Cristiana Capotondi è impeccabile in questo ruolo su Rai Play. Una storia che emoziona e incolla al piccolo schermo dal primo fino all'ultimo minuto. Ecco il titolo e la trama di questa pellicola.
Nella costellazione di contenuti che RaiPlay dedica alle storie di valore, Io ci sono brilla come una stella di coraggio e determinazione. Questo film per la televisione, diretto da Luciano Manuzzi, riporta al centro del dibattito pubblico un tema purtroppo sempre attuale: la violenza contro le donne. Attraverso una narrazione intensa e commovente, il racconto prende vita grazie alla straordinaria interpretazione di Cristiana Capotondi, che dona voce, corpo e anima a Lucia Annibali, giovane avvocata di Pesaro vittima di un’aggressione con l’acido commissionata dal suo ex compagno.
Trasposta in immagini con delicatezza e rigore, la vicenda di Lucia non è soltanto una cronaca di dolore, ma una testimonianza potente di rinascita. Il film, tratto dal libro autobiografico Io ci sono, scritto dalla stessa Annibali con Giusi Fasano, è stato trasmesso per la prima volta su Rai 1 nel novembre 2016 e oggi viene riproposto da RaiPlay come omaggio al coraggio femminile. Un modo per continuare a parlare, senza filtri, di quanto sia fondamentale riconoscere i segnali della violenza e reagire prima che sia troppo tardi.
Rai Play, Io ci sono con Cristiana Capotondi: un film che tocca il cuore
Cristiana Capotondi offre una performance di grande intensità, capace di emozionare e scuotere. Con empatia e sensibilità, l’attrice restituisce allo spettatore una figura complessa, segnata da un percorso drammatico ma anche illuminata da una straordinaria forza interiore. Lucia Annibali non è solo una sopravvissuta, ma una donna che ha trasformato il dolore in occasione di rinascita, diventando simbolo di una battaglia collettiva. Io ci sono è molto più di un semplice film: è un grido, un invito, una lezione di vita. Lucia affronta una lunga e dolorosa riabilitazione, sia fisica che psicologica, ma non si lascia sopraffare. La sua è una lenta e faticosa risalita, fatta di determinazione e dignità. Le sue cicatrici diventano il simbolo di una battaglia vinta, un messaggio universale che risuona con forza: la violenza si può sconfiggere, ma è fondamentale riconoscerla, denunciarla e non vergognarsi di chiedere aiuto.

La narrazione non si ferma all’atto criminale o al processo giudiziario, che pure viene raccontato con precisione, ma si estende al significato più profondo del percorso di Lucia. Dopo la condanna di Luca Varani e dei suoi complici, la giovane avvocata sceglie di mettere la sua esperienza al servizio degli altri, in particolare dei più giovani. Inizia a raccontare la sua storia nelle scuole, nei dibattiti pubblici, negli incontri istituzionali. Perché, come ripete spesso, "l’amore non è mai violenza". Proprio per questo, RaiPlay ha deciso di regalare ai suoi utenti, un film che parla di lotta di genere. In un’epoca in cui i femminicidi sono ancora drammaticamente all’ordine del giorno, opere come questa assumono un valore inestimabile. Il linguaggio della fiction televisiva si fa veicolo di consapevolezza, contribuendo a rompere il silenzio e a dare forza a chi vive situazioni simili.
Perché non perdere questa pellicola con Cristiana Capotondi
In un panorama televisivo spesso dominato da intrattenimento leggero, Io ci sono rappresenta un’eccezione luminosa. È un esempio di come la TV pubblica possa svolgere un ruolo attivo nella costruzione di una società più consapevole e giusta. La decisione di RaiPlay di riportare alla ribalta questa storia è, in tal senso, un gesto di grande responsabilità culturale. Chi guarda il film non può restare indifferente. Ci si emoziona, ci si indigna, ma soprattutto si riflette. Ed è proprio questo lo scopo più alto della narrazione: accendere coscienze, stimolare domande, generare cambiamenti. Lucia Annibali, grazie alla sua testimonianza e alla magistrale interpretazione di Cristiana Capotondi, ha dato vita a un racconto che resterà. Un racconto che, oggi come allora, merita di essere ascoltato e condiviso.
