C'è un borgo a Modena che affascina e conquista tutti i visitatori. La destinazione perfetta per poter trascorrere una giornata diversa dal solito. Uno stacco rigenerante dalla routine.
Incastonato tra le dolci colline dell’Emilia-Romagna, a pochi chilometri a sud di Modena, sorge un piccolo gioiello che sembra uscito da un libro di fiabe: Castelvetro di Modena. Questo incantevole borgo medievale, immerso in un paesaggio punteggiato di vigneti e uliveti, è uno dei luoghi più suggestivi e romantici dell’intera provincia. Qui, il tempo sembra essersi fermato, e ogni angolo racconta storie antiche, custodite gelosamente tra mura di pietra, torri slanciate e profumi di mosto e aceto balsamico.
Il nome Castelvetro deriva da Castrum Vetus, che significa “antico accampamento”, un richiamo alle sue origini che risalgono all’epoca romana. Ma la storia del luogo affonda le radici ancora più indietro nel tempo: tracce della presenza etrusca sono state ritrovate nel territorio, e oggi alcuni reperti archeologici sono conservati al Museo Archeologico di Modena, testimoniando una continuità storica affascinante e profonda.
Modena, Castelvetro di Modena: un tesoro tutto da scoprire
Uno degli aspetti più caratteristici di Castelvetro è la sua struttura urbanistica raccolta e ben conservata. Un tempo racchiuso da possenti mura difensive, il borgo conserva ancora oggi tratti visibili di queste antiche fortificazioni, in particolare nelle aree a sud-est e sud-ovest. Il centro storico, conosciuto anche come “Castello”, si erge su un’altura che domina la valle sottostante, offrendo scorci pittoreschi e panorami mozzafiato sulla pianura. Le due torri principali del borgo sono diventate veri e propri simboli: la Torre dell’Orologio, con la sua inconfondibile inclinazione di circa 16 gradi, presenta quattro meridiane, una per ogni lato, ed è un autentico punto di riferimento visivo; mentre la Torre delle Prigioni, un tempo adibita a carcere, oggi regala una vista privilegiata sulla distesa verde della Pianura Padana. Due sentinelle silenziose che vegliano da secoli su questo angolo incantato.

Il cuore di Castelvetro è senza dubbio Piazza Roma, un luogo che lascia a bocca aperta per la sua originalissima pavimentazione a scacchiera bianca e nera. Realizzata negli anni ’50, la piazza è diventata un’icona del borgo, teatro di eventi spettacolari come la partita di dama vivente, una tradizione che affascina turisti e appassionati, riportando in scena atmosfere cavalleresche d’altri tempi. Ai lati della piazza si affacciano palazzi storici come Palazzo Rinaldi e il Palazzo Comunale, scrigni di storia e cultura.
Un viaggio tra torri, sapori e storie senza tempo
Castelvetro non è solo bellezza architettonica, ma anche terra di sapori intensi e autentici. Le enoteche e le botteghe del borgo offrono esperienze di degustazione che conquistano i sensi, rendendo ogni visita un piccolo viaggio nei profumi e nei sapori della tradizione. Ma Castelvetro è anche capace di sorprendere con un tocco di follia creativa: lo fa con il MUSA – Museo dell’Assurdo, uno spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea più eccentrica, che rompe gli schemi e invita a guardare il mondo da nuove prospettive.
Il borgo custodisce anche un importante patrimonio religioso, testimoniato da edifici sacri come la Chiesa dei Santi Senesio e Teopompo, che domina l’abitato con la sua imponente facciata, e i raffinati oratori di Sant’Antonio da Padova e di San Michele Arcangelo, luoghi di quiete e spiritualità, dove si respira un’atmosfera di raccoglimento e bellezza. Chi ha la fortuna di arrivare fin qui, lo capisce al primo sguardo: questo borgo medievale ha qualcosa di magico. E quel qualcosa, una volta scoperto, resta nel cuore per sempre.
