Su Netflix c'è un film che lascia il segno. Un inno alla libertà femminile, un racconto che emoziona e fa riflettere, senza tralasciare nessun colpo di scena. Ecco il titolo e la trama.
Nel vasto panorama delle storie vere portate sul grande schermo, poche riescono a colpire con la stessa intensità visiva ed emotiva di Frida, il film diretto da Julie Taymor e disponibile su Netflix. Non è soltanto un racconto biografico: è un viaggio esplosivo e poetico nell’universo di una donna rivoluzionaria, libera e profondamente umana. Interpretata da una magnetica Salma Hayek, Frida Kahlo prende vita sullo schermo in tutta la sua complessità e potenza.
L’opera non si limita a tracciare i confini della vita dell’artista messicana: li rompe, li attraversa e li dipinge con pennellate vibranti. Lo spettatore è trasportato in un mondo in cui il dolore fisico si intreccia con l’espressione artistica, dove la sofferenza diventa tela, la passione si fa colore e la ribellione assume la forma di un pennello impugnato con ferocia e amore. La regista Julie Taymor riesce nell’impresa rara di trasformare una biografia in un’opera d’arte cinematografica, fondendo elementi visivi onirici, scene animate e suggestioni surrealiste che omaggiano lo stile della stessa Kahlo.
Il viaggio di una donna che ha fatto della sua ferita un'opera d'arte
Tutto ha inizio da un evento tragico: a soli 18 anni, Frida Kahlo è vittima di un terribile incidente stradale. Un tram colpisce l’autobus su cui viaggia, lasciandola gravemente ferita. La colonna vertebrale compromessa, il corpo devastato: sarebbe sufficiente per spezzare chiunque. Ma non Frida. Costretta a letto per mesi, riceve in dono dal padre una tela e dei colori. È l’inizio di un percorso di rinascita e autodeterminazione che la porterà a diventare una delle artiste più iconiche e amate del Novecento. Il film segue con passione e ritmo la crescita della giovane pittrice, intrecciando i momenti intimi della sua vita con i grandi eventi storici e politici che ne influenzarono il pensiero. Centrale è la sua relazione con il muralista Diego Rivera, interpretato con intensità da Alfred Molina. Un amore tormentato, pieno di slanci, tradimenti, perdoni e collaborazioni artistiche.

Il film Frida non è solo un'opera estetica, ma anche politica. Frida Kahlo fu una figura profondamente impegnata: attivista comunista, amica e amante di Trotsky, fu una voce libera e radicale. La sua pittura, intrisa di simbolismo, autoritratti e dolore, è sempre stata un atto di resistenza contro l’omologazione, il patriarcato e la mediocrità. Julie Taymor traduce tutto questo in una narrazione coinvolgente e immersiva, in cui le sequenze visive si fondono con la musica, i colori e i simboli della cultura messicana. Non c’è mai una caduta nel didascalico: ogni scena è costruita per emozionare, per comunicare, per farci entrare nella mente e nel cuore di Frida.
Un film che emoziona, ispira e celebra l’identità femminile
Frida è molto più di un racconto biografico: è una celebrazione della libertà femminile, della forza creativa, del diritto di essere se stesse in ogni circostanza. La protagonista, con il volto intenso e appassionato di Salma Hayek, diventa un simbolo universale per tutte quelle donne che hanno dovuto lottare per affermarsi in un mondo che spesso non le ascolta. Il film ci mostra Frida nuda e vulnerabile, ma mai vittima.
Anche nei momenti più bui, lei continua a dipingere, a creare, a raccontare sé stessa. Il film è stato acclamato anche dalla critica internazionale, ricevendo due premi Oscar (per la colonna sonora e il trucco) e numerose altre nomination, tra cui quella per la miglior attrice protagonista. I Golden Globes l’hanno riconosciuto come una delle migliori produzioni dell’anno, contribuendo a consacrare Salma Hayek non solo come attrice, ma come produttrice impegnata a portare sullo schermo storie significative.
Il valore della pellicola sta anche nella straordinaria cura per i dettagli. La fotografia è luminosa e simbolica, spesso giocata su contrasti che riflettono l’interiorità della protagonista. I costumi, le scenografie e le musiche tradizionali messicane arricchiscono la narrazione con autenticità e profondità. Ma è soprattutto la capacità di fondere arte e vita che colpisce: i quadri di Frida prendono forma in scena, si animano, diventano portali per esplorare la sua interiorità. Su Netflix, sono tante le storie che incollano e fanno sognare e questa, è una di quelle.
Guardare Frida su Netflix oggi è un atto necessario. In un’epoca in cui le narrazioni femminili stanno finalmente trovando spazio, questo film rappresenta un punto di riferimento imprescindibile. È una finestra aperta su una donna che ha saputo usare l’arte come arma, come balsamo e come manifesto. È un invito a non arrendersi, a trovare nel dolore un’energia trasformativa, a cercare nella diversità la propria identità.
