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Pensi di risparmiare comprando merce apparentemente di marca, ma che in realtà è contraffatta? Da quest'estate, un paio di occhiali da sole taroccati può costare caro, anzi carissimo. Alcuni turisti di ritorno dalla Spagna si sono visti recapitare una multa da 750 euro per aver acquistato un semplice “souvenir” da un venditore ambulante non autorizzato. E non è un caso isolato: le autorità spagnole hanno deciso di cambiare marcia, colpendo non solo chi vende ma anche chi compra.
Palma di Maiorca: parte la stretta sui turisti
La polizia municipale di Palma de Mallorca, una delle mete più amate dai turisti italiani e britannici, ha avviato una campagna di tolleranza zero contro il commercio illegale su strada. Fino ad oggi, il mirino era puntato sui venditori abusivi, spesso visti scomparire in pochi secondi tra le viuzze della città con la loro mercanzia avvolta in un telo appena scorgevano da lontano una volante della polizia. Ma ora cambia tutto: anche i clienti rischiano multe salate.
Come riportato dal Majorca Daily Bulletin, in uno degli ultimi interventi le forze dell’ordine hanno sequestrato undici paia di occhiali da sole e sanzionato il compratore con una multa per "acquisto da un venditore ambulante non autorizzato sulla via pubblica". La legge spagnola, aggiornata a fine maggio, concede ora ai municipi il potere di multare anche gli acquirenti. E Palma non ha perso tempo.
Multa fino a 750 euro per chi compra merce illegale
I nuovi regolamenti prevedono sanzioni tra i 100 e i 750 euro per chi compra prodotti contraffatti o provenienti da venditori non registrati. I commercianti abusivi, invece, rischiano multe più pesanti: tra 750 e 1.500 euro. L’obiettivo è chiaro: tutelare il commercio regolare e scoraggiare un mercato parallelo che, ogni estate, invade le strade delle principali destinazioni turistiche spagnole.

Il Comune di Palma ha anche lanciato una campagna informativa rivolta a residenti e turisti per avvertire dei rischi. Volantini e cartelli, tradotti in più lingue, spiegano che comprare un paio di Ray-Ban falsi o una borsa con logo fasullo non è un affare, ma un’infrazione punibile.
La Spagna sempre più severa: ecco cosa può costarti una vacanza distratta
Chi parte per la Spagna con l’idea di rilassarsi dovrebbe dare un’occhiata alle nuove regole locali. Perché, tra un mojito sulla spiaggia e una sigaretta al tramonto, si rischiano multe da capogiro.
A Valencia, bere alcolici sulla spiaggia o sul lungomare sembra il preludio di una serata di divertimento, ma è illegale: il gesto può costare tra 1.501 e 3.000 euro. E non finisce qui: accendere una sigaretta su una spiaggia smoke-free può comportare una multa fino a 450 euro. Le spiagge no-smoking sono ormai la norma in molte aree della Costa del Sol, Baleari e Canarie.
A Magaluf, Llucmajor e in parte di Palma, i locali non possono vendere alcolici dalle 21:30 alle 8:00, e gli happy hour sono stati cancellati. Chi organizza feste private rumorose senza autorizzazione rischia 750 euro di multa.
Attenzione anche all’abbigliamento: multe per chi esagera
Il comune di Platja d’Aro, sulla Costa Brava, ha deciso di intervenire contro gli eccessi dei party stagionali. Il regolamento urbano vieta di comparire in pubblico "privi di indumenti o vestiti che rappresentano organi genitali umani". Tradotto: addio travestimenti da addio al celibato o nubilato con bambole gonfiabili o costumi provocatori. La sanzione? Fino a 1.500 euro.
Una misura che, secondo le autorità locali, serve a “mantenere il decoro degli spazi pubblici e garantire la convivenza civile”, specialmente in contesti frequentati anche da famiglie e bambini. Chi vuole divertirsi può farlo, ma senza eccessi esibizionisti. Un'altra novità riguarda chi prenota hotel, case vacanza o auto a noleggio. I dati forniti durante la prenotazione verranno ora trasmessi al Ministero dell’Interno spagnolo, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza nazionale e monitorare i flussi turistici.
La misura rientra in una strategia più ampia contro il turismo di massa non regolamentato e l’evasione fiscale. Una vacanza a buon prezzo, insomma, potrebbe trasformarsi in un incubo se si ignorano le nuove disposizioni. Meglio informarsi prima di partire, per evitare di tornare con una sanzione da raccontare più che con un ricordo da incorniciare.
