C'è un borgo in Campania, dal fascino irresistibile. Un luogo da non perdere, per una giornata che lascia il segno.
Nel cuore verde della Campania, adagiato come un gioiello sulle falde occidentali del Monte Taburno, si erge un borgo che sembra uscito da una cartolina d'altri tempi. Parliamo di Sant’Agata de’ Goti, una meraviglia architettonica e paesaggistica sospesa tra cielo e terra, affacciata sulla scenografica Valle Caudina.
Questo incantevole centro abitato della provincia di Benevento conquista chiunque vi metta piede, grazie a un colpo d’occhio straordinario: il centro storico, arroccato su una rupe di tufo, domina il paesaggio sottostante con eleganza antica e un’esplosione di colori che mutano con la luce del giorno.
Sant'Agata de' Goti: un borgo che lascia il segno
Le origini di questo affascinante borgo risalgono a tempi remotissimi. Il territorio fu abitato già in epoca sannita, con la presenza dell'antica Saticula, una città citata persino da Virgilio nell’Eneide. Dopo la conquista romana nel IV secolo a.C., i veterani dell'esercito romano vi fondarono un castrum, dando avvio a una lunga e intensa stratificazione storica.

Il nome “Sant’Agata” fu introdotto nell’VIII secolo dai Longobardi, devoti alla santa catanese Agata, mentre l’appellativo “de’ Goti” risale a una colonia di Goti stabilitasi nella zona dopo la loro sconfitta nella battaglia del Vesuvio nel 553 d.C. A partire dal Medioevo, la cittadina divenne una roccaforte di grande importanza strategica: prima feudo longobardo del ducato di Benevento, poi parte del dominio normanno. Nel 970 d.C. fu elevata a sede vescovile, ruolo che ha mantenuto per secoli, arricchendo il borgo di monumenti religiosi e opere d’arte.
Un centro storico da cartolina
Il borgo è diviso in due anime: quella moderna, sviluppatasi a partire dal XIX secolo, e quella antica, costruita su uno sperone di roccia tufacea. È proprio quest’ultima a incantare i visitatori: un susseguirsi di vicoli medievali, piazzette raccolte, chiese antiche e palazzi nobiliari che sembrano sospesi tra terra e cielo.
Cosa è possibile visitare? Il Castello di Sant’Agata, nato in epoca longobarda e ampliato sotto i Normanni, con le sue torri quadrate e i raffinati motivi decorativi. Il Duomo dell’Assunta, fondato nel X secolo sui resti di un tempio pagano, colpisce per l’elegante porticato sorretto da dodici colonne corinzie e per la commistione di stili architettonici che raccontano secoli di storia. La Chiesa dell’Annunziata, risalente al Duecento, celebre per i suoi affreschi tardo-gotici, tra cui spicca un maestoso Giudizio Universale. La Chiesa di Sant’Angelo de Munculanis, con le sue tre navate romaniche e le suggestive cripte, è una tappa imperdibile per gli amanti dell’arte sacra.
Oltre al suo immenso patrimonio architettonico, Sant’Agata de’ Goti è custode di una vivace tradizione culturale e gastronomica. Uno degli eventi più attesi dell’anno è l’Infiorata del Corpus Domini, durante la quale le strade del centro storico si trasformano in tappeti fioriti multicolori, veri e propri mosaici di petali che accompagnano la solenne processione.
Passeggiare tra le viuzze di Sant’Agata de’ Goti è come fare un viaggio nel tempo. Ogni angolo racconta una storia, ogni pietra parla di popoli antichi e civiltà scomparse. Eppure, non si ha mai la sensazione di essere in un museo: il borgo è vivo, pulsante, con botteghe artigiane, piazze animate e una comunità orgogliosa della propria identità.
