Ecco ogni quanto e come lavare i teli mare he usiamo in spiaggia: attenzione a non sbagliare il programma di lavaggio.
C’è un errore che tutti, prima o poi, abbiamo commesso: lasciare i teli mare nel borsone dopo una giornata in spiaggia, magari ancora umidi e pieni di sabbia, convinti che possano “aspettare” qualche giorno prima del bucato. Ma la realtà, ce lo spiega con tono diretto e competente l’esperto di pulizie de La casa di Mattia, è che quel gesto innocente può trasformarsi in un boomerang igienico. Stavolta, protagonista della lezione è il telo mare, un oggetto tanto estivo quanto sottovalutato nelle sue esigenze di manutenzione.
C’è chi li usa per giorni e poi li lava a fine vacanza. C’è chi li scuote bene, li stende e li rimette nello zaino. Entrambe queste abitudini non sono corrette. I teli mare, per quanto sembrino asciutti e puliti, devono essere lavati ogni 2-3 utilizzi. Questo perché, anche senza tracce evidenti, accumulano sudore, sabbia, salsedine, cloro e residui di crema solare, tutte sostanze che a lungo andare degradano il tessuto e favoriscono la proliferazione di batteri. Se dopo il primo uso possono essere semplicemente stesi all’aria aperta, già al secondo o terzo giorno è indispensabile procedere con un lavaggio completo. L’esperto sottolinea che non basta farli “asciugare al sole”: per igienizzarli davvero, serve il passaggio in lavatrice.

Il programma giusto per non rovinarli (e igienizzarli davvero)
Qui entra in gioco la parte più tecnica del consiglio. Quale programma scegliere? Quale detersivo? Serve la candeggina? Il rischio, è quello di trattare il telo mare come un normale asciugamano da bagno. Ma non sono la stessa cosa. I teli mare, infatti, sono spesso realizzati in spugna leggera o in cotone sottile, e subiscono lo stress di raggi UV, salsedine e sabbia. Per questo il lavaggio ideale è un ciclo a 30-40 gradi, con detersivo liquido (più delicato e facilmente solubile) e una piccola dose di candeggina delicata. Questo se il telo non presenta macchie evidenti. In caso contrario ad esempio, se sono visibili aloni di crema solare è bene pretrattare la macchia con un prodotto specifico, lasciar agire e poi avviare un ciclo un po’ più lungo, sempre a bassa temperatura per non stressare le fibre. Anche l’asciugatura merita attenzione: se possibile, niente asciugatrice, che potrebbe rovinare la morbidezza del telo. Meglio stenderlo all’aria aperta, ma lontano da luce diretta nelle ore più calde, per evitare che i colori sbiadiscano.
Non è solo una questione estetica, né soltanto di buon odore. Lavare i teli mare nel modo corretto significa farli durare di più, evitare muffe e cattivi odori, e soprattutto garantire un’igiene reale a contatto con la pelle. L’abitudine di trascurare questi tessuti è più comune di quanto si creda, ma come ci ricorda l’esperto basta poco per invertire la rotta. Ecco qui un consiglio su come lavare correttamente le lenzuola bianche.
