Perché i cartelli stradali in autostrada sono verdi? In pochi sanno la risposta

Cartelli stradali verdi, guidatori curiosi e una domanda che ogni automobilista si pone almeno una volta in autostrada: ma perché è stato scelto proprio il colore verde per la segnaletica autostradale? In Italia e in gran parte d’Europa, i cartelli verdi sulle autostrade non sono certo frutto del caso, ma di scelte normative e psicologiche ben precise. Andiamo a scoprire tutte le ragioni dietro questa decisione, tra sicurezza, storia, curiosità e differenze tra Paesi.

Colore verde in autostrada: una scelta tra psicologia e sicurezza

Viaggiando tra un casello e l’altro, il verde dei cartelli autostradali balza subito all’occhio. Non si tratta solo di una questione estetica, ma di una strategia precisa. In Italia il colore verde distingue le autostrade dalle altre tipologie di strade: blu per le statali e provinciali, bianco per le vie urbane. La normativa nazionale prevede questa codifica dal secondo dopoguerra, proprio per facilitare l’orientamento e ridurre il rischio di errori alla guida.

Ma perché il verde e non un altro colore? Il verde nella comunicazione visiva trasmette sicurezza, permesso e fluidità. Nella segnaletica, invita a proseguire, infonde tranquillità e accompagna il guidatore senza ansie, anche a velocità sostenute. Diversamente dal rosso, che richiama pericolo o obbligo di fermata, il verde segnala informazioni fondamentali ma non critiche, come direzioni, uscite e itinerari. Il colore si distingue facilmente sia di giorno che di notte, anche quando si corre in autostrada e il tempo per leggere i cartelli è poco.

Dalla Roma antica alla Convenzione di Vienna: come nasce la segnaletica moderna

La storia dei cartelli stradali affonda le radici nell’antichità. Nell’Impero Romano esistevano le pietre miliari, le prime antenate dei cartelli di oggi, che segnavano distanze e direzioni sulle vie consolari. Per arrivare alla segnaletica moderna bisogna però aspettare la fine dell’Ottocento e la diffusione delle prime automobili e biciclette. In Italia, il Touring Club Italiano installava cartelli bianchi con iscrizioni rosse, poi passati al blu per aumentare la visibilità.

In Germania i cartelli delle autostrade sono blu e non verdi
In Germania i cartelli delle autostrade sono blu e non verdi

Il vero cambio di passo arriva nel Novecento, con l’esplosione del traffico e la costruzione delle autostrade. Dopo la Seconda guerra mondiale, le regole cambiano: una precisa codifica dei colori diventa necessaria. Il verde indica le autostrade, il blu le strade extraurbane, il bianco le vie urbane, il giallo i segnali temporanei e il marrone le indicazioni turistiche. L’Italia adotta questa logica, seguendo anche le linee guida internazionali della Convenzione di Vienna del 1968, che punta a uniformare la segnaletica in Europa senza però imporre uno standard unico per i colori.

Psicologia del colore: perché il verde guida meglio degli altri?

La scelta del verde per le autostrade non dipende solo dalla tradizione o dalla visibilità. La psicologia dei colori gioca un ruolo chiave: il verde comunica serenità, aiuta il cervello a riconoscere velocemente il tipo di strada e abbassa il rischio di errori anche quando si viaggia a cento all’ora o più. Questo effetto rassicurante e la differenziazione visiva sono essenziali per evitare errori, soprattutto agli stranieri che guidano sulle nostre autostrade. Una segnaletica coerente e standardizzata diventa così una vera arma di sicurezza sulle lunghe distanze.

Negli ultimi anni, proprio il verde è protagonista di un’ulteriore innovazione: in diversi Paesi europei compaiono cartelli circolari con bordo verde che suggeriscono la velocità consigliata in tratti difficili o particolarmente sensibili. Questi segnali, già visibili in Francia, Regno Unito e Spagna, promuovono una guida responsabile senza imporre limiti rigidi, lasciando più libertà (e responsabilità) all’automobilista.

Cartelli verdi, cartelli blu: come cambia la segnaletica autostradale in Europa?

Chi viaggia spesso lo sa: il colore dei cartelli autostradali cambia da nazione a nazione, creando una vera “geografia del colore” sulle strade d’Europa. Ecco dove il verde regna sovrano e dove invece vince il blu.

  • Paesi con cartelli autostradali verdi: Italia, Svizzera, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Grecia, Danimarca, Finlandia, Lituania, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Bielorussia, Bulgaria, Russia.

In questi Stati, il verde è sinonimo di autostrada e serve a distinguere nettamente le principali arterie stradali dalle statali (solitamente blu) o dalle vie urbane (bianche).

  • Paesi con cartelli autostradali blu: Regno Unito, Germania, Francia, Austria, Belgio, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Spagna.

Qui il blu è il colore principe delle autostrade. Nel Regno Unito, ad esempio, i cartelli blu indicano le “motorway”, mentre il verde contrassegna le strade principali ma di rango inferiore (le famose “A roads”). In Francia il blu segnala le autostrade a pedaggio, mentre il verde viene riservato alle grandi arterie nazionali non a pagamento. Nei Paesi Bassi e in Spagna, il blu domina sulle autostrade, mentre il verde è usato per altre tipologie di strade.

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