. Ti senti in un museo del sapore, dove ogni piatto racconta una storia, anche se a volte l’hai già sentita. Nonostante tutto, le recensioni parlano chiaro: 4.8 su Google con quasi 5.000 voti. Numeri che metterebbero in crisi qualsiasi altro ristorante al mondo. E se lo dicono anche centinaia di clienti italiani, notoriamente critici a tavola, forse qualche motivo c’è.

Certo, non è per tutti. Ma per un'occasione speciale, Girona potrebbe diventare la tua prossima meta. Non solo per Gaudí, il mare o le tapas. Ma per un ristorante che ha scritto un pezzo di storia della cucina mondiale. E che, anche se ha smesso di inventare l’acqua calda, la sa ancora servire con stile ed emozione. Una cena che dura sei ore, 35 piatti, visita alle cucine e alla cantina, realtà virtuale e raffinatezza al massimo livello: tutto in un colpo solo. Non chiamatela cena, chiamatela esperienza sensoriale da Michelin.
Chiara ha chiuso i commenti sotto il video. Ma noi un pensiero ce lo siamo fatti: se sei uno di quelli che davanti a un risotto perfetto si emoziona, qui potresti anche commuoverti.
