Itinerario di 4 giorni sulla Costa degli Dei in Calabria: grotte marine e mare paradisiaco

La Costa degli Dei in Calabria è la vera rivelazione dell'estate: tutte le tappe di una vacanza unica con mare spettacolare.

C'è un angolo d'Italia che vibra di luce, profumi e storie dimenticate. Una terra che sa mescolare il silenzio delle rocce alla voce del mare, la freschezza del pesce al fuoco della ‘nduja. Gabriele Colzi, travel blogger amato per la sua capacità di raccontare il viaggio come esperienza totale, ha scelto di guidare i suoi follower in un’avventura lungo la Costa degli Dei, in Calabria. Un tratto di costa tirrenica che non ha nulla da invidiare alle mete più blasonate del Mediterraneo. Ecco un itinerario di quattro giorni tra grotte rupestri, acque fluorescenti e tramonti che sembrano dipinti.

Giorno 1 – Tra pietra e fuoco: il cuore della Calabria

Atterrando a Lamezia Terme, il viaggio ha inizio con il ritiro dell’auto, mezzo indispensabile per esplorare i tesori nascosti della zona. La prima tappa è a pochi chilometri nell'entroterra: Zungri, conosciuto per le sue antiche grotte rupestri scavate nella roccia calcarea, un luogo sospeso tra archeologia e mistero. Lì, tra sentieri silenziosi e stanze nella pietra, si respira il passato di una Calabria contadina e tenace.

Ma Zungri non è solo roccia. È anche colore: basta passeggiare tra le sue vie per scoprire porte dipinte, vere opere d’arte en plein air che raccontano storie di emigrazione, devozione e quotidianità. La giornata prosegue verso Spilinga, piccolissimo borgo famoso per essere la patria della ‘nduja, il salume piccante simbolo della regione. Impossibile non farsi tentare: il consiglio di Gabriele è di comprarne un pezzo da portare a casa, magari direttamente da un piccolo produttore locale. La giornata si chiude con una cena panoramica vista Eolie, dove i colori del tramonto si specchiano nel piatto, tra profumo di bergamotto e sapori intensi.

Calabria
La meravigliosa Costa degli Dei in Calabria. Fonte: Instagram

Giorno 2 – Dove il mare diventa leggenda

La giornata inizia con una colazione vista mare, magari su una terrazza a picco sulle acque limpide di Tropea. Poi si parte per l’esperienza che molti sognano ma pochi vivono davvero: un tour in barca lungo la Costa degli Dei. A bordo, si scivola tra calette invisibili da terra, falesie bianche e grotte dal fascino irreale.

Tra tutte, spicca la Grotta dello Scheletro, che al suo interno si illumina di una luce fluorescente naturale. Poco distante, la baia segreta di Praja Focu regala silenzi e colori che sembrano rubati ai tropici, mentre Capo Vaticano si mostra in tutto il suo splendore, con fondali perfetti per lo snorkeling e scogliere drammatiche che si tuffano nel blu.

Il pomeriggio è dedicato a Tropea, regina indiscussa della zona. Dopo una passeggiata nel centro storico, tra vicoli bianchi e palazzi nobiliari, c'è una sosta d’obbligo da Tonino, dove Gabriele prova un gelato artigianale alla cipolla rossa e ‘nduja: un abbraccio sorprendente tra dolcezza e piccantezza. Il giorno si chiude con un tramonto struggente dall’Affaccio dei Sospiri, dove il tempo sembra fermarsi e il mare inghiotte l’ultima luce.

Giorno 3 – Eolie, l’avventura nel blu

Il terzo giorno è dedicato all’arcipelago delle Eolie, che si raggiunge con una mini crociera in partenza da Tropea. Alle 10 la barca prende il largo e la sensazione è quella di entrare in un sogno mediterraneo. La prima tappa è Lipari, con il suo centro vivace e gli arancini caldi appena sfornati. Poi si scivola verso Panarea, l’isola più chic, dove le case bianche si stagliano contro il cielo e una granita ai gelsi è tutto ciò che serve per sentirsi altrove.

Ma il vero climax è Stromboli. Le spiagge nere di origine vulcanica, il mare profondo, la salita fino alla Sciara del Fuoco. E infine, al calar della notte, l’imbarcazione si ferma in mare aperto per osservare da lontano l’attività del vulcano, che brilla nel buio con un’energia primordiale e ipnotica. Si torna a Tropea stanchi, salati, felici.

Giorno 4 – L’eco del mare, il ritorno

L’ultimo giorno è quello dei saluti. Ma non c’è malinconia, solo gratitudine per una terra che ha saputo stupire. La Costa degli Dei non è solo mare: è una sinfonia di storia, sapori, natura e umanità. Un luogo dove ogni scorcio è un invito a rallentare, a guardare meglio, a sentire più forte.

Gabriele Colzi l’ha raccontata come si raccontano le cose belle: con rispetto e meraviglia. E chi lo ha seguito in questo viaggio sa di aver scoperto un angolo d’Italia autentico, ancora lontano dai riflettori, ma pronto a rubare il cuore.

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