Questo borgo in Calabria di sicuro non lo conosci: qui è vietato essere tristi

Si trova in Calabria uno dei borghi che di sicuro, non conosci. Un posto segreto, un vero gioiello che incanta e fa sognare. Scopriamo insieme di quale meta stiamo parlando e perché andare.

In un angolo poco conosciuto della Calabria, nascosto tra le pieghe dell’Aspromonte e distante appena venti minuti dalla frenesia di Reggio Calabria, esiste un luogo dove la tristezza sembra vietata per legge. Stiamo parlando di Borgo Croce, una minuscola frazione del comune di Fiumara, che ha compiuto una vera e propria rivoluzione silenziosa: da villaggio quasi abbandonato a fucina di colori, sorrisi e creatività.

Solo pochi anni fa, Croce era il simbolo di tante aree interne del Sud Italia: un borgo dimenticato, in cui l’emigrazione aveva lasciato dietro di sé case vuote, silenzi lunghi e un senso di inevitabile abbandono. Ma nel 2021 è successo qualcosa che ha cambiato tutto. A dare la scossa è stata Mariagrazia Chirico, una residente del posto, che ha deciso di ribaltare la sorte del suo paese con un’idea tanto semplice quanto potente: portare il colore là dove c’era solo grigio.

Un’esplosione di arte e comunità: Borgo Croce è tutto da scoprire

Accompagnata da un gruppo di amici e sostenitori, Mariagrazia ha iniziato a dipingere le facciate delle case con murales vivaci, arricchiti da proverbi, detti popolari e versi di canzoni in dialetto calabrese. Le pareti spoglie sono diventate tele urbane, trasformando Borgo Croce in un museo all’aperto dove ogni angolo racconta una storia, una risata, un ricordo. La magia è stata contagiosa: l’iniziativa ha coinvolto i pochi residenti rimasti, i tanti emigrati che tornano durante le vacanze, e persino i turisti, attratti dal passaparola e dal fascino di un luogo che non vuole più scomparire. È nata così l’associazione “Borgo Croce”, che oggi coordina eventi, mostre e laboratori di pittura, dando continuità a questo percorso di rigenerazione dal basso.

Social Due zaini in viaggio, Calabria
Social Due zaini in viaggio, Calabria

Passeggiando per le viuzze del borgo, ci si imbatte in divani e poltrone colorate, installazioni bizzarre e poetiche, e il celebre “Vicolo del Bacio”, un angolo romantico con tanto di altalena panoramica. Ogni dettaglio invita a sorridere, a rilassarsi, a lasciarsi sorprendere. Borgo Croce è diventato così uno dei borghi più allegri e colorati della Calabria, una destinazione inaspettata per scolaresche, gruppi scout, viaggiatori in cerca di autenticità. Ma il successo non si è fermato al turismo. L’esperienza del borgo è stata oggetto di studi universitari come esempio virtuoso di rigenerazione urbana e cittadinanza attiva. Il progetto ha ottenuto riconoscimenti nazionali per il suo valore culturale e sociale, e continua ad attrarre l’attenzione di artisti, accademici e amministratori locali.

Dove arte, natura e memoria si intrecciano

Quello che rende unico Borgo Croce non è solo la sua nuova veste estetica, ma lo spirito con cui la comunità ha saputo reinventarsi, puntando sulla bellezza, l’identità e il senso di appartenenza. Non ci sono grandi finanziamenti né operazioni di marketing dietro questo miracolo urbano: solo passione, amore per la propria terra e la convinzione che anche il più piccolo dei paesi possa rinascere. Oltre ai murales, il territorio circostante offre numerose opportunità per chi ama la natura. Il Parco Nazionale dell’Aspromonte, con i suoi sentieri e i suoi paesaggi mozzafiato, è a pochi passi. Poco distante si trovano anche le Grotte di Tremusa, spettacolari cavità naturali che testimoniano una storia geologica di milioni di anni. Insomma, a Borgo Croce si può passare dalla street art all’escursionismo nel giro di pochi minuti.

Il borgo, oggi, è un laboratorio permanente in cui si intrecciano memorie del passato e visioni del futuro. Ogni murales è una finestra su tradizioni calabresi che rischiavano di perdersi; ogni evento è un’occasione per rafforzare i legami tra persone di generazioni diverse; ogni visita è un’esperienza che lascia il segno. In un’epoca in cui lo spopolamento dei piccoli centri sembra un destino inevitabile, Borgo Croce rappresenta un’eccezione luminosa, un messaggio di speranza che arriva da un luogo che sembrava destinato al silenzio. Qui, tra colori, sorrisi e strette di mano sincere, è davvero difficile essere tristi. Anzi, è quasi vietato.

Lascia un commento