Spuntino, meglio il toast con l'avocado o quello con la Nutella? La risposta del nutrizionista

Lo spuntino è ormai una tappa fissa nella giornata di molti italiani. E non è affatto una cattiva abitudine: come spiegano numerosi nutrizionisti, uno spuntino ben bilanciato può aiutare a tenere sotto controllo la fame e a evitare abbuffate durante i pasti principali. Il problema nasce quando la scelta ricade su cibi poco equilibrati. Ecco perché due tra le opzioni più comuni – il toast con avocado e il toast con Nutella – sembrano uguali in apparenza (come apporto calorico), ma in realtà hanno effetti molto diversi sull’organismo.

A spiegare bene la differenza è il nutrizionista, biologo e personal trainer Walter Antonucci, in uno short pubblicato sul suo canale YouTube. Con parole semplici e dirette, smonta un falso mito legato alle sole calorie: “Il numero è simile, ma il corpo li gestisce in modi completamente diversi”.

Avocado vs Nutella: questione di qualità, non solo di calorie

Il pane resta una base amatissima, ma da solo fornisce quasi esclusivamente carboidrati. Per renderlo più completo e saziante, molti aggiungono una fonte di grassi: chi opta per l’avocado, chi invece per la Nutella o un'altra crema spalmabile al cioccolato. Antonucci lo dice chiaramente: “Il toast di avocado su pane integrale ha grassi buoni, fibre e un po’ di proteine. Il toast con Nutella su pane bianco ha zuccheri semplici, molti zuccheri semplici”.

Il toast con avocado è migliore per chi cerca energia "a lungo andare", quello con Nutella per chi vuole tutto e subito (si scherza).
Il toast con avocado è migliore per chi cerca energia "a lungo andare", quello con Nutella per chi vuole tutto e subito (si scherza).

Entrambi gli spuntini possono aggirarsi attorno alle 200-250 calorie. Ma il modo in cui queste calorie vengono processate cambia tutto. L’avocado è ricco di grassi insaturi, che aiutano a tenere stabile la glicemia e danno sazietà prolungata. La Nutella, invece, crea un picco glicemico rapido, seguito spesso da un crollo. Risultato? Dopo un paio d’ore ci si ritrova più affamati di prima.

Il picco glicemico: alleato o nemico?

Il picco glicemico non è sempre da evitare. Antonucci lo chiarisce subito: “Non sempre è un nemico. Se ti stai per allenare, anzi, può essere utile. Il tuo corpo utilizza subito quegli zuccheri per dare energia ai muscoli”. Il problema sorge quando lo zucchero arriva e il corpo non ne ha bisogno. Se sei seduto alla scrivania o sul divano, quell'energia non viene bruciata. E allora il corpo tende a trasformarla in riserve, sotto forma di grasso. In più, lo sbalzo glicemico innesca un effetto boomerang: ti senti stanco, fiacco e cerchi altri zuccheri per tirarti su. È un circolo vizioso difficile da interrompere.

Il consiglio del nutrizionista: sì al toast, ma con equilibrio

E se proprio non puoi fare a meno del toast con la Nutella? Antonucci non demonizza nulla, ma invita a trovare il giusto equilibrio: “Diminuisci la quantità di pane e Nutella. Aggiungi uno yogurt o una manciata di frutta secca oleosa, come mandorle”. Questa combinazione fornisce una quota più bilanciata di grassi, proteine e fibre, rallenta l’assorbimento degli zuccheri e prolunga la sazietà. Il risultato è uno spuntino più intelligente, che non crea sbalzi di energia e non ti lascia con il senso di fame dopo un’ora.

La chiave, spiega il nutrizionista, sta nell'effetto complessivo sul corpo: “Le calorie contano, è vero. Ma conta anche come ti fanno sentire e come il tuo corpo le gestisce”.

Avocado e Nutella: due mondi diversi, due effetti diversi

Alla fine, il confronto tra avocado e Nutella non riguarda solo il gusto personale. Si tratta di capire come funziona il proprio corpo e cosa gli serve in quel momento. Se hai bisogno di un’energia veloce prima di un’attività intensa, un toast dolce può funzionare. Se invece cerchi uno spuntino che ti accompagni fino a pranzo senza cali di energia, meglio puntare su qualcosa di più bilanciato.

Il toast con avocado su pane integrale vince per chi cerca fibre, grassi sani e sazietà a lungo termine. Il toast con Nutella, invece, andrebbe considerato un piccolo piacere da gestire con attenzione, magari abbinandolo a cibi che ne attenuino l’impatto metabolico. La scelta non è solo una questione di gusto, ma anche di energia, concentrazione e benessere. E con i giusti accorgimenti, nessun alimento è davvero “vietato”. Antonucci aveva anche spiegato quante uova a settimana può mangiare una persona sana.

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