Indice dei contenuti
Il pomodoro è uno dei grandi simboli della cucina italiana, protagonista indiscusso di ricette casalinghe, menù stellati e pranzi della domenica. Eppure, non tutti sanno che questo frutto – sì, è un frutto, non una verdura – è arrivato nel nostro Paese solo dopo il 1500, in seguito alla scoperta delle Americhe.
Le origini del pomodoro vanno cercate in America del Sud, più precisamente nella zona dell'attuale Perù. Da lì, questo ingrediente ha conquistato cucine di tutto il mondo, diventando colonna portante della dieta mediterranea. Ma veniamo al punto: quando entriamo in un supermercato e ci troviamo davanti allo scaffale dei condimenti, vediamo spesso due bottiglie simili, ma con etichette diverse: una recita “passata di pomodoro”, l’altra “sugo di pomodoro”. Sappiamo che non sono esattamente la stessa cosa, altrimenti le case produttrici non userebbero due termini diversi. Ma quanti, in realtà, sanno qual è la differenza?
Passata di pomodoro: cos’è davvero?
A chiarire le idee ci pensa la pagina TikTok “Prevenzione a tavola”, curata da un gruppo di nutrizionisti italiani che promuovono un'alimentazione sana e consapevole. In un video diventato virale, uno di loro spiega in modo semplice la differenza tra passata e sugo. La passata è un prodotto molto basilare: si ottiene sbollentando i pomodori freschi, eliminando buccia e semi e riducendoli in una crema densa e liscia. Il risultato è un composto puro, dove in etichetta si leggono solitamente solo due ingredienti: pomodori e, in alcuni casi, un pizzico di sale.
Questo la rende un prodotto estremamente naturale, senza aggiunte, ideale per chi desidera preparare i propri condimenti a partire da una base pulita. È perfetta per cucinare sughi personalizzati, ragù, vellutate o zuppe.
Sugo di pomodoro: una passata già condita
Il discorso cambia quando si parla di sugo di pomodoro. Qui entriamo nel campo dei prodotti già pronti. Il nutrizionista lo descrive come una passata che ha già subito una cottura insieme ad altri ingredienti: olio extravergine di oliva, aglio, cipolla, basilico e in alcuni casi peperoncino o altre spezie. Questa preparazione è ideale per chi ha poco tempo e vuole una soluzione rapida, da versare direttamente sulla pasta. Tuttavia, proprio perché si tratta di un prodotto elaborato, è fondamentale leggere attentamente la lista ingredienti. Alcuni sughi industriali contengono zuccheri aggiunti, conservanti e additivi che possono comprometterne la qualità nutrizionale.
Passata o sugo: quale scegliere a tavola?
La risposta dipende da due fattori: tempo e consapevolezza. Se hai voglia di cucinare e preferisci avere il controllo su condimenti, quantità di sale e tipo di olio, allora la passata di pomodoro è l’alleata perfetta. Ti permette di creare sughi personalizzati, più freschi e naturali.
Se invece sei di corsa o vuoi semplicemente qualcosa di pronto da scaldare, il sugo di pomodoro rappresenta una valida opzione. Ma, come sottolinea l’esperto di “Prevenzione a tavola”, non tutti i sughi sono uguali. Evita quelli che presentano zuccheri tra i primi ingredienti, o che contengono glutammato, aromi artificiali, addensanti o coloranti.

Un buon sugo dovrebbe contenere ingredienti semplici, riconoscibili, in quantità limitate. Anche se è pronto, deve somigliare il più possibile a quello che prepareresti a casa.
Attenzione all’etichetta: la lista ingredienti dice tutto
Controllare l’etichetta è un’abitudine che fa la differenza. Lo ripetono da anni nutrizionisti, medici e dietologi. Anche prodotti apparentemente “innocui”, come un sugo di pomodoro, possono nascondere ingredienti indesiderati. L’etichetta deve essere corta. Se trovi più di 5-6 ingredienti, meglio lasciar perdere. Soprattutto, fai attenzione alle sigle (E-XYZ), alla presenza di zuccheri nascosti (sciroppo di glucosio, destrosio) e a oli vegetali non specificati, che spesso sono di bassa qualità.
In alternativa, scegli prodotti certificati biologici, italiani e tracciabili. Il pomodoro italiano, specie quello del Centro-Sud (come il famoso San Marzano), è tra i più apprezzati per sapore e qualità.
