Pranza nel ristorante del Museo Ferrari a Modena: prezzo e recensione

Motori rombanti fuori, forchette all’opera dentro. Il Museo Ferrari di Maranello, nel cuore della provincia di Modena, non è solo un tempio per appassionati del Cavallino Rampante, ma anche una sosta gourmet per chi vuole gustarsi la vera cucina emiliana dopo un giro tra monoposto e modelli storici. A testimoniarlo, con tanto di video e piatti vuoti, è stato Robert Campana, content creator italo-americano che negli ultimi anni si è fatto conoscere per la sua missione social: smascherare i finti piatti “italiani” serviti all’estero. Lo dice nella biografia.

Un pranzo tra motori e tradizione: il menu che non ti aspetti

“Il ristorante è tanto curato quanto le macchine”, racconta Campana entusiasta nel suo video virale, girato tra le linee rosse delle Ferrari da strada e le monoposto leggendarie. Il ristorante Antoniazzi si trova proprio dentro al Museo Ferrari, e offre una selezione di piatti pensati per rendere omaggio al territorio emiliano, senza strafare, ma puntando tutto sulla qualità e sulla stagionalità. Per chi non lo sapesse, a Maranello c'è anche il ristorante 'Cavallino', di fascia più alta, dove c'è anche la mano di chef Massimo Bottura.

Il pranzo inizia con un calice di Pignoletto, vino bianco frizzante tipico della zona. Poi il colpo di scena: arrivano i tortelloni con pancetta e Aceto Balsamico di Modena IGP, invecchiato 12 anni. “Indimenticabili”, dice Campana, che si ritrova persino ad accettare un bis offerto dalla cucina, “perché ne avevano fatti un po’ di più”.

Niente secondo piatto – troppo sazio – ma lo spazio per il dolce c'è: un piattino con crostata alla marmellata e una caprese al cioccolato, il tutto chiuso da un caffè espresso che profuma più di casa che di bar.

I tortelloni con pancetta e i dolcetti ordinati al ristorante 'Antoniazzi', interno al museo della Ferrari a Maranello.
I tortelloni con pancetta e i dolcetti ordinati al ristorante 'Antoniazzi', interno al museo della Ferrari a Maranello.

Quanto costa mangiare al ristorante del Museo Ferrari?

La sorpresa, più dei sapori, arriva forse al momento del conto. In un contesto turistico, con un brand come Ferrari a fare da sfondo, ci si aspetterebbe un prezzo da Formula Uno. Invece, i prezzi sono da city car in promozione.

  • Tortelloni con pancetta e Aceto Balsamico: 16€
  • Calice di vino Pignoletto: 8€
  • Piattino con dolci (crostata e caprese): 8€

Il prezzo del caffè non viene specificato, ma è presumibile che oscilli tra 1.50€ e 2€, dato che i prezzi non sono bassi ma neppure da ristorante stellato. Per meno di 35 euro, si pranza tra le Ferrari d’epoca, respirando storia dell’automobile italiana e mangiando piatti autentici, senza cadere nel cliché della "cucina da museo".

Antoniazzi, il ristorante che sorprende (anche i puristi del gusto)

Il ristorante Antoniazzi, all’interno del Museo Ferrari di Maranello, non è una classica trappola per turisti. È un piccolo laboratorio del gusto, dove la qualità batte l’apparenza. Gli ingredienti sono freschi, le porzioni equilibrate, i piatti parlano dialetto modenese senza bisogno di traduzione. Campana, che sui suoi canali mette a confronto il cibo "italianizzato" che si trova negli Stati Uniti con quello autentico che si mangia in Italia, ha promosso a pieni voti l’esperienza. E non solo per i sapori, ma anche per l’attenzione al cliente: personale cortese, servizio rapido, ambiente curato. Nei commenti, diverse persone - sia italiane che straniere - ammettono di averci mangiato e di aver apprezzato particolarmente il cibo. Non tutti i ristoranti 'interni' ai musei preparano piatti entusiasmanti: spesso sfruttano la posizione privilegiata senza sforzarsi di offrire qualcosa di indimenticabile.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Robert Campana (@stopitaliansounding)

Lascia un commento