Ecco come combattere spossatezza, stanchezza e fame continua in questo periodo con l'inizio del caldo: il consiglio della nutrizionista.
Ci sono giorni in cui l’energia sembra dissolversi appena aperti gli occhi. Ogni azione appare rallentata, la mente annebbiata, il desiderio di riposare costante. E poi quella fame nervosa, che torna prepotente anche poco dopo aver mangiato. Non è un capriccio né un momento passeggero: spesso la spiegazione è più profonda, e inizia da ciò che metti nel piatto. Secondo la nutrizionista Alice Carnevale, questo tipo di spossatezza cronica ha radici molto più comuni di quanto si pensi: la causa potrebbe essere nascosta nelle abitudini alimentari quotidiane, abitudini apparentemente innocue ma che, nel tempo, alterano il nostro equilibrio energetico.
Il corpo umano è una macchina meravigliosamente complessa, ma ha un difetto: si adatta anche a ciò che lo danneggia. Alimentarsi in modo sbilanciato, con un’eccessiva presenza di zuccheri semplici, cibi raffinati o industriali, può ingannare i segnali naturali di fame e sazietà. Si crea così un circolo vizioso fatto di picchi glicemici, cali di energia e desiderio compulsivo di mangiare ancora, spesso senza reale necessità. Carnevale sottolinea quanto sia importante recuperare un rapporto più istintivo e naturale con il cibo. E questo inizia scegliendo alimenti veri, freschi, integri, lontani dalle sofisticazioni dell’industria alimentare. Ogni volta che mangiamo qualcosa di confezionato, con etichette piene di sigle e numeri, stiamo introducendo nel corpo qualcosa che non riconosce come suo.

Il potere rigenerante del cibo “vero”: come combattere la stanchezza
La vera svolta, secondo l’esperta, arriva quando si reimposta l’alimentazione su basi semplici ma solide. Proteine di qualità, come uova, pesce pescato e carni selezionate, diventano fondamenta per ricostruire un metabolismo sano. Allo stesso modo, i grassi buoni, tanto demonizzati da decenni di disinformazione dietetica, tornano a essere protagonisti. Olio extravergine di oliva, burro ghee o grass fed, olio di cocco, avocado e semi oleosi non sono un pericolo, ma nutrimento essenziale per il cervello, il sistema ormonale e l’umore.
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Non dobbiamo aver paura dei grassi: sono macronutrienti fondamentali, non semplici calorie da temere. Privarsene può avere conseguenze anche sul benessere mentale, chiarisce Carnevale. Accanto a questi, frutta e verdura di stagione, ricche di fibre e micronutrienti, aiutano l’intestino a funzionare bene, con riflessi diretti sulla qualità del sonno, della digestione e della lucidità mentale. Le persone che iniziano questo tipo di percorso raccontano di sentirsi diverse già dopo pochi giorni. Più leggere, più stabili emotivamente, più presenti a sé stesse. Perché quando si mangia meglio, si vive meglio. Semplicemente. La chiave, però, non è nella rinuncia, ma nella consapevolezza. Scegliere con attenzione cosa mettere nel piatto significa imparare ad ascoltarsi, a dare al corpo ciò che chiede veramente. Non stimoli artificiali, ma energia pulita, reale, nutriente.
