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Siamo al 13 giugno 2025. L’estate, almeno per il calendario, non è ancora arrivata. Il solstizio d'estate avverrà il 21 del mese corrente alle ore 4:41. Ma in tutta Italia si sta già boccheggiando. Il caldo ha preso il sopravvento in questo ultimissimo scorcio di primavera, e in tanti si svegliano all’alba senza nemmeno aspettare il suono della sveglia. Una casualità? Un effetto del clima? O dietro c’è qualcosa di più?
Un chiarimento lo offre il dottor Enrico Veronese, nutrizionista molto seguito sui social, che in un video su TikTok da oltre 100.000 visualizzazioni ha spiegato perché svegliarsi prima della sveglia non solo è normale, ma in certi casi è anche un buon segno. E no, non c’entra solo il caldo.
Perché ci svegliamo prima della sveglia? Il corpo anticipa
Secondo quanto spiegato da Veronese, svegliarsi qualche minuto prima che suoni la sveglia è spesso segnale che il nostro corpo sta funzionando bene. Letteralmente, si sta autoregolando. Tutto questo avviene grazie a un meccanismo chiamato sistema di anticipazione.

«Se produci la giusta quantità di cortisolo – dice Veronese – la temperatura corporea si alza, la melatonina si abbassa e l’organismo si prepara gradualmente al risveglio. Questo serve per evitare lo stress che può causare un risveglio improvviso da parte della sveglia». Il tutto, dunque, rientra in una strategia biologica che ci prepara con dolcezza all’inizio della giornata.
Quando il sistema non funziona: attenzione a cena e attività serali
Ma non sempre succede. Capita di svegliarsi di colpo con la sveglia che suona in pieno sonno profondo, e ci si alza già stanchi. Anche questo ha una spiegazione. «Se non ti svegli prima della sveglia – prosegue il nutrizionista – chiediti perché. Forse stai sbagliando qualcosa nella fase serale. Per esempio: mangi troppo tardi? Ceni in modo abbondante? Fai sport troppo a ridosso dell’ora di andare a dormire? Questi comportamenti influiscono in modo diretto sul sonno e sulla qualità del risveglio».
Il cortisolo, che ha il picco naturale nelle prime ore del mattino, viene disturbato se il corpo è ancora impegnato a digerire o recuperare dopo l’attività fisica. Ecco perché secondo Veronese è fondamentale impostare una routine serale più equilibrata: cena leggera, orari fissi, niente allenamenti intensi in tarda serata.
Il ruolo del caldo: come le alte temperature disturbano il ritmo del sonno
In questi giorni di afa precoce, però, entra in gioco anche un altro fattore: la temperatura ambientale. Il caldo notturno può alterare il ciclo sonno-veglia, costringendo il corpo a interrompere il riposo prima del previsto. Dormire in ambienti con temperature superiori ai 25 gradi, spiegano i medici del sonno, riduce la fase REM e aumenta i micro-risvegli notturni.
In pratica, il caldo “spegne” la melatonina troppo presto. Il cervello si allerta e ci svegliamo prima, anche se magari non ne abbiamo reale bisogno. È un meccanismo difensivo, legato a una condizione di disagio fisiologico. Niente di grave, ma ripetuto nel tempo può compromettere la qualità del riposo.
Come migliorare il sonno: i consigli pratici del nutrizionista
Veronese suggerisce alcune semplici regole per affrontare meglio la notte, specialmente durante i mesi più caldi:
- Cena leggera almeno due ore (in piena estate molti consigliano di farlo al tramonto) prima di andare a dormire
- Attività fisica solo nelle ore pomeridiane, mai dopo le 20
- Camera fresca, idealmente sotto i 24 gradi
- Luci soffuse dopo le 21 per aiutare la produzione naturale di melatonina
- Andare a dormire sempre alla stessa ora, anche nel weekend
Piccoli accorgimenti, insomma, che aiutano l’organismo a regolare il proprio orologio interno. E che, con un po’ di costanza, portano a svegliarsi prima della sveglia non per colpa del caldo, ma perché il corpo è pronto ad affrontare la giornata.
Svegliarsi prima della sveglia, quindi, non è solo una coincidenza. È una finestra sul nostro equilibrio interno. E saperla leggere può fare la differenza tra una giornata trascinata e una affrontata con energia.
