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Tommy Driskill, noto content creator statunitense conosciuto su TikTok come dudeabroad_, ha scelto l’Iraq come tappa del suo ultimo viaggio. Con il suo stile diretto e la curiosità che lo contraddistingue, Tommy ha documentato una delle esperienze più semplici ma rivelatrici: la spesa in un supermercato locale di Baghdad. Il risultato? Un video diventato virale in poche ore e che ha scatenato la curiosità di chi vuole sapere davvero quanto costa vivere nel cuore del Medio Oriente.
I prezzi delle salse e dei condimenti: una sorpresa già al primo scaffale
Il viaggio tra gli scaffali inizia subito da un settore molto colorato: quello delle salse. Tommy si sofferma subito sul ketchup: uno di produzione irachena viene venduto a 1000 dinari iracheni, ovvero circa 67 centesimi di euro. Un prezzo che fa subito pensare a un risparmio notevole rispetto a molti supermercati europei. Subito dopo, ecco la maionese. La scelta qui è vasta: dalla classica fino a versioni particolari come quella al tartufo e quella piccante. Il costo? Dai 2000 ai 2500 dinari, dunque tra 1,30€ e 1,50€.
Non può mancare un salto tra gli oli: la bottiglia da 0,75 litri di olio extravergine d’oliva costa 6500 dinari (circa 4,50€), mentre per una bottiglia da un litro – più grande e apparentemente di qualità superiore – si arriva a 10750 dinari, cioè 7,20€. Un prezzo che inizia ad avvicinarsi a quello italiano, ma resta comunque competitivo per un supermercato considerato “per ricchi”.
Bevande e snack: la Pepsi da record e le patatine internazionali
Se l’olio colpisce per il prezzo, lo scaffale delle bevande lascia tutti a bocca aperta. Una lattina di Pepsi tenuta in frigo (in Italia spesso viene applicato un sovrapprezzo) costa appena 650 dinari, ossia 15 centesimi di euro. In Italia e in buona parte d’Europa, questo prezzo risulterebbe quasi incredibile anche in promozione.
Tommy mostra poi una delle bevande preferite dagli iracheni: il tè di alta qualità. Una latta da mezzo chilo viene proposta a 10000 dinari, cioè 7 euro. Un acquisto che, per gli amanti della tradizione, sembra quasi un investimento, considerando la qualità e la quantità offerte.

Il giro tra gli snack non poteva che concludersi davanti alle classiche patatine Lay’s. Qui il prezzo è una vera sorpresa: il sacchetto giallo delle “classiche” costa 66 centesimi. “La busta più grande qui è praticamente come la piccola negli Stati Uniti, non mi sorprende che gli iracheni siano così in forma”, scherza il content creator americano, facendo notare come anche le porzioni siano molto diverse da quelle cui è abituato chi vive negli USA.
Il supermercato in Iraq: non per tutti ma con prezzi accessibili
Un dettaglio importante che va sottolineato riguarda il ruolo del supermercato in Iraq. In un paese dove la maggior parte delle famiglie sceglie i mercati rionali per risparmiare, il supermercato rappresenta una scelta quasi “di lusso”. Non a caso, nel video si vede che il negozio è quasi vuoto. In questi spazi moderni fanno la spesa soprattutto le persone più abbienti, mentre la classe media e quella meno agiata preferiscono rivolgersi ai mercati tradizionali, dove la contrattazione sui prezzi è la norma e la varietà di prodotti locali è ancora maggiore.
Ciò significa che i prezzi registrati da Tommy nel suo video sono di fascia alta rispetto alla media del paese. Alcuni prodotti si avvicinano agli standard dell'Europa del sud ma la maggior parte resta comunque più conveniente di quanto si trovi in Italia. Soprattutto per quanto riguarda prodotti industriali e bevande, la differenza si nota, mentre per oli e condimenti di qualità la forbice si restringe.
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