Michele Mezzanotte, psicologo, spiega cosa significa se sei sempre tu a fare pace nelle litigate

Essere la persona che prende sempre l’iniziativa di fare pace dopo un litigio può sembrare solo una questione di carattere. In realtà, dietro questo comportamento si nascondono motivazioni psicologiche profonde. Michele Mezzanotte, psicologo italiano molto seguito su TikTok per le sue pillole di psicologia applicata alla vita di tutti i giorni, in uno dei suoi video più visti di maggio, ha spiegato perché alcune persone sentono il bisogno di ricucire i rapporti (nel senso che fanno il primo passo) ogni volta che si crea una frattura, che si tratti di discussioni in famiglia, tra amici o con colleghi.

Orgoglio e nucleo narcisistico: la prima motivazione secondo Mezzanotte

Nel suo video, Michele Mezzanotte affronta il tema delle relazioni interpersonali partendo da una verità spesso scomoda: a volte l’altra persona è, come dice lui, “tosta”. In questo contesto, “tosta” non significa semplicemente testarda, ma indica un orgoglio molto marcato, spesso accompagnato da un nucleo narcisistico granitico. “Non sto dicendo che è narcisista: ha un nucleo narcisistico – quello ce l’abbiamo tutti – molto forte, granitico e non molla un attimo”, chiarisce Mezzanotte.

Secondo Mezzanotte, chi fa il "primo passo" per fare pace spesso si trova costretto perché l'altra persona è eccessivamente orgogliosa.
Secondo Mezzanotte, chi fa il "primo passo" per fare pace spesso si trova costretto perché l'altra persona è eccessivamente orgogliosa.

Secondo la psicologia delle relazioni, un nucleo narcisistico molto presente rende difficile per alcune persone cedere durante un conflitto. L’orgoglio diventa un muro difficile da abbattere e, nella dinamica del litigio, chi possiede questa caratteristica difficilmente farà il primo passo per ristabilire la pace. Ecco perché, spesso, chi prende l’iniziativa di fare pace si trova dall’altra parte qualcuno che non è disposto a scendere a compromessi, almeno sul piano emotivo.

Più intelligenza emotiva: chi vuole fare pace sa aprire il dialogo

Il secondo punto sottolineato da Mezzanotte riguarda l’intelligenza emotiva. Nel video afferma senza mezzi termini: “Sì, l’ho detto! Sei più intelligente. Sei disposto a riaprire il dialogo e chi è disposto a riaprire il dialogo è intelligente, altrimenti finiamo sempre a fare le guerre, che dal punto di vista evolutivo non è molto intelligente”.

In psicologia, la capacità di ricostruire un ponte dopo un conflitto viene spesso associata a una forma avanzata di intelligenza emotiva. Aprire il dialogo significa saper gestire le proprie emozioni e leggere quelle degli altri. Significa anche riconoscere che, a lungo termine, la coesione sociale e l’armonia nelle relazioni hanno un valore superiore rispetto alla vittoria in un litigio. Gli individui che dimostrano questa propensione, secondo Mezzanotte, sono più capaci di “pensare in grande”, vedendo oltre l’immediato per preservare il rapporto nel tempo.

L’indole al sacrificio: tra valore positivo e rischio di autoannullamento

La terza motivazione individuata da Michele Mezzanotte tocca un aspetto meno scontato: la tendenza al sacrificio. “Hai un indole un po’ più portata al sacrificio. Attenzione, perché sacrificio può avere sia un’accezione positiva che negativa. Sacrificio deriva da sacer, che vuol dire sacro, ma anche può voler dire distruggere te stesso. Quindi stai attento”, avverte lo psicologo.

Nel contesto relazionale, il sacrificio può essere un valore: chi sa mettere da parte l’orgoglio e la rabbia per ricomporre una frattura contribuisce al benessere del gruppo. Tuttavia, questa inclinazione comporta anche un rischio. Se spinta all’estremo, porta a trascurare i propri bisogni e, nel tempo, a una forma di autoannullamento emotivo. Come suggerisce Mezzanotte, il sacrificio ha senso solo quando resta un gesto consapevole e non un automatismo che si traduce nella rinuncia sistematica a se stessi.

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