Né pellicola né carta stagnola: questo è il modo corretto per conservare il Parmigiano secondo uno chef

Il Parmigiano Reggiano è una delle tante eccellenze gastronomiche italiane che non mancano mai nelle case e sulle tavole del nostro paese. Ma quanti, davvero, sanno come conservarlo nel modo giusto? Sbagliare metodo può voler dire rovinare il sapore unico e la consistenza di questo formaggio tanto amato. Lo chef @triggtube ha voluto fare chiarezza con un esperimento molto concreto, testando ben dieci metodi diversi per risolvere una volta per tutte il dilemma: qual è la soluzione migliore per conservare il Parmigiano Reggiano?

La grande prova dello chef: dieci metodi a confronto

Una risposta molto interessante e praticamente scientifica arriva dallo chef @triggtube, che alcuni mesi fa ha acquistato una mezza forma e l’ha suddivisa in dieci pezzi, ognuno conservato con un metodo diverso. Ogni settimana, per sei mesi, ha assaggiato un pezzo e annotato come cambiava consistenza, sapore e facilità di utilizzo. Un test da vero appassionato!

Il primo metodo preso in esame: il congelatore. Qui la differenza tra Parmigiano grattugiato e intero è netta. Lo chef spiega: “Se volete congelarlo, assicuratevi di grattugiarlo prima. Il pezzo intero si è sfaldato tra le mani, è diventato spugnoso e ha perso sapore dopo una sola settimana. Quello grattugiato, invece, era perfetto anche dopo sei mesi”. Un’indicazione precisa che mette già in guardia da uno degli errori più comuni.

Frigorifero: come cambia il Parmigiano con i vari tipi di involucro?

Gli altri nove pezzi sono finiti in frigorifero, ciascuno con la sua “protezione”. Il Parmigiano Reggiano è un formaggio poco umido, quindi non rischia facilmente di fare muffa. Tuttavia, se lasciato senza nessuna pellicola, carta o contenitore, dopo 1-2 settimane diventa durissimo, quasi impossibile da grattugiare. Una protezione serve, ma quale?

Ecco la classifica degli involucri e contenitori, dal peggiore al migliore, secondo quanto emerso dall’esperimento di @triggtube:

  • Carta cerata: dopo 'appena' un mese, il Parmigiano risultava troppo duro, difficile da grattugiare.
  • Carta cerata e alluminio insieme: poca differenza: dopo cinque settimane, il formaggio era quasi immangiabile.
  • Carta stagnola: dopo sei settimane, il pezzo non era più adatta al consumo, la stagnola non è adatta per conservare il Parmigiano per lunghi periodi.
  • Pellicola di plastica: protegge bene il formaggio fino a due mesi, poi però la qualità degrada.
Lo chef ha tagliato 10 pezzi di Parmigiano Reggiano e ogni settimana li ha assaggiati per capire se fossero ancora in un buono stato di conservazione.
Lo chef ha tagliato 10 pezzi di Parmigiano Reggiano e ogni settimana li ha assaggiati per capire se fossero ancora in un buono stato di conservazione.

I migliori metodi secondo lo chef: ecco la top 4

Quando si parla di conservazione Parmigiano Reggiano, i metodi che funzionano davvero sono quattro, e si trovano tutti facilmente nei supermercati:

  1. Al quarto posto: la carta per formaggi (quella che danno al banco). “Non so quale stregoneria, ma è ottima”, racconta lo chef. Il formaggio resta protetto, traspira il giusto e mantiene un sapore naturale per diverse settimane.
  2. Al terzo posto: la busta di plastica con chiusura ermetica. Un classico salva-freschezza che permette di conservare il Parmigiano senza farlo indurire troppo.
  3. Al secondo posto: il contenitore ermetico in vetro. Dopo tre mesi, quello nel contenitore era molto migliore rispetto a quello conservato nella pellicola. Resiste bene anche fino a cinque mesi, mantenendo sia il sapore che la consistenza.
  4. Il migliore in assoluto: la plastica sottovuoto. “Può restare così anche per un anno”, garantisce @triggtube. Il Parmigiano non si secca, non assorbe odori dal frigo, rimane perfetto al taglio e al palato.

Parmigiano Reggiano: come scegliere il metodo giusto per casa

Alla fine di questa gara, le indicazioni per il pubblico sono molto semplici: chi consuma il Parmigiano Reggiano velocemente, può affidarsi tranquillamente a carta per formaggi o bustine ermetiche, magari ricordandosi di cambiare ogni tanto la carta per evitare che diventi troppo umida. Chi invece ama fare scorta e vuole conservare il formaggio per mesi, dovrebbe puntare sul sottovuoto o su un buon contenitore in vetro, chiudendo bene il coperchio ogni volta. Evitare la carta stagnola: rischia di rovinare sapore e struttura.

Importante anche la posizione in frigorifero: il Parmigiano va riposto nel ripiano meno freddo, lontano dalla zona freezer, per evitare che subisca sbalzi di temperatura che lo farebbero sudare o indurire troppo.

Secondo il Consorzio del Parmigiano Reggiano, la temperatura ideale per la conservazione oscilla tra i 4°C e gli 8°C. Mai lasciarlo a temperatura ambiente per periodi lunghi, perché tende a disidratarsi e perdere profumo. Un ultimo dettaglio: mai lavare il Parmigiano Reggiano con acqua. Per eliminare eventuali croste troppo secche o grattare via piccoli residui, basta usare un coltellino o la lama di una grattugia. Solo così si preserva al meglio il carattere unico di questo formaggio, vero simbolo della cucina italiana.

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