"4 anni fa ho aperto un'enoteca a Roma, oggi chiudo: vi dico cosa ho imparato"

Quattro anni fa, nel 2021, Fedesingablinga, utente diventato noto su TikTok, ha deciso di aprire la sua enoteca a Roma. Un’avventura nata in un periodo oggettivamente complicato, proprio quando la pandemia di Covid-19 aveva bloccato il mondo e costretto molti imprenditori a rimandare sogni e progetti, oltre che a tenere chiusi i loro locali. Oggi, a distanza di quattro anni, la saracinesca del suo locale si abbassa. E il racconto di questa esperienza, condiviso sui social, è diventato virale tra migliaia di utenti, colpiti da una storia che parla di speranza, ostacoli e lezioni imparate sulla pelle.

Aprire un’enoteca a Roma nel 2021: entusiasmo e sfide dopo il Covid

L’idea di aprire un’enoteca nel cuore di Roma nasce proprio mentre molti pensavano solo a sopravvivere all’emergenza sanitaria. Fedesingablinga era appena tornato in Italia dopo un periodo vissuto all’estero, con un unico obiettivo: fare impresa e costruire qualcosa di suo. I primi due anni sono stati positivi, come racconta nel suo video virale su TikTok: “La gente voleva tornare a vivere, usciva di più. L’onda emotiva portava a socializzare, a riscoprire il piacere della compagnia”.

Nei mesi successivi alla pandemia, la vita notturna romana aveva ritrovato energia. Le persone avevano voglia di uscire, i locali si riempivano e le bottiglie di vino si stappavano con più frequenza rispetto agli anni precedenti. Il boom del settore enogastronomico, in quella fase, sembrava una certezza.

La situazione cambia nei due anni successivi. La crisi internazionale iniziata a febbraio del 2022, l’aumento dei prezzi dell’energia, delle materie prime e dei servizi hanno inciso pesantemente sul bilancio dell’enoteca. “Negli ultimi ventiquattro mesi gli affari non sono andati così bene e ho preso la decisione di chiudere”, spiega Fedesingablinga. Il contesto economico ha messo a dura prova la resistenza di molti piccoli imprenditori nel settore food & beverage a Roma e in tutta Italia.

Non solo rincari generali: anche le abitudini dei clienti sono cambiate. Se all’inizio la voglia di uscire era fortissima, col tempo la frequenza si è ridotta. Tanti hanno preferito ridurre le spese fuori casa, altri hanno scelto posti diversi. Fedesingablinga lancia un messaggio chiaro: “Se i prezzi aumentano e siete fedeli a un locale, continuate a supportarlo. Sappiamo che i prezzi sono aumentati per tutti, abbiamo provato a non alzarli troppo, ma non è bastato”.

Nel racconto su TikTok, emerge anche un tema che tocca moltissimi imprenditori: la difficoltà di mantenere prezzi competitivi senza sacrificare la qualità o la sostenibilità dell’attività. L’inflazione, i costi di gestione (dalla bolletta dell’energia alle tasse comunali come lo smaltimento dei rifiuti ad opera di AMA) e la pressione fiscale hanno inciso su ogni singola scelta.

Lezioni e consigli per chi vuole aprire un locale: sogni, realtà e piano B

Nel video diventato virale, Fedesingablinga non si lascia andare a facili scorciatoie. Anzi, mette in guardia chi vuole aprire un ristorante o un bar a Roma o in Italia. Il consiglio arriva chiaro: “Non vi dirò che è inutile provarci, se avete un sogno inseguitevelo. Può andarvi bene, anche se è raro. Cercate di non investire tutti i vostri soldi in un solo posto, abbiate sempre una parte di capitale da parte per i momenti difficili, perché ce ne saranno”.

L'account TikTok @fedesingablinga ha parlato della decisione di chiudere l'enoteca aperta quattro anni fa.
L'account TikTok @fedesingablinga ha parlato della decisione di chiudere l'enoteca aperta quattro anni fa.

La realtà di chi gestisce un’attività nel settore enogastronomico oggi passa dalla necessità di avere un piano B. L’imprenditore romano invita a non sottovalutare la pressione delle tasse e degli adempimenti burocratici. “Lo Stato si prende il 60% di quello che guadagnate. Vi arrabbierete ma dovete crederci e andare avanti. Sarete sommersi da tasse, INPS, INAIL, AMA, energia elettrica e tutto il resto. Fermatevi quando sentite che è il momento giusto. L’importante è avere una via d’uscita”.

Alla domanda su cosa farà ora, Fedesingablinga non lascia spazio ai dubbi. La passione per il vino resta centrale: forte di un diploma da sommelier, punta a continuare a lavorare nel settore, probabilmente all’estero. Nel frattempo, le sue giornate scorrono tra lezioni di cucina per turisti, dove insegna a preparare pasta e gelato partendo da zero, nel cuore di Roma.

Questa esperienza, raccontata senza rabbia ma con consapevolezza, diventa un esempio per molti giovani che sognano di mettersi in proprio nel mondo dell’enogastronomia. “Sono un po’ triste ma non arrabbiato. Non ce l’ho con il mondo, sono diventato più consapevole delle mie capacità”, conclude Fedesingablinga, pronto a rimettersi in gioco e a scrivere un nuovo capitolo, con la stessa passione di sempre.

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