Una notifica. Un cuore. Un commento con l'emoji con gli occhi a cuoricino sotto una foto che non ti riguarda. E subito senti una fitta allo stomaco. Non sei l’unica. I social network hanno cambiato le dinamiche delle relazioni di coppia e oggi, anche un gesto apparentemente banale come un “like” può accendere gelosie, dubbi e discussioni. A spiegare cosa si nasconde dietro questo fenomeno è la psicologa italiana Lucretia Paravia, molto attiva su TikTok, che ha affrontato il tema in uno dei suoi video diventati virali.
Quando un "Mi piace" scatena la tempesta emotiva
"Il mio partner mette Mi Piace ad altre persone sui social e tu scoppi di gelosia?", è la domanda da cui parte il video di Lucretia Paravia, che analizza in profondità il meccanismo psicologico che scatta in queste situazioni. Secondo la psicologa, il problema nasce da un fenomeno preciso: la decontestualizzazione.
Paravia cita uno studio dell’Università di Guelph, in Canada, che ha individuato proprio nella decontestualizzazione la principale causa di conflitto legato all’uso dei social nelle relazioni. In parole semplici, vedere un like fuori contesto – senza sapere perché è stato messo o cosa ha motivato quel gesto – crea un vuoto di significato. Quel vuoto viene riempito con pensieri automatici, paure, insicurezze.
"Apro il telefono, vedo un Mi Piace, vedo un commento e subito scatta l’allarme - spiega Paravia -iIl cervello si attiva in automatico con una serie di credenze generalizzate: non è un buon partner, mi manca di rispetto, c’è qualcosa che non va".
Il primo impulso? Controllare. Andare allo scontro. Imporre limiti. Ma Paravia avverte: "Il controllo non è l’arma che ti aiuterà a comprendere pienamente la persona che hai di fianco". Al contrario, può generare ancora più distanza. "Molto probabilmente, quel comportamento di controllo verrà attuato di nascosto, creando solo frustrazione".
Vietare al partner di usare i social, o di interagire con altre persone online, non è la soluzione. "La vita reale non è quella sui social", ribadisce la psicologa. "Le due dimensioni sono scollegate. I social servono a creare connessione e interazione. A volte, un 'Mi piace' è solo una gestualità automatica nell’epoca in cui usiamo i social in modo smodato".
Social, relazioni e identità: serve un reset delle aspettative
Quello che un tempo si sarebbe chiamato sguardo fugace oggi passa attraverso uno swipe o un tap sullo schermo. Ma la percezione cambia. Quel gesto digitale resta lì, visibile, e può innescare conflitti anche forti. Soprattutto quando viene interpretato come una mancanza di rispetto o un segnale di interesse verso qualcun altro. E qui arriva il punto fondamentale: cosa fare quando succede? Secondo Paravia, la strada non è né il controllo né la rassegnazione. "Non permettere a quel clic di farti scattare mille pensieri negativi. Non attaccare il partner, non serve a nulla".

Il vero passo è quello del confronto. Parlarne, chiarire, spiegare come ci si sente. Costruire una base solida nella relazione che non sia legata alle notifiche. "La relazione non può basarsi su Mi piace e commenti", afferma. "Meglio occuparsi di costruire una progettualità comune e di lavorare su valori condivisi".
In sintesi, se il tuo partner mette "Mi piace" ad altre persone sui social, il vero problema non è il gesto in sé, ma il significato che gli attribuisci. Parlare, ascoltare e capire l’altro rimane l’antidoto più forte contro ogni dubbio alimentato dagli algoritmi.
