Non è raro che sugli aerei scoppi qualche piccolo dramma per colpa dei posti assegnati. Ma quando un passeggero ha raccontato la sua esperienza con una coppia “troppo sicura di sé” che pretendeva uno scambio di posti, è nata la consapevolezza che i tempi cambiano ma la maleducazione resiste. Il protagonista, un uomo di 29 anni, aveva prenotato con attenzione un posto corridoio per il suo volo di ritorno da un viaggio di lavoro. “Sono alto - ha spiegato su Reddit - e ho bisogno di spazio per le gambe. Quel posto non era un capriccio, era una necessità.”
La richiesta inaspettata e il rifiuto
Appena seduto, un altro passeggero gli si è avvicinato con un sorriso e una domanda apparentemente innocente: “Ehi fratello, possiamo scambiarci i posti? La mia ragazza è al finestrino e io sono in mezzo, laggiù”. L’uomo ha dato un’occhiata veloce al posto proposto in cambio: una delle postazioni peggiori dell’aereo, stretto tra due sconosciuti e senza spazio per le gambe. Ha risposto con calma: “Mi dispiace, ho scelto questo posto apposta”. La risposta non è piaciuta al richiedente, che ha insistito: “Sto solo cercando di sedermi vicino alla mia ragazza”.

La conversazione, a quel punto, ha preso una piega meno civile. Quando il passeggero ha ribadito che non voleva cedere il suo posto, l’altro ha replicato: “Ma sei da solo, cosa te ne fai del corridoio?”. La risposta è stata semplice, ma incisiva: “L’ho pagato. È così che funzionano i posti sull’aereo”. Di fronte al rifiuto, il ragazzo ha reagito con sarcasmo: “Che tipo antisociale”. Un’offesa gratuita che ha attirato l’attenzione dell’equipaggio. La hostess è dovuta intervenire per calmare gli animi e chiedere al ragazzo di tornare al proprio posto o affrontare la possibilità di essere fatto scendere.
Il web difende chi si organizza
Il racconto ha fatto il giro dei social e, sorprendentemente o meno, la maggior parte degli utenti ha sostenuto con forza il comportamento dell’uomo. Il suo post ha ricevuto centinaia di commenti, molti dei quali condividono esperienze simili. “Questa cosa mi è successa su un volo da 12 ore da Seoul a Toronto”, ha scritto una donna. “Quando ho rifiutato, la ragazza ha iniziato a piangere. Alla fine qualcuno ha ceduto il proprio posto, ma non io. E indovinate? Era un posto corridoio che aveva prenotato con cura. Assurdo”. Un altro ha ironizzato: “Nel gioco delle sedie in aereo, i solitari organizzati battono sempre gli improvvisatori supponenti”.
Entitled guy on a flight told me to swap seats with his girlfriend ‘because I was alone’
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Il nodo della questione, come hanno sottolineato molti commentatori, è semplice: pianificare in anticipo non dovrebbe essere penalizzante. Chi prenota per tempo, chi paga di più per una specifica postazione, non ha alcun obbligo morale di fare un favore a chi non ha fatto lo stesso sforzo. “Mi ha dato fastidio che volesse passare come la vittima, quando in realtà voleva solo approfittare di chi si era organizzato meglio di lui”, ha concluso l’uomo nel suo racconto. “Le coppie non hanno una priorità automatica rispetto a chi ha pianificato il proprio viaggio con cura. Punto.” Il dibattito resta aperto: quanto conta l'empatia in volo, e dove finisce la cortesia per lasciare spazio al rispetto delle scelte individuali?
