Le Dolomiti del Sud in Campania nascondono una sorgente con acque cristalline

Nel cuore della montagna in Campania si nasconde una sorgente dalle acque cristalline perfetta da visitare in estate.

Nel cuore più autentico della Campania, là dove le montagne del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni custodiscono ancora i segreti della natura più incontaminata, si celano le straordinarie Gole del Sammaro. Questo spettacolare canyon, lungo circa 1,6 chilometri, è stato scolpito nei secoli dalla forza incessante del fiume Sammaro, che ha inciso una profonda fenditura nella roccia calcarea creando uno degli scenari più suggestivi e remoti dell’Italia meridionale.

Non è un luogo da cartolina. È un luogo da vivere con il respiro sospeso e i sensi in allerta. Il suono dell'acqua che scorre, il profumo degli alberi, il contrasto tra l'ombra delle pareti verticali e la luce che danza sull'acqua trasparente: tutto contribuisce a creare un'esperienza immersiva, quasi primordiale. Qui, l’ambiente conserva una bellezza ruvida e autentica, priva di artifici, che sa emozionare chi è disposto ad ascoltarla.

sorgente del Sammaro
La meravigliosa sorgente del Sammaro in Campania. Fonte: Instagram

La sorgente del Sammaro: uno specchio di purezza glaciale

Il fiume Sammaro nasce proprio alla base della gola, alle falde del Monte Purulo. Le sue acque, di una limpidezza quasi surreale, formano un laghetto naturale dove si riflette l’essenza stessa del luogo: pura, incontaminata, tagliente come il freddo che accoglie chi tenta il bagno. Immergersi qui non è un gesto banale: l’acqua è così gelida che, dopo pochi istanti, si prova una sensazione pungente, simile a un bruciore da ghiaccio. Un’esperienza intensa, che alcuni descrivono come un battesimo con la natura selvaggia. In questo piccolo angolo remoto, la presenza della lontra, specie rara e protetta, è la conferma più concreta del livello di purezza raggiunto dall’ecosistema. Non è soltanto un segnale biologico, ma un invito alla responsabilità per ogni visitatore: chi attraversa queste gole deve farlo in punta di piedi, con rispetto assoluto per un equilibrio fragile.

Il punto di partenza più comodo è il borgo di Sacco, un piccolo gioiello della provincia di Salerno, arroccato tra i monti. Da lì si snoda un sentiero semplice, accessibile anche alle famiglie, che si insinua tra boschi di faggi, querce e castagni, seguendo la curva naturale del territorio con un dislivello modesto ma presente. Durante il percorso, lo sguardo si perde nella vista imponente di un ponte ad arcata unica, uno dei più alti d’Europa, sospeso a oltre 130 metri sul canyon. Poco più avanti, i resti di un antico mulino ricordano l'antico legame tra l'uomo e questo paesaggio, oggi tutelato e restituito alla sua essenza più pura.

Le Gole del Sammaro non sono una destinazione da toccare e fuggire. Sono un luogo da assaporare lentamente, in silenzio, lasciando che la natura parli. Non servono grandi attrezzature né spirito da escursionisti esperti. Serve solo la disponibilità a farsi sorprendere, a misurarsi con l’essenziale, a riscoprire la bellezza della natura non addomesticata.

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