Questa grotta ha un dipinto vecchio oltre 1.200 anni: si trova a poche ore dall'Italia

Sui monti del Beşparmak, nel cuore dell’Egeo turco, si nasconde un gioiello artistico e spirituale che continua a stupire i viaggiatori e gli amanti della storia antica. Stiamo parlando del Monastero di Yediler, conosciuto anche come Monastero dei Sette Fratelli, un sito rupestre che custodisce affreschi cristiani risalenti a oltre 1.200 anni fa, tra cui uno straordinario dipinto di Gesù con i dodici apostoli.

L’utente Instagram @ayyaannn ha recentemente condiviso un video virale che mostra proprio questo affresco, incastonato in una grotta e ancora visibile nonostante secoli di pioggia, vento e sole. Il luogo, oggi silenzioso e poco frequentato, un tempo era un importante centro di spiritualità cristiana bizantina.

Dove si trova il Monastero di Yediler e perché è così speciale

Il monastero si trova nei pressi del Lago Bafa, tra le province di Muğla e Aydın, a pochi chilometri dal villaggio di Gölyaka, nel distretto di Milas. Lontano dalle rotte turistiche classiche, questo sito sorge su una delle catene montuose più spettacolari dell’Asia Minore: il Beşparmak Dağları, conosciuto in epoca classica come Monte Latmos. Costruito nel VII secolo d.C., Yediler era un rifugio sicuro per i monaci, soprattutto durante le incursioni arabe del IX secolo. Le mura fortificate, i pozzi d’acqua scavati nella roccia e la posizione isolata lo rendevano un luogo di sopravvivenza e meditazione. I monaci qui conducevano una vita semplice ma autosufficiente, spesso esentati dalle tasse grazie al ruolo religioso che svolgevano nella regione.

Il dipinto rappresenta Gesù Cristo e i 12 apostoli
Il dipinto rappresenta Gesù Cristo e i 12 apostoli

La vera meraviglia del Monastero di Yediler è nascosta sotto un’enorme roccia: un affresco bizantino raffigurante Gesù Cristo e i dodici apostoli, realizzato probabilmente tra l’VIII e il IX secolo. Questo dipinto, protetto dalla conformazione naturale della grotta, ha conservato colori vivaci e dettagli sorprendenti nonostante il passare dei secoli. Secondo gli archeologi turchi e i ricercatori dell’Università di Ankara, gli affreschi rappresentano una delle testimonianze più importanti della pittura religiosa dell’epoca bizantina in Anatolia. Le immagini raccontano la vita, la morte e la resurrezione di Gesù, in un contesto che unisce arte e fede.

Come arrivare: un trekking tra ulivi e silenzio

Raggiungere il Monastero di Yediler non è complicato, ma richiede un minimo di spirito d’avventura. Il punto di partenza consigliato è il villaggio di Gölyaka, nel distretto di Milas. Da qui è possibile percorrere un sentiero di circa 2-3 km, ben segnalato, che attraversa uliveti centenari e passaggi rocciosi.

  • In auto: Arriva a Gölyaka e segui le indicazioni locali. Una volta parcheggiato, continua a piedi lungo il sentiero principale.
  • A piedi: Il percorso più diretto è lungo 2 km e richiede circa 1-1,5 ore per la salita.
  • Con mezzi pubblici: Si arriva a Milas in autobus o aereo (aeroporti di Dalaman o Milas-Bodrum) e si prosegue in taxi o navetta locale fino a Gölyaka.

Consigli utili: Scarpe da trekking, acqua, crema solare e cappello sono indispensabili, specialmente in estate. Il sentiero è panoramico, ma in alcuni tratti esposto.

Cosa vedere: tra storia, natura e spiritualità

Una volta raggiunto il sito, ci si trova immersi in un paesaggio quasi irreale. Il monastero è parzialmente scavato nella roccia, con resti di cappelle, celle monastiche e torri difensive che raccontano una storia millenaria. Ecco cosa non perdere:

  • Affreschi rupestri: I più noti raffigurano Cristo e gli apostoli, ma ci sono anche scene della Passione e della Resurrezione.
  • Rovine del monastero: Le stanze dei monaci, con vista spettacolare sul Lago Bafa, sono ancora riconoscibili.
  • Mura difensive: Costruite in epoca bizantina, testimoniano l’importanza strategica del luogo.
  • Panorama naturale: Ulivi, formazioni rocciose e animali selvatici accompagnano l’intero percorso.

Il Monastero di Yediler si trova lungo uno dei tratti più suggestivi della Carian Trail, uno dei migliori percorsi escursionistici del mondo secondo National Geographic. Questo itinerario attraversa villaggi remoti, rovine ellenistiche, tombe licie e paesaggi mozzafiato. Nei dintorni del monastero si trovano anche grotte con pitture rupestri preistoriche, una necropoli e tracce di insediamenti risalenti a epoche molto più antiche del periodo bizantino. Gli archeologi ipotizzano una presenza umana nella zona da oltre 12.000 anni, rendendo l’area un vero museo a cielo aperto.

Yediler non è un luogo da “turismo di massa”. È una destinazione per chi ama camminare, riflettere, osservare. Chi lo visita lo descrive come un luogo “fuori dal tempo”, dove anche il silenzio diventa parte dell’esperienza.

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