Ecco il modo migliore per pulire il tagliere di legno per dire addio a puzza, sporco e residui di cibo in modo completamente naturale.
Silenzioso protagonista di ogni preparazione domestica, il tagliere di legno è uno degli oggetti più amati e, allo stesso tempo, più trascurati della cucina. Il suo fascino rustico, il profumo naturale che emana e la delicatezza con cui accoglie i coltelli lo rendono insostituibile per molti. Ma con il tempo, il legno assorbe odori, umidità e residui, trasformandosi in un ricettacolo silenzioso di sporco invisibile e, talvolta, maleodorante. Ed è proprio qui che entra in gioco un metodo di pulizia tanto semplice quanto efficace, spiegato da un’esperta di pulizie della casa. Per ridare nuova vita al tagliere in legno non servono prodotti chimici aggressivi, ma solo due ingredienti che ognuno ha in casa: bicarbonato di sodio e limone. L’unione di questi due elementi crea una reazione delicata ma profonda, capace di penetrare nelle venature del legno, rimuovendo residui organici, batteri e cattivi odori in modo naturale.
Il bicarbonato, grazie alla sua struttura leggermente abrasiva, agisce come un esfoliante per la superficie del tagliere, senza però graffiarla. Il limone, oltre a sprigionare un profumo fresco e pulito, ha proprietà antisettiche e sgrassanti. Utilizzando la metà di un limone come fosse una spugna naturale, si crea una sorta di pasta pulente che agisce in profondità, raggiungendo anche le microfessure del legno dove si annidano residui e batteri.

Una volta completata la pulizia, il risciacquo con acqua calda è fondamentale per eliminare ogni traccia della pasta pulente. Ma ciò che fa davvero la differenza è l’asciugatura. Esponendo il tagliere alla luce diretta del sole, si permette al legno di asciugarsi completamente e in modo uniforme, prevenendo la formazione di muffe e ristagni di umidità. Il sole, inoltre, ha un effetto naturalmente igienizzante e contribuisce a mantenere il legno sano e integro nel tempo.
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La distinzione fondamentale tra legno e plastica in cucina
C'è, però, un dettaglio che non va trascurato. Nonostante l'efficacia di questo metodo, l'esperta sottolinea un aspetto cruciale legato all'igiene alimentare: il tagliere di legno, per quanto affascinante, non è adatto alla preparazione di alcuni alimenti. Quando si tratta di carne cruda, pesce o verdure, è preferibile affidarsi al più igienizzabile tagliere in plastica, che può essere lavato a temperature elevate e disinfettato in profondità senza temere di danneggiarlo. Il legno, essendo un materiale poroso, tende ad assorbire i liquidi organici, rendendo difficile una sanificazione completa. Per questo motivo, anche se perfettamente pulito con bicarbonato e limone, dovrebbe essere riservato a compiti meno critici, come tagliare pane, formaggi o frutta secca.
Trattare il tagliere di legno con attenzione non significa solo lavarlo bene. Significa anche proteggerne la superficie, magari nutrendolo periodicamente con un filo d'olio minerale per mantenerlo elastico e resistente. Significa asciugarlo sempre accuratamente dopo ogni uso. E, soprattutto, significa riconoscere i suoi limiti, scegliendo di affiancarlo a strumenti alternativi dove l'igiene deve essere assoluta.
