Questo percorso nelle Marche è ideale per chi ama tuffarsi in un'esperienza davvero unica. Tra natura e scoperte esilaranti, questa è la giornata da vivere in compagnia delle persone giuste.
Nel cuore delle Marche, immerso tra i morbidi pendii dell’entroterra e l’abbraccio del verde più incontaminato, si snoda un percorso dal nome evocativo e dal fascino travolgente: la Via delle Cascate Perdute. Siamo a Sarnano, borgo medievale incastonato tra i monti Sibillini, dove la natura ha deciso di concedersi in tutta la sua bellezza selvaggia e misteriosa. Questo itinerario ad anello di circa sei chilometri, facile e accessibile a tutti, guida il visitatore in un viaggio tra boschi, ruscelli e tre incantevoli cascate.
La prima tappa del cammino è la Cascata dell’Antico Molino, probabilmente la più maestosa e scenografica dell’intero percorso. Con un salto d’acqua che supera i 12 metri, si presenta in tutta la sua potenza nel cuore di una gola ombrosa e suggestiva. Il rumore impetuoso dell’acqua accompagna il cammino, creando un’atmosfera quasi mistica, perfetta per chi cerca uno stacco totale dalla frenesia del quotidiano.

Cascate indimenticabili nelle Marche: qui il relax è garantito
La Cascata dell'Antico Molino non è solo uno spettacolo naturale, ma anche un luogo ricco di memoria. Il salto d’acqua fu parzialmente modificato nel XV secolo per alimentare un mulino, di cui ancora oggi si possono scorgere i ruderi tra la vegetazione. Un tempo, il sito rappresentava un importante fulcro economico per gli abitanti di Sarnano, e nel secolo scorso ospitò anche una piccola centrale idroelettrica. Per raggiungerla basta partire dal Palasport, appena fuori dal centro storico. Da lì, un sentiero scende nel bosco, costeggia le rovine del mulino e conduce direttamente ai piedi della cascata. Un tuffo rinfrescante nella vasca sottostante è un vero toccasana nelle calde giornate estive.
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Proseguendo lungo il sentiero, tra ponticelli di legno e sentieri ombreggiati, si arriva alla seconda meraviglia: la Cascata de lu Vagnatò. Il suo nome affonda le radici nella tradizione locale: “vagnatò” significa lavatoio in dialetto, e infatti questo era il luogo dove un tempo le donne del paese si incontravano per lavare i panni, condividere storie e momenti di vita quotidiana. Oggi questo angolo immerso nella natura è un perfetto rifugio per chi desidera rilassarsi. L’acqua scorre formando una vasca naturale, contornata da una radura verde dove ci si può fermare per una sosta rigenerante, magari con un libro o un picnic. La cascata si trova in località Morelli ed è facilmente raggiungibile seguendo le chiare indicazioni della Via delle Cascate Perdute. Il sentiero, ben segnalato e adatto anche a famiglie, attraversa ambienti boschivi freschi e silenziosi, dove ogni passo è una scoperta.
Le Cascatelle: un angolo nascosto tra storia e freschezza
L’ultima tappa dell’itinerario è rappresentata dalle Cascatelle, conosciute anche come “Cascatelle dei Romani”. Situate in località Romani, a breve distanza dal centro di Sarnano, sono le più raccolte tra le tre, ma non per questo meno affascinanti. Raggiungibili con una camminata di circa 20 minuti dalla centrale Piazza della Libertà, queste piccole cascate sono ideali per una pausa all’ombra degli alberi e per godere della frescura del torrente Tennacola. Il sentiero che vi conduce è agevole e adatto anche ai più piccoli, rendendolo perfetto per una gita in famiglia. Le Cascatelle rappresentano l’equilibrio perfetto tra natura e tranquillità, e nei mesi più caldi diventano una vera e propria oasi contro la calura.
La Via delle Cascate Perdute si sviluppa su un percorso ad anello di circa sei chilometri con dislivello contenuto, rendendola adatta a escursionisti di ogni livello, inclusi bambini e persone poco allenate. L’intero tragitto si può completare in circa due ore, ma il consiglio è di prendersi tutto il tempo per assaporarne ogni angolo. Indispensabile è l’abbigliamento: scarpe chiuse e con buona aderenza sono fondamentali, specialmente nei tratti più umidi o fangosi, dove il terreno può diventare scivoloso. Il percorso è anche un’opportunità per fare un salto nel passato: ogni cascata racconta una storia fatta di lavoro, di ingegno e di vita quotidiana. Dai mulini ai lavatoi, tutto parla di un rapporto antico e armonioso tra uomo e natura, oggi più che mai da valorizzare e custodire. Le Marche nascondono tesori e luoghi tutti da scoprire, perfetti per un'estate che lascia il segno.
