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Un centesimo. Una cifra che oggi non basta neanche per comprare una caramella. Eppure, qualcuno ha provato a usarla per pagare con la carta di credito. Una sfida che sembra assurda, eppure è reale. La risposta? Sì, si può. E il protagonista dell'esperimento è un content creator diventato virale su Instagram: Profilosenzaseguito.
Prima ancora di capire se sia tecnicamente possibile pagare 0,01€ con la carta, la domanda è un'altra: esiste qualcosa che costi davvero un centesimo? In un'epoca in cui anche le storiche Goleador costano almeno 20 centesimi, trovare un prodotto da 0,01€ sembra una missione impossibile. Eppure, a ben ragionare, qualcosa c'è: la busta per la frutta nei supermercati.
La busta da un centesimo al Carrefour
La scena si svolge in un supermercato di cui non fa il nome. Nel reparto ortofrutta, tra mele e zucchine, spiccano le classiche bustine biodegradabili, vendute a un prezzo simbolico: 0,01€. Pensate per contenere frutta e verdura, sono obbligatorie in cassa e hanno anche un valore ambientale, essendo compostabili.
Ed è proprio su una di queste bustine che Profilosenzaseguito ha deciso di puntare per il suo nuovo esperimento, intitolato per l'appunto “Pagare un centesimo con la carta di credito”. Ha preso il sacchetto, è andato in cassa e ha chiesto senza esitare: “Vorrei pagare con la carta, grazie”. Nessuna reazione strana da parte del cassiere. Nessun rifiuto. Il pagamento contactless è andato a buon fine. Importo? Esatto: 0,01€.

Il video ha totalizzato migliaia di visualizzazioni e ricondivisioni. E ha scatenato reazioni tra chi commentava: “Davvero si può fare?”, “In che supermercato?”, “A me una volta hanno detto che serviva un minimo di 5 euro”. Cosa non vera. Vediamo perché nel prossimo paragrafo.
Pagare piccoli importi con la carta: cosa dice la legge?
In Italia, la normativa è chiara: ogni esercente è obbligato ad accettare pagamenti elettronici, anche per importi minimi. Dal 30 giugno 2022, con il decreto-legge n. 36 (poi convertito nella legge n. 79/2022), i commercianti devono accettare pagamenti con carta di credito, debito o bancomat per qualsiasi cifra, anche simbolica. Rifiutarsi può comportare una sanzione amministrativa di 30 euro, più il 4% del valore della transazione rifiutata. Detto ciò, la pratica nei negozi non sempre riflette la norma. Molti esercenti continuano a “scoraggiare” pagamenti inferiori ai 5 euro, citando costi di commissione troppo alti per importi bassi. Ma questo non cambia il fatto che, legalmente, anche un solo centesimo può essere pagato con la carta.
L’altro esperimento virale: il bicchiere d’acqua da 70 centesimi
Non è la prima volta che Profilosenzaseguito sperimenta i limiti del pagamento elettronico. Qualche giorno fa, ha messo alla prova due bar nel centro di Milano, a pochi metri dal Duomo. In entrambi ha fatto la stessa richiesta: “Posso avere un bicchiere d’acqua?”.
Nel primo bar, il gestore ha sorriso, gli ha porso il bicchiere e ha detto: “È gratis, figurati” quando il giovane gli ha chiesto quanto costasse. Nel secondo locale, invece, l’atmosfera è cambiata: alla stessa domanda, i baristi hanno subito chiesto se avesse lo scontrino. Alla risposta negativa del giovane, è arrivato il “no” secco. Per bere, ha dovuto fare uno scontrino e pagare: 70 centesimi, per un bicchiere d’acqua minerale Panna. Pagati rigorosamente con la carta.
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