I sali minerali sono un must in questo periodo, ma ecco qual è il consiglio del farmacista: non tutti devono assumerli.
Arriva l’estate e con lei una certezza che sembra scolpita nella pietra: “Con il caldo servono i sali minerali”. In farmacia e nei supermercati si assiste puntualmente a un assalto agli scaffali dei supplementi salini, in bustine o tavolette effervescenti, con la promessa implicita di reintegrare ciò che il sole e il sudore ci tolgono. Eppure, questa abitudine tanto diffusa quanto automatica nasconde un equivoco di fondo. A spiegarlo è il dottor Marco Filomeni, farmacista esperto che da anni combatte contro i falsi miti del benessere.
Secondo il dottor Filomeni, il corpo umano non è una spugna passiva che trattiene tutto ciò che ingeriamo. Al contrario, quando si segue una corretta alimentazione e si mantiene una buona idratazione, l’organismo è perfettamente in grado di autoregolarsi e di mantenere l’equilibrio dei sali minerali necessari. Se ogni giorno bevi almeno tre litri di acqua, mangi tre porzioni di frutta e verdura, spiega Filomeni il fabbisogno quotidiano di minerali come potassio, sodio, magnesio e calcio viene ampiamente coperto. In queste condizioni, integrare ulteriori sali minerali è non solo inutile, ma persino superfluo. Il corpo umano non ha depositi di sali minerali pronti per essere accumulati a scopo preventivo. Quando eccediamo con l’assunzione di questi nutrienti, il corpo non li conserva, ma li elimina rapidamente, soprattutto attraverso le urine. Di fatto, li assumiamo solo per espellerli intatti, senza alcun beneficio reale.

Quando i sali minerali servono davvero: la verità che nessuno ti dice
Esistono però situazioni precise in cui l’integrazione può essere giustificata. Il farmacista chiarisce che si tratta di casi specifici, che non corrispondono alla maggior parte delle persone sane. Chi lavora in ambienti ad altissimo stress termico, come i cantieri stradali o le cucine dei ristoranti, chi pratica sport estremamente intensi e prolungati, oppure chi si trova in particolari condizioni fisiopatologiche come in caso di diarrea acuta, che porta a una perdita abbondante di liquidi e minerali può avere un reale bisogno di reintegrare i sali persi. Un’altra categoria a rischio è quella delle persone che seguono un’alimentazione inadeguata, povera di frutta e verdura e caratterizzata da un basso apporto idrico. In questi casi, i sali minerali possono aiutare a ripristinare un equilibrio alterato, ma sono sempre un rimedio secondario rispetto alla correzione delle abitudini alimentari.
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Il messaggio che voglio trasmettere è che non bisogna cadere nella trappola del consumismo da benessere, quella tendenza che ci porta a comprare prodotti inutili solo perché ci fanno sentire più protetti. L’organismo umano, se sostenuto da un’alimentazione varia e da una corretta idratazione, non ha bisogno di integrazioni massicce. La natura ha già predisposto tutto ciò che serve a mantenere il nostro corpo in equilibrio, purché le nostre abitudini quotidiane siano corrette. Ecco un altro consiglio bonus del farmacista per l'estate.
