Turista mostra quante cose può comprare con 10€ in Eritrea

Quanto può valere una banconota da 10€ in Eritrea? A svelarlo con uno dei suoi video più virali è Drew Binsky, il noto content creator americano seguito da milioni di utenti su Instagram e TikTok. Il suo viaggio nella “più misteriosa nazione dell’Africa” (così la definisce lui) ha mostrato quanto il potere d’acquisto cambi radicalmente da un continente all’altro. E in Eritrea, con l’equivalente di 10 euro, si può davvero fare una giornata piena di esperienze, cibo e piccole sorprese.

Un caffè e una pizzetta a meno di 1€

La sua giornata eritrea inizia con una colazione sorprendentemente “italiana”: un caffè macchiato e una pizzetta. Il tutto consumato in un bar locale per soli 90 centesimi di dollaro, poco meno di 80 centesimi di euro. In Italia con quella cifra è diventato quasi impossibile pagarci solo un espresso. In Eritrea, invece, è l’inizio di una vera esperienza multisensoriale tra aromi forti e sapori semplici ma autentici.

Bowling vecchio stile e gelato alla vaniglia

Per rimanere nel mood anni ‘90, Drew entra in una sala da bowling artigianale. Qui niente display digitali o luci LED: le piste sono in legno, le palle sono tutte nere e i punti si segnano a mano. Prezzo della partita? 2 dollari, cioè circa 1,80 euro. Un tuffo nel passato che fa sorridere, soprattutto per chi è cresciuto nelle sale giochi di quartiere. Poco dopo, il momento dolce: un cono gelato alla vaniglia acquistato per 1 dollaro. In euro fanno circa 90 centesimi, con tanto di cono croccante e crema fresca. Per chi ama lo street food e le piccole pause, l’Eritrea diventa improvvisamente il paradiso della semplicità.

A sinistra la pizza etiope, a destra la pista da bowling vecchio stile
A sinistra la pizza eritrea a destra la pista da bowling vecchio stile

Frutta, internet point e il pranzo completo

Tra un’attività e l’altra, il creator si ferma a prendere due arance da un venditore ambulante. Le paga 70 centesimi di dollaro (0,65€) e le mangia direttamente per strada. Poco dopo entra in un internet point, quelli con tastiere ingiallite e ventole rumorose, ancora molto usati in gran parte dell’Africa e quasi spariti in Europa, in un'epoca in cui il Wi-Fi gratis è quasi ovunque e il roaming dati è un ricordo del passato (almeno in Unione Europea). Un’ora di connessione costa solo 1 dollaro (0,90€).

È ora di pranzo. E qui la sorpresa è ancora più grande: con 2 dollari (1,80€), Drew consuma un pasto completo composto da una zuppa di fagioli, un pugno di arachidi, una tazza di tè ad accompagnare e un caffè finale. Il tutto in una piccola trattoria locale dove ogni piatto racconta la cultura contadina del Paese.

Sciuscià, frutta esotica e yogurt acidulo: tutto sotto i 10€

Nel pomeriggio, Drew incontra uno sciuscià – sì, ancora esistono. Con 50 centesimi di dollaro gli vengono lucidate le scarpe come si faceva una volta nelle vie delle città italiane. Poi acquista una banana per 20 centesimi e uno yogurt acidulo (sour yogurt) per 40 centesimi. Ma non è finita: per 30 centesimi prova anche un frutto del baobab, piccolo ma ricchissimo di vitamina C. A fine giornata gli restano ancora 50 centesimi in tasca. Qui il video:

 

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