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Profumo, note olfattive e gesti quotidiani: tre elementi che spesso si intrecciano nella nostra routine di bellezza. Quasi tutti amano una scia fragrante che accompagna ogni nostro passo. La saggezza popolare ci insegna che i polsi sono uno dei punti preferiti dove applicare il proprio profumo preferito. Ma è davvero così? Quanto ne sappiamo davvero sulla corretta applicazione della fragranza? E soprattutto, perché gli esperti di profumeria consigliano di evitare un gesto così diffuso come strofinare i polsi dopo aver spruzzato il profumo? Scopriamolo in questa guida completa, ricca di consigli pratici e curiosità, per valorizzare ogni essenza nel rispetto delle regole degli esperti e delle ultime tendenze beauty.
Il mito dello strofinare i polsi: perché rovina il profumo
Quante volte, dopo aver spruzzato il profumo sui polsi, hai unito le mani strofinando la pelle per “fissare” meglio la fragranza? Un’abitudine comune, che però rischia di compromettere la qualità del profumo stesso. Secondo numerosi esperti di profumeria e fonti accademiche, strofinare i polsi dopo l’applicazione rompe letteralmente le molecole aromatiche. Questo processo altera la struttura del profumo e modifica la sua evoluzione naturale, impedendo la corretta liberazione delle note di testa, cuore e fondo.
Il profumo è stato progettato per svilupparsi gradualmente sulla pelle, rivelando le sue sfumature nel corso delle ore. Strofinare i polsi accelera l’evaporazione degli oli essenziali, facendo perdere intensità e durata alla fragranza. È la conferma di Francis Kurkdjian, uno dei nasi più celebri al mondo, che in una sua intervista al New York Times spiega: «Strofinare le zone dove si è applicato il profumo ne altera la chimica. Si rischia di perdere le note più volatili, quelle di testa, che sono le prime a svanire».
Come si applica il profumo in modo corretto
Per prolungare la durata del profumo e godere appieno delle sue sfumature olfattive, basta cambiare il gesto: dopo aver spruzzato la fragranza sui polsi, lasciala asciugare naturalmente, senza sfregare. Questo vale anche per altri punti di pulsazione come il collo, dietro le orecchie o sull’incavo del gomito. La pelle, grazie al calore generato da queste aree, diffonderà progressivamente il bouquet del profumo.

Un altro consiglio fondamentale: applicare una crema idratante inodore prima della fragranza. Una pelle ben idratata trattiene meglio le molecole aromatiche e garantisce una persistenza maggiore del profumo. Gli esperti di settore lo confermano: la pelle umida, soprattutto dopo la doccia, crea la base ideale per qualsiasi eau de parfum o eau de toilette.
Punti strategici: dove spruzzare il profumo per un effetto duraturo
Scegliere i punti giusti fa davvero la differenza. I punti di pulsazione – come collo, polsi, dentro i gomiti, dietro le ginocchia, tra i seni e sull’ombelico – sono zone più calde e favoriscono la diffusione delle note aromatiche.
Un piccolo trucco suggerito dai profumieri: vaporizza una nuvola di profumo e attraversala, così la fragranza avvolgerà delicatamente tutto il corpo. Per un risultato avvolgente ma discreto, puoi anche applicare il profumo lungo la schiena o sulle caviglie, zone spesso dimenticate ma altrettanto efficaci.
Altri consigli degli esperti: dalla quantità alla stagione
Non sempre “di più” è meglio. I profumi di qualità sono concentrati e bastano pochi spruzzi per ottenere una buona persistenza. Tieni il flacone a una distanza di 15-20 centimetri dalla pelle per una distribuzione uniforme. Meglio evitare di spruzzare il profumo direttamente sui vestiti: alcune essenze possono macchiare i tessuti e svilupparsi in modo alterato rispetto al contatto con la pelle.
Per profumare i capelli, non vaporizzare il profumo direttamente: l’alcol potrebbe seccare le fibre. Meglio spruzzare su una spazzola o utilizzare fragranze specifiche per capelli. La stagione conta: in estate, caldo e sudore fanno evaporare il profumo più rapidamente. In questo caso, preferisci concentrazioni più intense o riapplica la fragranza durante la giornata.
