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Francesco Zini, content creator toscano appassionato di cucina, ha sorpreso il suo pubblico con una visita davvero fuori dal comune. Il protagonista del suo ultimo video è un ristorante 2 stelle Michelin che, a differenza di molti altri, offre un menù gourmet a un prezzo a dir poco inaspettato, paragonabile a quello di un ristorante non stellato. Parliamo del San Domenico di Imola, un tempio della cucina italiana dove la qualità non fa rima (sempre) con lusso estremo.
San Domenico di Imola: due stelle, prezzi sorprendenti
Chi conosce l’alta cucina sa bene che un pasto in un ristorante due stelle Michelin difficilmente scende sotto i 150 euro a persona. Al San Domenico, invece, esiste una formula chiamata “Colazione di lavoro” che si è guadagnata la fama di menù stellato più economico d’Italia. Disponibile solo dal martedì al venerdì e solo a pranzo, esclusi i festivi, offre un’esperienza completa a 70 euro. Zini non ha perso tempo e ha deciso di raccontare tutto nel dettaglio, scontrino compreso.
Grissini, streghette e un inizio emiliano DOC
Il percorso gastronomico inizia con grissini artigianali e le famose “streghette”, sottilissime sfoglie di pasta tirata a mano, croccanti e saporite, tipiche della tradizione emiliana. Un inizio semplice ma curato, che apre il palato a quello che viene definito nel menù come “i divertimenti”. Qui Zini si trova davanti a una piccola collezione di amuse-bouche, veri e propri assaggi creativi pensati per sorprendere. In accompagnamento, una selezione di pani del giorno realizzati in casa, da abbinare con un burro di malga cremoso e ricco di profumi. Lo stile del San Domenico emerge subito: semplicità, ma con mano d'autore.
Il raviolo con il tuorlo: la leggenda prende forma
Il primo piatto è un capolavoro che ha fatto la storia del ristorante. Si tratta del celebre “Tuorlo nel raviolo”, simbolo della cucina emiliana stellata. Zini lo descrive con entusiasmo: “Ingredienti speciali, è un piatto davvero piacevole”. Il raviolo viene preparato con una sfoglia sottile che racchiude un ripieno di ricotta, spinaci e tuorlo d’uovo. Il tutto viene condito con burro di malga, Parmigiano Reggiano dolce e una generosa grattata di tartufo nero. Una bomba di gusto che Zini onora fino all’ultima goccia, completando il piatto con una scarpetta degna di nota.
Secondo piatto: carne tenera e sapori autunnali
Il secondo piatto non delude. In tavola arriva un controfiletto servito nel suo fondo di funghi con una vellutata crema. “La carne è tenerissima e ha trattenuto tutti i succhi”, commenta Zini, sottolineando la precisione tecnica della cottura e l’equilibrio dei sapori. Il piatto colpisce per intensità e comfort: un secondo corposo ma elegante, coerente con la filosofia del ristorante, che valorizza ingredienti italiani e tecniche raffinate.

Dessert stellato e piccola pasticceria
Per concludere in bellezza, lo chef propone un dessert che non passa inosservato. Un biscotto al cioccolato cremoso con caramello salato e un brillante gel di mirtillo. Colori vivaci, sapori netti e dolcezza mai invadente: il dolce giusto per chiudere un percorso equilibrato. Ultima coccola, un piattino di piccola pasticceria: un gesto classico della ristorazione di alto livello che, anche nei dettagli, mostra l’identità del San Domenico.
Lo scontrino finale: 70 euro (con sorpresa)
Alla fine del pranzo, arriva lo scontrino. Il totale? 70 euro. Una cifra che spiazza, considerando il livello dell’esperienza. Ma non è finita: a Francesco Zini sono stati offerti acqua e coperto, un dettaglio confermato anche sul sito ufficiale del ristorante, dove si specifica che le bevande non sono incluse nel prezzo (70€) del menù “colazione di lavoro”. Un’esperienza che dimostra come l’alta cucina, in certi casi, possa essere anche accessibile, senza rinunciare alla qualità o al servizio. Il contenuto in questione non è sponsorizzato e il sito non ha nessun accordo commerciale con 'San Domenico'. Quest'articolo è una semplice segnalazione di un'esperienza a due stelle Michelin a un prezzo accessibile quasi a tutti.
