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Quando l’immobiliare si blocca, c’è chi accende il cervello. Mentre il mercato affonda tra mutui alle stelle e compratori sempre più diffidenti, c’è chi tira fuori il colpo di genio. È il caso di Dunstan Low, un cittadino inglese qualsiasi con una casa da sogno e un problema enorme: nessuno voleva comprarla. La soluzione? Una lotteria da 2 sterline che ha fatto il giro del mondo.
Una villa da sogno, una crisi immobiliare da incubo
Low era il proprietario di una villa georgiana nel Lancashire, una di quelle dimore che sembrano uscite da un film in costume. Valutata oltre 800.000 sterline, la casa era sul mercato da mesi senza un acquirente. Prezzo ribassato più volte, agenzie diverse, annunci online. Niente da fare. La crisi immobiliare inglese non perdonava nemmeno il fascino dell’architettura d’altri tempi. E poi, oggettivamente parlando, non c'è la fila per vivere nel Lancashire.
Con il fiato del pignoramento sul collo, Dunstan ha fatto una mossa da cavallo di Troia: invece di vendere la casa, ha venduto la possibilità di vincerla.
Biglietto da 2 sterline, jackpot da 800mila: la lotteria che ha cambiato tutto
La regola era semplice: un biglietto, due sterline, una villa in palio. L’idea si è rivelata vincente. In pochi mesi sono stati venduti mezzo milione di biglietti, con partecipanti da ogni angolo del globo. Il totale? Oltre un milione di sterline incassate.

A vincere la casa è stata Marie Segar, una donna del Lancashire, che si è ritrovata proprietaria senza passare dal mutuo e sborsando appena 2 sterline (o magari non si è limitata a un solo biglietto - questo non lo sappiamo). Low ha usato i proventi per saldare i debiti e ha persino devoluto una parte del ricavato extra (160.000€ circa) in beneficenza. Una vittoria per tutti, in barba al mercato tradizionale.
Creatività al potere: altri casi di vendite geniali nel mondo
La trovata di Dunstan ha fatto scuola. In Canada, una coppia ha tentato una lotteria immobiliare per vendere la propria casa e finanziare un progetto benefico. Le autorità hanno messo i bastoni tra le ruote, ma il buzz generato ha dato visibilità all’iniziativa, aprendo il dibattito sulla legalità e l’originalità di queste formule.
Nel frattempo, nel mondo del collezionismo e dell’arte, la fantasia non manca. Alcuni artisti propongono aste online abbinate a esperienze in realtà aumentata. Altri ancora vendono opere uniche solo in formato digitale tramite blockchain e NFT. Il valore percepito aumenta, la platea si allarga, la vendita decolla.
Il mercato non perdona? Allora inventa un mercato nuovo
La casa non si vende? Trasformala in premio. Il quadro non attira? Racconta la sua storia con un podcast o una mini-serie su TikTok. L’auto d’epoca langue nel garage? Abbinala a una cena con lo chef stellato che l’ha usata in un film. Funziona.
Nel 2025, il valore non è solo nell’oggetto, ma nella narrazione che lo circonda. E le regole del gioco non le scrivono più solo banche e agenzie immobiliari. Le scrivono i creativi, gli audaci, gli “imprenditori dell’impossibile”.
Come Dunstan Low, che da venditore disperato è diventato un caso studio di marketing virale. Con un’idea da due sterline ha fatto jackpot. E ha dimostrato che a volte, per vendere casa, basta accendere la lampadina giusta.
