Su Netflix c'è un film divertente e ricco di spunti riflessivi. Ecco il consiglio perfetto per un sabato sera in allegria.
Hai presente quei sabati sera in cui non hai voglia di uscire, ma non vuoi neanche annoiarti davanti alla TV? Se cerchi una ventata di buonumore e qualche sana risata, la risposta è già nel tuo catalogo Netflix: Come può uno scoglio, il film del mitico duo Pio e Amedeo. Diretti da Gennaro Nunziante, già regista di successi travolgenti al fianco di Checco Zalone, i due comici foggiani tornano sullo schermo con una commedia frizzante e sorprendentemente profonda.
Ma cosa c’è di tanto speciale in questa pellicola? Tutto ruota attorno alla storia di Pio, un avvocato impeccabile e un po’ troppo accomodante, che si ritrova, suo malgrado, a ereditare un impero aziendale e una candidatura a sindaco. Sì, hai capito bene: da tranquillo professionista a burattino nelle mani di scaltri imprenditori del nordest. Peccato che Pio non sogni affatto poltrone e potere: da giovane sognava di essere una rockstar, non un burocrate in giacca e cravatta.
Come può uno scoglio: trama e curiosità
Dove si nasconde il centro di questa commedia? L'entrata in scena Amedeo, un tipo sopra le righe con un passato turbolento, diventa l’autista personale di Pio. Inizia così una convivenza rocambolesca tra due mondi agli antipodi: da una parte l’uomo di legge con la camicia sempre stirata, dall’altra l’ex detenuto senza peli sulla lingua. Risultato? Un’escalation di situazioni esilaranti, scontri di carattere e, soprattutto, un percorso di crescita che mette a nudo l’anima dei protagonisti.
A rendere speciale Come può uno scoglio, è la sua capacità di alternare gag irresistibili e momenti toccanti senza mai stonare. Si ride, tanto, ma tra una battuta e l’altra ci si ritrova a riflettere su temi universali come l’identità, i sogni dimenticati, la famiglia e la libertà di scegliere la propria strada.

La regia di Nunziante è un altro punto forte: dinamica, fluida, capace di alternare scene slapstick a momenti di malinconica poesia. Ogni sequenza sembra studiata per lasciare spazio alla verve comica del duo, ma anche per costruire un racconto che non è mai banale. Il contrasto tra i due protagonisti è la vera forza trainante.
Nel cast troviamo anche Francesca Valtorta nei panni di Borromea, la moglie di Pio, che incarna alla perfezione il mondo ovattato e altoborghese in cui il protagonista si sente sempre più fuori posto.
Accanto a lei, un gruppo di attori di esperienza come Rodolfo Corsato, Federica Cifola, Claudio Bigagli e Nicola Rignanese arricchisce il film con personaggi secondari ma tutt’altro che marginali. Insomma, se stai cercando un film che ti faccia ridere di gusto ma che al tempo stesso ti lasci qualcosa su cui riflettere, Come può uno scoglio è la scelta perfetta per il tuo sabato sera.
