Quanto costa lettino e ombrellone sulle spiagge in Sardegna? Prezzi esagerati in Italia, molto più alti di altre mete in Europa.
È l’incanto del mare sardo, a tratti quasi irreale nella sua trasparenza, a richiamare ogni anno migliaia di turisti da tutta Europa. Ma dietro le acque turchesi e le spiagge bianche si cela una realtà che, per molti visitatori, suona stonata. A sollevare il velo su questa questione è stato proprio un turista, che, durante la sua vacanza nell’isola, ha deciso di condividere pubblicamente i prezzi dei servizi balneari. Il risultato? Un dibattito acceso che riporta al centro una domanda ricorrente: perché in Italia il mare costa così tanto?
Nello specifico, il turista ha fotografato e diffuso il tariffario di uno stabilimento sardo, riportando i costi per noleggiare due lettini e un ombrellone durante i mesi di luglio e agosto. La cifra varia a seconda della fila in spiaggia: 50 euro al giorno per chi sceglie la prima o la seconda fila, mentre chi si accontenta di posizioni più arretrate paga comunque 45 euro.
Una differenza minima che, però, rende evidente come anche per le postazioni meno esclusive la spesa rimanga considerevole. Chi frequenta altre destinazioni mediterranee, come la Spagna o la Grecia, non può fare a meno di notare il confronto: nelle Baleari o nelle isole greche, per servizi analoghi, si spende molto meno. In molte zone turistiche di Ibiza, ad esempio, è possibile noleggiare un lettino con ombrellone per circa 20 o 25 euro al giorno, a volte includendo persino una consumazione. Nelle Cicladi, le tariffe oscillano tra i 10 e i 30 euro a seconda della località, ma è raro raggiungere i picchi italiani.

Un’esperienza che accende il dibattito sul turismo balneare italiano
Il turista che ha denunciato il caso non è il primo e probabilmente non sarà l’ultimo a farlo. L’Italia, in particolare nelle sue mete più rinomate, continua a proporre prezzi balneari elevati, spesso giustificati con il costo dei servizi, la manutenzione e la gestione delle concessioni. Eppure, per molti visitatori stranieri, e anche per tanti italiani, resta difficile comprendere come si possa arrivare a pagare cifre che in altri Paesi sembrano impensabili.
La Sardegna, con il suo mare che nulla ha da invidiare ai Caraibi, si conferma una delle destinazioni più desiderate. Ma la domanda che molti si pongono è se il prezzo dell’esperienza debba realmente essere così elevato, soprattutto considerando che la spiaggia è, per definizione, un bene pubblico. E mentre il dibattito prosegue, tra chi difende i costi con argomentazioni legate alla qualità dei servizi e chi invece denuncia una gestione turistica escludente, la percezione di una differenza con il resto del Mediterraneo si fa sempre più evidente.
