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Gabby Walker, madre inglese di due figli, ha vissuto un sogno ad occhi aperti. Ha vinto la Lotteria nel giorno del suo compleanno. Certo, la cifra incassata non ha sei zeri, ma è comunque utile per comprare un'auto nuova, rimodernare casa o semplicemente aumentare i propri risparmi in vista del futuro. Proprio nel giorno in cui compiva gli anni, nel 2023, ha visto comparire sullo schermo del suo telefono la cifra che avrebbe dovuto cambiare tutto: 25.000 sterline, circa 30.000 euro. Una somma che, per molti, profuma di vacanze, bollette saldate e futuro sereno. Per lei, invece, è stato l’inizio del disastro.
“Ho vinto alla lotteria, ma ho perso tutto. Col senno di poi, dico che è la peggior cosa che potesse accadermi”, ha raccontato ai suoi oltre 73.000 follower su TikTok. Non ha usato mezze misure. Ha detto chiaro e tondo che quel denaro ha alimentato una dipendenza dal gioco d’azzardo già radicata, trasformando un colpo di fortuna nella sua peggiore sventura.

La vincita è arrivata nel giorno del suo compleanno, due anni fa. Ma invece di usarla per i figli, per sistemare casa o semplicemente per godersi un po’ di tranquillità, Gabby ha deciso di “reinvestire”, speranzosa che quelle 25.000 sterline l'aiutassero a diventare ancor più ricca. Il problema? Il suo “investimento” si chiamava scommesse online. “Ho speso tutto nei siti di scommesse,” ha ammesso. “In una sola giornata ho buttato via 1.000 sterline.” Una spirale fatta di slot virtuali, promozioni lampo e jackpot sempre a un passo. Ma quel passo non arrivava mai. L’unica cosa che aumentava era l’angoscia, mentre il conto scendeva. “Non passavo più tempo con i miei figli, stavo sempre con il telefono in mano a cercare la prossima vincita,” ha confessato Gabby.
Famiglia distrutta e debiti crescenti
Il prezzo da pagare non è stato solo economico. L’ossessione per il gioco ha scavato un baratro nelle relazioni personali. “Il mio compagno paga tutto, io non ho mai un soldo,” ha raccontato. “È un peso enorme per lui, per me, per i miei bambini.” Nel frattempo, la bugia diventava il pane quotidiano. “Mentivo a tutti. A mia madre, ai miei amici. Qualsiasi cosa pur di ottenere soldi da giocare.” Il punto di rottura è arrivato quando si è resa conto di stare perdendo l’unica cosa che contasse davvero: la sua famiglia.
Tre casi famosi: vincitori oggi, sconfitti domani
Gabby Walker non è sola in questo viaggio amaro. Altri prima di lei hanno conosciuto lo stesso destino. Alcuni lo hanno urlato, altri lo hanno sussurrato tra le righe dei giornali. Ecco tre storie vere che dimostrano quanto il confine tra sogno e incubo possa essere sottile.
Michael Carroll: da milionario a netturbino
Nel 2002, Michael Carroll, all'epoca un 19enne inglese come tanti, vinse quasi 10 milioni di sterline alla National Lottery. Acquisti folli, feste con droghe e amici strapagati, donazioni a pioggia. Nel giro di dieci anni aveva perso tutto. Oggi lavora come netturbino e, anche se dichiara di non essersi pentito del divertimento pagato con quei 10 milioni di sterline (quasi 13 milioni di euro), ha ammesso che quella fortuna gli ha dato più rimpianti che felicità.
Evelyn Adams: doppia vincita, doppia disfatta
Evelyn Adams, dal New Jersey, vinse due volte negli anni ’80, per un totale di 5,4 milioni di dollari. Ma la passione per i casinò e il desiderio di “aiutare” amici e parenti svuotò rapidamente il suo conto. Alla fine perse tutto e si ritrovò in condizioni finanziarie disastrose. Una lezione chiara: la fortuna, se non gestita, può trasformarsi in maledizione.
Willie Hurt: dal jackpot al crack
Willie Hurt, del Michigan, vinse 3,1 milioni di dollari nel 1989. Due anni dopo aveva perso il matrimonio, la casa e la salute mentale. Una dipendenza da crack e problemi legali lo portarono alla rovina completa. Il denaro aveva solo accelerato la caduta, moltiplicando le sue fragilità invece che curarle.
Il futuro di Gabby: budget, famiglia e lotta quotidiana
Oggi Gabby Walker combatte ogni giorno contro l’istinto di scommettere. “È come avere un demone che ti obbliga a giocare,” ha spiegato. Ha deciso di affidarsi al suo compagno e ai genitori per gestire le finanze, con un budget rigidissimo e controlli continui. “Se sento l’urgenza di giocare, devo parlarne subito.”
Ha promesso a sé stessa di non perdere più. Non i soldi, ma le cose che contano: i figli, la relazione, la dignità. “Se continuo, perdo tutto. Non voglio più mentire a chi amo.” Il suo percorso di recupero non è finito. Ma ha acceso una luce importante su una realtà spesso nascosta: vincere può essere la trappola più dorata che esista.
