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Gli scaffali del supermercato nascondono spesso sorprese inaspettate. È il caso dello yogurt Conad ai frutti di bosco, che in molti consumano quotidianamente senza sapere che dietro quel packaging semplice e familiare si cela una delle aziende più rinomate del settore lattiero-caseario: la Latteria Vipiteno. Il nome non compare sulla parte più visibile del prodotto, ma basta leggere attentamente l’etichetta per scoprire che lo yogurt a marchio Conad è prodotto proprio dalla cooperativa altoatesina Vipiteno, celebre in tutta Italia per la qualità dei suoi prodotti.
Yogurt Conad e Vipiteno: ingredienti quasi identici, prezzi diversi
Un confronto tra le etichette dello yogurt Conad intero ai frutti di bosco e quello Vipiteno rivela una composizione praticamente identica: entrambi contengono yogurt intero e un preparato di frutta al 15% con mirtilli, more, ribes, sambuco, fragole e aromi naturali. Le uniche differenze riguardano lievi variazioni nelle percentuali di frutta e nei dettagli della composizione, probabilmente su richiesta della Conad per personalizzare la propria linea. Ma la qualità delle materie prime e il processo produttivo restano invariati.
La sorpresa maggiore arriva al momento di pagare. A giugno 2025, il prezzo di una confezione da 2 vasetti da 125 g di yogurt Conad ai frutti di bosco è di 0,79 €. Lo stesso formato di yogurt Vipiteno, invece, costa 0,99 €. In altre parole, il risparmio per il consumatore è del 20%, pur acquistando un prodotto praticamente identico, realizzato dallo stesso produttore. Una differenza che, nel lungo periodo, può fare la differenza sul bilancio familiare.
Come funziona il sistema delle marche private
Questo fenomeno ha un nome ben preciso: private label, o marca del distributore. Le grandi catene di supermercati, come Conad, commissionano ad aziende di eccellenza la produzione di determinati articoli, venduti poi con il proprio marchio. Così, si ottiene lo stesso prodotto, ma con un packaging differente e un prezzo più competitivo. I vantaggi per il supermercato? Niente costi di pubblicità, packaging elaborati o sponsorizzazioni massicce in televisione. Il prodotto arriva direttamente al consumatore con una filiera più corta e costi contenuti.
Chi sceglie le marche private non fa più un compromesso, ma una scelta consapevole. Secondo i dati di mercato, i prodotti a marchio distributore costano in media dal 20% al 30% in meno rispetto ai marchi noti, senza sacrificare la qualità. Questo perché dietro a molti prodotti Conad, Coop, Esselunga e altri, si trovano realtà produttive eccellenti. Come nel caso della Latteria Vipiteno, che affianca alla propria linea anche la produzione per marchi terzi, mantenendo gli stessi standard qualitativi. Stesso discorso per il tè freddo della LIDL, o il gelato della LIDL che viene prodotto da Sammontana.
Un vantaggio anche per la trasparenza
Dal 2017 è obbligatorio indicare sull’etichetta lo stabilimento di produzione. Questo permette al consumatore di sapere da chi è stato realmente prodotto ciò che sta acquistando. Una scelta che favorisce consapevolezza e fiducia. Nel caso dello yogurt Conad, la trasparenza è totale: il nome della Latteria Vipiteno è presente in etichetta, confermando che non si tratta di un prodotto “di serie B”, ma di una variante a prezzo più basso dello stesso yogurt Vipiteno. Noi di ForumAgricolturaSociale lo abbiamo verificato in un punto vendita Conad di Napoli:

Molti marchi noti investono in spot televisivi, packaging elaborati e sponsorizzazioni, che inevitabilmente incidono sul prezzo finale. Le marche del distributore, al contrario, puntano tutto sull’efficienza della filiera e sulla qualità del contenuto, lasciando da parte la comunicazione aggressiva. In questo scenario, il ruolo del consumatore è centrale. Informarsi, leggere le etichette e fare scelte consapevoli permette di risparmiare e premiare le aziende virtuose. Come nel caso di Vipiteno, che riesce a garantire la stessa qualità su più fronti, sia con il proprio marchio che con quello di una catena distributiva.
