Una Coca-Cola che fa bene alla salute? Per noi occidentali suona quasi come una barzelletta. Nessuno scherzo: anche questo, in Giappone, è realtà. A segnalarlo è Ali Novitsky, medico donna statunitense specializzato in obesità e medicina dello stile di vita, che durante un recente viaggio nel paese del Sol Levante ha scoperto qualcosa di sorprendente: una Coca-Cola “raccomandata” dai medici locali.
La Coca-Cola che piace ai dottori (giapponesi)
La dottoressa Novitsky ha raccontato la sua scoperta in un video che ha fatto il giro dei social: “Sono un'esperta di fisica e medicina legata all’obesità e voglio parlarvi di una cosa incredibile che ho scoperto in Giappone. Qui esiste una Coca-Cola che i medici consigliano di bere. Ne puoi bere una al giorno e non avrai problemi di salute”. Detta così, sembra una trovata pubblicitaria. Ma in Giappone esiste davvero una versione della celebre bevanda che porta il nome di Coca-Cola Plus, un prodotto pensato per il mercato giapponese e approvato dal Ministero della Salute come “bevanda funzionale”.
La Coca-Cola Plus si presenta come una normale Coca-Cola Zero, sia nell’aspetto che nel suono delle bollicine. Una differenza vera e propria c'è: la bottiglia è bianca anziché nera. Per il resto, cambia poco. Lo conferma la stessa dottoressa dopo averne bevuto un bicchiere: “L’aspetto è identico, anche il rumore quando la apri e l’odore. Il sapore è quello della Coca-Cola Zero, ma ha una consistenza leggermente più densa”.
Questa densità è dovuta all’aggiunta di un solo ingrediente in più: destrina resistente (in giapponese, indigestible dextrin). Si tratta di una fibra alimentare solubile derivata dall’amido di mais, già utilizzata in integratori e prodotti salutistici. In ogni bottiglia ci sono 5 grammi di questa sostanza.

Sull’etichetta della Coca-Cola Plus c’è scritto chiaramente: “Bevi una bottiglia al giorno per ridurre l’assorbimento di grasso alimentare”. In pratica, la destrina resistente agisce durante la digestione, legandosi a parte dei grassi ingeriti e aiutando a limitarne l’assimilazione. Il tutto senza modificare gusto e aspetto della bevanda originale.
La Coca-Cola Plus è stata approvata come Food for Specified Health Uses (FOSHU), una certificazione giapponese rilasciata dal governo per i prodotti che dimostrano effetti benefici sulla salute umana. In Giappone, l’etichetta FOSHU non viene concessa con leggerezza: ogni prodotto deve passare test clinici e sottoporsi a revisione da parte di una commissione di esperti.
Per ora in Occidente non si trova
Per ora, la Coca-Cola Plus è disponibile solo in Giappone e in pochissimi altri mercati asiatici. Non è chiaro se l’azienda abbia intenzione di esportarla anche in Europa o negli Stati Uniti, ma la curiosità è già esplosa. Su Instagram il video della dottoressa Novitsky ha generato migliaia di commenti e ricondivisioni, innescando un dibattito tra chi sogna di provarla e chi resta scettico sull’idea di una Coca “salutare”. Va detto che la Coca-Cola Plus non è un farmaco, né una pozione magica per dimagrire. È una bibita gassata con una funzione specifica, pensata per un pubblico attento all’alimentazione ma senza voler rinunciare del tutto al gusto di una cola. E proprio questo equilibrio tra salute e piacere sta attirando l’interesse di un nuovo segmento di consumatori: quelli che cercano prodotti funzionali ma familiari.
La notizia della Coca-Cola “sana” ha acceso anche il dibattito tra medici, influencer e appassionati di alimentazione. Alcuni nutrizionisti confermano che l’aggiunta di fibre solubili può effettivamente aiutare a migliorare la digestione e ridurre i picchi glicemici post-pasto. Altri restano più cauti, ricordando che il consumo abituale di bibite gassate dovrebbe comunque essere limitato, anche se a “zero calorie”.
Ma il punto chiave resta la strategia di marketing adottata in Giappone. Invece di demonizzare le abitudini alimentari, le aziende puntano a “trasformare” i prodotti già amati, rendendoli meno problematici dal punto di vista nutrizionale. È una tendenza che potrebbe presto arrivare anche da noi. Intanto, la dottoressa Novitsky chiude il suo video con un consiglio semplice ma diretto: “Se vi trovate in Giappone, cercatela. Vale la pena provarla”.
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