Psicoterapeuta indica le 5 abitudini delle persone con scarsa intelligenza emotiva

Litigi continui, ego fuori controllo, reazioni impulsive: chi ha una bassa intelligenza emotiva spesso mette in atto comportamenti che possono danneggiare le relazioni, il benessere mentale e anche l’ambiente di lavoro. Lo ha spiegato TherapyToThePoint, psicoterapeuta autorizzato e popolare creator statunitense su TikTok, che in uno dei suoi video virali elenca le 5 abitudini più comuni tra chi ha una scarsa gestione delle emozioni.

L’esperto, seguito da centinaia di migliaia di utenti per i suoi contenuti sulla salute mentale, offre un’analisi tagliente ma chiara. Ed è impossibile non riconoscere almeno una di queste dinamiche in qualcuno che conosciamo. A volte, purtroppo, anche in noi stessi.

1. Litigano con tutti (e non è solo sfortuna)

Colleghi, amici, parenti. Le persone con bassa intelligenza emotiva sembrano sempre coinvolte in qualche conflitto. Ma il motivo, sottolinea il terapeuta, non è la sfortuna. Il problema è che non sanno comunicare senza esagerare. Quando manca la consapevolezza delle proprie emozioni, le conversazioni diventano arene. Ogni piccolo disaccordo si trasforma in uno scontro personale. Questo accade perché non esiste un filtro tra emozione e comportamento: l’impulso vince sulla riflessione. Chi si ritrova in questa dinamica tende a proiettare all’esterno frustrazioni irrisolte, senza mai mettere in discussione il proprio modo di interagire.

2. Trasformano ogni conversazione in un monologo

“Tu racconti qualcosa e loro rispondono parlandoti di sé”, spiega l'esperto. È uno dei segnali più evidenti di egocentrismo emotivo, che il terapeuta collega alla bassa intelligenza emotiva. Le persone con questo tratto tendono a mettere costantemente sé stesse al centro, anche quando qualcuno condivide esperienze difficili o vulnerabili. Il risultato? Le relazioni diventano a senso unico.

Secondo il dottor Marc Brackett, direttore del Yale Center for Emotional Intelligence, l’empatia è uno degli indicatori chiave dell’intelligenza emotiva. Quando manca, si cade facilmente nell’incapacità di ascoltare e comprendere l’altro.

3. Reagiscono sempre, non riflettono mai

Attacchi verbali, silenzi gelidi, passivo-aggressività. Chi ha una scarsa intelligenza emotiva tende a reagire in modo impulsivo perché non si ferma mai a riflettere su ciò che prova davvero. “L’intelligenza emotiva richiede coscienza di sé”, spiega TherapyToThePoint. Senza questa consapevolezza, emozioni come rabbia o frustrazione si trasformano subito in comportamento distruttivo. Il problema è che, con il tempo, queste reazioni danneggiano ogni tipo di relazione, dalla coppia al lavoro.

Daniel Goleman, autore del saggio bestseller Emotional Intelligence, ha definito questa capacità come il primo passo per costruire rapporti sani: riconoscere ciò che accade dentro di noi prima di agire.

4. Non chiedono mai scusa (e incolpano gli altri)

Un altro tratto distintivo? L’incapacità di ammettere un errore. Le persone con bassa intelligenza emotiva si difendono attribuendo la colpa agli altri o cambiando argomento. In italiano diremmo "rigirano la frittata". Non perché ignorino la verità, ma perché proteggere il proprio ego viene prima di qualsiasi risoluzione del conflitto. Questo comportamento non è solo tossico: è anche un freno alla crescita personale. Chi non riesce a vedere i propri limiti tende a ripetere gli stessi schemi, diventando sempre meno consapevole dell’effetto che ha sugli altri.

Secondo lo psicoterapeuta, le persone con scarsa intelligenza emotiva non imparano dai propri errori.
Secondo lo psicoterapeuta, le persone con scarsa intelligenza emotiva non imparano dai propri errori.

Secondo il team clinico dell’American Psychological Association, la capacità di accettare responsabilità è strettamente legata all’autoregolazione emotiva. Senza di essa, il dialogo si blocca e il conflitto si cronicizza.

5. Invadono i confini emotivi degli altri

Chi scarica le proprie frustrazioni addosso agli altri o pretende confidenze intime prima del tempo dimostra una scarsa regolazione emotiva. Queste persone superano i confini, non per cattiveria, ma perché non percepiscono quando è il momento di fermarsi. Il terapeuta parla di un vero e proprio “sovraccarico emotivo” che spesso finisce per allontanare le persone intorno. In un’amicizia o in una relazione, è fondamentale capire quando l’altro non è pronto, o quando uno sfogo diventa un peso.

Saper leggere i segnali emotivi altrui, dosare la condivisione e rispettare il tempo dell’altro sono tutte abilità che chi ha un’intelligenza emotiva sviluppata possiede. Chi invece le ignora, rischia di creare legami sbilanciati e insicuri.

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