Ryanair svela quanto ha guadagnato nel 2024 grazie alle multe: la cifra è da mani nei capelli

Ryanair, la compagnia aerea irlandese regina del low cost, ha alzato il sipario sui suoi conti e ha lasciato tutti a bocca aperta: nel 2024 ha incassato ben 4,72 miliardi di euro da ricavi accessori. Tradotto: multe (soprattutto), bagagli extra, scelta dei posti, snack a bordo e tutto ciò che i passeggeri pagano oltre il biglietto. Un vero e proprio tesoro nascosto… nel portafoglio dei viaggiatori.

Multe, bagagli e caffè: Ryanair incassa più di quanto immagini

Gli esperti hanno calcolato, alla base di questi dati, che per ogni passeggero salito a bordo nel 2024 – parliamo di 200 milioni di viaggiatori – Ryanair ha intascato in media 23,80 sterline, ossia circa 28 euro. Non una cifra simbolica, ma un contributo sostanzioso che ha coperto una fetta gigantesca delle entrate totali della compagnia: il 25% del fatturato annuo, che ha raggiunto quota 13,95 miliardi di euro. Quando si dice che Ryanair non guadagna solo grazie ai biglietti (venduti a cifre più basse rispetto alla concorrenza), bisogna crederci.

Numeri che spiegano perché Ryanair continua a difendere con le unghie e con i denti la sua politica dei supplementi. Più che una strategia, è diventata una macchina da soldi perfettamente oliata. Basti pensare che nel 2023 gli introiti accessori erano “solo” 4,3 miliardi. In un anno, l’aumento è stato del 10%. Non ci sorprenderemmo se nel 2025 si registrasse un'ulteriore crescita.

Una linea dura che ha trasformato il concetto di “volo economico” in una vera e propria lotteria di spese impreviste. Ma che, numeri alla mano, continua a funzionare alla grande. Secondo quanto emerge dai risultati finanziari, se Ryanair eliminasse questi extra, finirebbe direttamente in rosso: i costi operativi del 2024 si attestano a 12,39 miliardi di euro. E senza quei ricavi “secondari”, il bilancio avrebbe il segno meno.

La UE vuole fermare le “tasse sul bagaglio”: Ryanair non ci sta

Ma qualcuno ha deciso di mettersi di traverso. Il Comitato Trasporti e Turismo dell’Unione Europea ha recentemente votato per garantire ai passeggeri il diritto di portare a bordo un oggetto personale (40x30x15 cm) e un piccolo bagaglio a mano (100 cm e 7 kg) senza dover pagare supplementi. Un’idea di civiltà? Forse. Ma non per Ryanair, che vede minacciata la sua gallina dalle uova d’oro.

La proposta ha già ricevuto l’approvazione della commissione, ma deve ancora passare dal Parlamento Europeo e poi essere negoziata con i governi nazionali. Intanto, le compagnie low cost – Ryanair in testa – stanno facendo muro. Anche la ALA, l’associazione delle compagnie spagnole, ha criticato il provvedimento, definendolo un ostacolo alla concorrenza nel mercato unico. “Offriamo modelli di servizio diversi a prezzi diversi”, hanno dichiarato.

Grazie a vendite a bordo, multe e scelta dei posti, Ryanair nel 2024 ha incassato più di 4 miliardi di euro.
Grazie a vendite a bordo, multe e scelta dei posti, Ryanair nel 2024 ha incassato più di 4 miliardi di euro.

Nel frattempo, Ryanair ha vinto una battaglia importante. La Alta Corte di Madrid ha congelato una multa da 107 milioni di euro inflitta nel 2023 dal Ministero dei Consumatori spagnolo, che aveva giudicato scorrette le politiche della compagnia sui bagagli a mano. Era parte di una maxi-sanzione che coinvolgeva anche Norwegian e altre due compagnie, per un totale di 179 milioni di euro. Ma, almeno per ora, Ryanair è uscita indenne. La sentenza resta “precauzionale”, ma segna un punto a favore della linea dura dell’azienda guidata da Michael O’Leary.

Da Waterford a Wall Street: l’ascesa di un impero low cost

Fondata nel 1985 da Tony Ryan insieme a Christopher Ryan e Liam Lonergan, Ryanair ha iniziato con un piccolo volo da Waterford a Londra Gatwick, trasportando appena 5.000 passeggeri nel primo anno. Ma è stato l’ingresso sulla rotta Dublino–Londra nel 1986 a cambiare le carte in tavola: da lì in poi, la compagnia ha iniziato una corsa che non si è più fermata.

Negli anni ‘90, grazie alla deregolamentazione del mercato e alla visione – spregiudicata ma vincente – di O’Leary, Ryanair ha adottato un modello ultra low cost: flotta standardizzata, aeroporti secondari, tariffe stracciate e ogni extra venduto a parte. Una rivoluzione che ha portato il colosso irlandese a trasportare nel 2024 la bellezza di 184 milioni di passeggeri.

Guardando ai numeri e alla determinazione con cui difende ogni euro extra, Ryanair non ha intenzione di cambiare rotta. I ricavi accessori sono diventati l’ossatura del suo modello di business, e ogni proposta che metta a rischio quel flusso viene vista come un attacco diretto. L’eventuale approvazione da parte dell’UE delle nuove regole sui bagagli potrebbe segnare un momento di svolta. Ma conoscendo l’astuzia e la resilienza del team di O’Leary, c’è da aspettarsi che, anche in quel caso, Ryanair troverà nuovi modi per “ottimizzare” i profitti. D’altronde, quando ogni passeggero vale 28 euro in extra, anche una bottiglietta d’acqua può fare la differenza.

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