Cosa vuol dire, psicologicamente parlando, incrociare le gambe mentre si è seduti

Disclaimer: Questo articolo raccoglie e sintetizza le analisi di fonti accademiche e autorevoli nel campo della comunicazione non verbale e della psicologia. Non si tratta di un trattato scientifico né di un contenuto destinato a formulare diagnosi psicologiche. Le informazioni qui riportate hanno uno scopo divulgativo e non sostituiscono in alcun modo il parere di uno psicologo, psicoterapeuta o altro professionista della salute mentale.

Incrociare le gambe mentre si è seduti è un gesto quotidiano, quasi automatico, che però racconta molto della nostra interiorità. La cinesica, branca della psicologia della comunicazione non verbale, studia proprio questi segnali nascosti del corpo. Secondo Igor Vitale, psicologo e formatore, incrociare le gambe rappresenta spesso un atteggiamento difensivo o di chiusura. Tuttavia, non esiste un solo significato: il contesto, il genere e la postura specifica modificano completamente ciò che il gesto comunica.

Incrociare le gambe da seduti: cosa comunica il nostro corpo

Quando una persona incrocia le gambe da seduta, il messaggio principale che emerge è la protezione. Si crea una sorta di barriera fisica tra sé e l’altro, spesso inconsapevole. Secondo la letteratura accademica di Igor Vitale, questo gesto può essere un segnale di insicurezza o difesa inconscia, soprattutto se la persona si trova in un contesto percepito come poco sicuro o con sconosciuti.

Ma c’è un dettaglio da non trascurare: la direzione dell’incrocio. Se le gambe sono incrociate verso l’interlocutore, il gesto può comunicare interesse, apertura e disponibilità alla comunicazione. Se invece puntano lontano da chi ci sta davanti, il corpo sta dicendo: “Preferirei non esserci”.

Postura e genere: uomini e donne comunicano in modo diverso

La postura cambia anche in base al genere. Negli uomini, incrociare le gambe può essere interpretato come un gesto di protezione della virilità o come manifestazione di insicurezza. Alcuni preferiscono la cosiddetta posizione "a quattro", con la caviglia appoggiata sopra il ginocchio opposto. Questa, secondo l’analisi della psicologa Driver riportata dal Corriere della Sera, è una postura tipica di chi ha un alto livello di autostima e desidera manifestare dominanza.

Per le donne, incrociare le gambe può avere una molteplicità di significati. Da un lato può indicare comfort e un atteggiamento rilassato, dall’altro può essere un segnale di riservatezza o chiusura nei confronti dell’ambiente esterno.

Incrociare le gambe mentre si è seduti è un gesto di comunicazione non verbale molto potente.
Incrociare le gambe mentre si è seduti è un gesto di comunicazione non verbale molto potente.

Una variante interessante è l’incrocio alle caviglie, spesso trascurato ma molto indicativo. Questa postura può segnalare uno stato di paura latente o insicurezza emotiva, soprattutto se accompagnata da spalle contratte e sguardo basso.

Significati culturali: attenzione al contesto

Non tutti i gesti sono universali. In alcune culture asiatiche o mediorientali, ad esempio, mostrare la suola della scarpa è considerato offensivo. Questo significa che anche un gesto semplice come incrociare le gambe può risultare inadeguato o irrispettoso in certi contesti. La cinesica invita sempre a interpretare la postura del corpo alla luce della situazione e dei segnali che la accompagnano: sguardo, tono della voce, posizione delle mani.

Muovere nervosamente i piedi: un linguaggio emotivo

Un altro segnale che spesso accompagna o segue l’incrocio delle gambe è il movimento nervoso dei piedi. Battere ritmicamente un piede, agitare una gamba o toccare continuamente il pavimento sono tutti indicatori di ansia, stress o impazienza. Come spiegato dallo Studio Silvia Giovetti, in ambito psicosomatico i piedi rappresentano il modo in cui una persona avanza nella vita. Quando sono agitati, spesso segnalano una difficoltà a stare nel presente o una preoccupazione per il futuro.

A differenza del volto o delle mani, che tendiamo a controllare con maggiore consapevolezza, i piedi sono più spontanei. Gli studiosi di cinesica li definiscono come le “sentinelle emotive”: indicano quello che davvero stiamo provando. Un piede rivolto verso l’uscita, ad esempio, può indicare voglia di andarsene o disagio durante una conversazione.

Questo tipo di movimento, oltre a essere un segnale comunicativo, può svolgere anche una funzione auto-calmante. Muovere i piedi permette di scaricare la tensione o l’energia repressa. Tuttavia, se diventa un’abitudine cronica, potrebbe essere sintomo di ansia generalizzata o di disturbi come la sindrome delle gambe senza riposo.

Fonti principali utilizzate:

  • Igor Vitale, Comunicazione non verbale: interpretazione della postura;
  • Francesco Di Fant, Cosa significa incrociare le gambe nel linguaggio del corpo?;
  • Studio Silvia Giovetti, Psicosomatica del piede;
  • Corriere della Sera, contributo della psicologa Driver;
  • Voce enciclopedica Cinesica (Wikipedia).

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