L'isola di Tabarca in Spagna è un vero paradiso a poca distanza dall'Italia e molto più economico di altre mete.
Mentre in Italia i prezzi di hotel, ombrelloni e cene fuori casa sembrano aver perso ogni senso della misura, a poche ore di volo si nasconde un luogo dove il tempo scorre più lentamente e il portafoglio ringrazia. Tabarca, la più piccola e unica isola abitata della Comunità Valenciana, sembra uscita da un sogno mediterraneo. A soli 20 km da Alicante e ancor più vicina a Santa Pola, quest’isola offre un’esperienza di viaggio autentica, lontana dalla frenesia dei grandi flussi turistici, ma al contempo comodamente accessibile.
Appena si mette piede sull’isola, si è avvolti da un’atmosfera rarefatta e genuina, quella che solo i luoghi ancora poco intaccati dal turismo di massa riescono a preservare. Tabarca non è solo una meta, è un rifugio di pace, ideale per chi cerca mare cristallino, silenzi interrotti solo dal vento e dalla risacca, e una dimensione umana del viaggio che sembra ormai scomparsa in molti angoli d’Europa.
Un’isola protetta, dentro e fuori dall’acqua tra mura antiche e notti di stelle
Dal 1986 Tabarca è stata dichiarata Riserva Marina Protetta, e basta immergersi nelle sue acque per capirne il motivo. I fondali sono un piccolo Eden sottomarino: banchi di pesci colorati, tappeti di posidonia, stelle marine e, con un po’ di fortuna, il passaggio furtivo di una tartaruga. Lo snorkeling e le immersioni qui non sono un passatempo qualunque: rappresentano un’immersione (in tutti i sensi) nella biodiversità mediterranea più pura. Ma la bellezza di Tabarca non si ferma al mare. L’isola, priva di traffico, si esplora solo a piedi, camminando lungo sentieri che conducono a calette appartate, a piccole spiagge di sabbia chiara e a scogliere che si tuffano verticali nel blu. È un turismo lento, sostenibile, che invita alla contemplazione e al rispetto della natura.

La storia di Tabarca aggiunge fascino al suo paesaggio. Il borgo storico, racchiuso da mura fortificate, conserva ancora intatte le sue tre porte barocche, San Rafael, San Miguel e San Gabriel che sembrano proteggere un mondo sospeso tra passato e presente. La Chiesa di San Pietro e San Paolo, austera ed elegante, veglia sul cuore dell’isola, mentre il piccolo museo locale racconta storie di pescatori e di antiche tradizioni legate al mare. Al calar del sole, quando i turisti giornalieri fanno ritorno sulla terraferma, Tabarca cambia volto. I vicoli si svuotano, i rumori si attenuano, e l’isola si trasforma in uno degli angoli più suggestivi per praticare astroturismo: il cielo limpido, privo di inquinamento luminoso, regala spettacoli stellari che difficilmente si dimenticano.
Una cucina semplice, ma ricca di sapori: Tabarca, il paradiso che non ti aspetti
Non mancano, ovviamente, i piaceri della tavola. Nei ristoranti del piccolo porto si possono gustare piatti tradizionali che celebrano il pescato locale, come il celebre “Caldero de Tabarca”, un ricco stufato di pesce servito con riso, o il più classico pesce fresco alla griglia. Una cucina che, pur nella sua semplicità, racconta il legame indissolubile tra l’isola e il mare che la circonda.
Facilmente raggiungibile in traghetto in appena 20-30 minuti da Alicante o Santa Pola, Tabarca è la destinazione perfetta per chi cerca una fuga breve, ma intensa. I mesi estivi regalano un’isola più vivace, animata da visitatori e piccoli eventi locali. Ma è in primavera e autunno che Tabarca svela il suo lato più autentico: silenziosa, luminosa e quasi intima. E mentre i prezzi di molte destinazioni turistiche continuano a lievitare senza freni, Tabarca rimane un esempio di turismo a misura d’uomo, dove la vera ricchezza è la semplicità. Chi sceglie quest’isola non cerca il lusso sfrenato, ma il lusso sottile della tranquillità, della natura incontaminata e dei ritmi lenti.
