Si trasferisce in Svizzera e dà questi consigli a chi vuole fare lo stesso per "evitare problemi"

Negli ultimi anni, trasferirsi in Svizzera è diventata una scelta sempre più popolare per molti giovani italiani e spagnoli in cerca di migliori opportunità lavorative, stipendi più alti e una qualità della vita elevata. D'altronde, se consideriamo solo il PIL pro-capite, è il terzo paese più ricco al mondo ed è letteralmente confinante con l'Italia. Tra i principali promotori di questa nuova ondata migratoria c’è il creator spagnolo, registrato cme @suiza.en.español, tiktoker con oltre 120.000 follower, che racconta la sua esperienza nel Paese elvetico e dà consigli utili per non commettere errori prima di partire.

Risparmia prima di partire: il primo consiglio fondamentale

Il consiglio più diretto e pratico di @suiza.en.español è uno: arrivare in Svizzera con un buon gruzzoletto da parte. Il tiktoker suggerisce di avere almeno 5.000 franchi svizzeri (circa 5.369 euro al cambio attuale) per affrontare i primi mesi senza stress e con più libertà di manovra. “Con questo budget eviti l’ansia iniziale e riesci a sistemarti con calma”, racconta in uno dei suoi video più visti su TikTok. In un paese dove il costo della vita è elevato, specialmente nelle grandi città come Zurigo, Ginevra o Basilea, partire con un fondo di emergenza è tutt’altro che opzionale. Anche trovare casa può rivelarsi una sfida complessa (nel senso che possono volerci anche settimane), per cui disporre di un capitale iniziale può fare davvero la differenza.

Organizza tutto prima di partire: documenti, CV e alloggio

La pianificazione è il secondo pilastro per un trasferimento senza problemi. Il tiktoker lo dice chiaramente: “La maggior parte delle persone arriva senza sapere dove andare, cosa cercare, o peggio, senza conoscere la lingua”. Prima di tutto, bisogna scegliere con attenzione il Cantone svizzero dove trasferirsi. In Svizzera ci sono quattro lingue ufficiali: tedesco, francese, italiano e romancio. Ogni Cantone ha una lingua predominante e abitudini diverse.

La Svizzera non è grande quanto l'Italia ma scegliere il cantone prima di partire è fondamentale
La Svizzera non è grande quanto l'Italia ma scegliere il cantone prima di partire è fondamentale

Per aumentare le possibilità di trovare un lavoro in tempi rapidi, prepara un CV e una lettera di presentazione secondo gli standard elvetici. Inserisci anche referenze verificabili delle aziende dove hai lavorato in precedenza. È preferibile tradurre tutto nella lingua del Cantone prescelto. Se vuoi trasferirti a Zurigo, ad esempio, prepara i documenti in tedesco. A Ginevra? In francese. In Ticino? In italiano, ovviamente.

Invia candidature prima ancora di arrivare sul posto. “Scrivi a tutte le aziende che potrebbero aver bisogno di un profilo come il tuo”, spiega l’influencer. In parallelo, cerca anche un alloggio, ma stai attento alle truffe online. I truffatori approfittano dell'altissima domanda di alloggi svizzeri per truffare. Mai inviare soldi senza prima aver verificato la reale esistenza dell’immobile e del proprietario.

Non sottovalutare il fattore culturale (e quello burocratico)

La Svizzera non è solo efficienza e ordine. È anche rigore burocratico, rispetto delle regole e cultura della puntualità. Chi arriva senza documenti in regola rischia multe salate. Per questo è fondamentale registrarsi entro 14 giorni dall’arrivo presso il Comune del Cantone in cui si vive. Per registrarsi, servono un contratto d’affitto e un contratto di lavoro. In alcuni casi si può procedere anche senza contratto lavorativo, ma dipende da Comune a Comune. Chi arriva per motivi professionali può scegliere tra diversi permessi:

  • Permesso L: per contratti tra 3 e 12 mesi.
  • Permesso B: per soggiorni di lungo periodo (oltre 12 mesi).
  • Permesso C: dopo 5-10 anni di residenza regolare.
  • Permesso G: per frontalieri che lavorano in Svizzera ma vivono in Italia.

Ogni permesso richiede tempistiche e documentazione diverse. Il contratto di lavoro è sempre la base da cui partire.

Lingua, sanità, casa e lavoro: quello che serve sapere

Il mercato del lavoro in Svizzera è molto competitivo ma anche ricco di opportunità per chi ha qualifiche specifiche e una buona conoscenza della lingua locale. L’inglese è utile, ma spesso non basta. In molti casi viene richiesto almeno un livello B2/C1 nella lingua del Cantone. Il sito ufficiale ch.ch fornisce indicazioni dettagliate su certificazioni linguistiche e documentazione necessaria.

Per quanto riguarda l’alloggio, la domanda è alta e l’offerta limitata. I portali più usati sono Homegate, ImmoScout24 e Comparis. Attenzione ai prezzi: un monolocale a Zurigo può superare facilmente i 1.500 franchi al mese. La sanità svizzera è privata e l’assicurazione è obbligatoria. In media, si può pagare anche 300-400€ al mese per quella base. E sì, si paga anche per soggiorni brevi. Appena arrivi, devi stipulare una polizza sanitaria: non è automatica e i costi variano a seconda della copertura. Meglio informarsi prima per evitare brutte sorprese.

Molti italiani che si sono trasferiti in Svizzera consigliano di essere flessibili e aperti all’integrazione. Partecipare ad attività locali, iscriversi a club o associazioni e imparare le abitudini del posto aiuta a sentirsi meno “ospiti” e più parte della comunità. Il rispetto delle regole, la puntualità e la discrezione sono elementi chiave per integrarsi bene. Infine, ricorda di informare l’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) del tuo trasferimento, e valuta le conseguenze fiscali tra Italia e Svizzera: esiste un accordo contro la doppia imposizione, ma è sempre meglio rivolgersi a un consulente fiscale per chiarimenti specifici sul tuo caso.

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