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L’ipogeo di Sant’Anna dei Lombardi ha finalmente riaperto al pubblico e sta già facendo parlare di sé. L’annuncio è arrivato direttamente da Anna Perno, guida turistica molto seguita sui social, che ha condiviso un video diventato virale tra gli appassionati di arte e storia napoletana. E per una buona ragione: si tratta di uno dei luoghi sotterranei più suggestivi di Napoli, un tesoro nascosto nel cuore della città, che mescola arte, devozione popolare e mistero in un solo colpo d’occhio. Una sintesi della città.
Ipogeo di Sant’Anna dei Lombardi: cosa lo rende unico
Situato sotto la chiesa monumentale di Sant’Anna dei Lombardi, a due passi da via Toledo, l’ipogeo rappresenta un unicum nel panorama partenopeo. A differenza di altri ipogei presenti in città, questo è completamente decorato da affreschi, un dettaglio che lascia letteralmente senza fiato.
Secondo quanto racconta Anna Perno, oltre alla bellezza architettonica, c'è un dettaglio curioso che collega questo luogo a uno dei modi di dire più famosi in napoletano. Avete mai sentito “Puozz sculà!”? Bene, pare che l’espressione nasca proprio qui. Nella parte bassa dell’ipogeo, chiamata “Terre Sante”, venivano deposti i corpi dei popolani: il sangue defluiva attraverso una grata e scendeva verso il basso. Scolava, per l'appunto. Una scena potente, che ha generato quella colorita espressione popolare. In netto contrasto, i teschi degli abati venivano sistemati in alto, in teche di vetro ancora oggi visibili. Ce ne sono decine, e basta uno sguardo per restare colpiti dalla forza simbolica del luogo.

Un'altra caratteristica che affascina i visitatori è la doppia rampa di scale che porta al livello sotterraneo (o che riporta su, a seconda dei punti di vista). Secondo la tradizione, simboleggiava il percorso dell’anima tra la dannazione e la salvezza: due scelte per chi lasciava la vita terrena. Un concetto spirituale che trasforma la visita in una vera esperienza introspettiva.
Una gemma nel cuore del centro storico
La riapertura dell’ipogeo di Sant’Anna dei Lombardi rappresenta un’occasione imperdibile non solo per i turisti, ma anche per i napoletani. Il sito offre una panoramica eccezionale sull’arte funeraria e religiosa tra Medioevo e Rinascimento, con affreschi che testimoniano l’alto livello artistico raggiunto in città in epoca aragonese. Alcuni dettagli rimandano agli influssi toscani portati dai maestri giunti a Napoli sotto la protezione degli Aragonesi, che proprio in Sant’Anna avevano un punto di riferimento spirituale e culturale.
Il sito è accessibile con visita guidata e rappresenta una delle tappe più affascinanti del percorso di riscoperta dei luoghi sotterranei di Napoli. Chi ama l’arte, la storia e le atmosfere mistiche non può lasciarselo sfuggire. Per prenotazioni e info, si può scrivere su Instagram alla pagina "Sant'Anna dei Lombardi". Il biglietto comprende l'intera visita al complesso monumentale che porta questo nome. Siamo a via Monteoliveto, nel cuore del centro storico napoletano.
Ipogeo dei Cristallini: viaggio nel ventre della Napoli greca
Lontano dai riflettori dei social ma sempre più presente nelle agende culturali, l’Ipogeo dei Cristallini si trova nel Rione Sanità ed è un’altra tappa imprescindibile. Qui non c’è religione né arte cristiana, ma archeologia pura: quattro tombe ellenistiche del IV secolo a.C., perfettamente conservate e decorate con affreschi unici nel loro genere.
La visita all’Ipogeo dei Cristallini offre un’esperienza totalmente diversa rispetto a quella di Sant’Anna dei Lombardi. Si entra letteralmente in un altro mondo, tra simbologie greche, animali mitologici e un’atmosfera rarefatta. La conservazione del sito è eccezionale, anche grazie al costante controllo dell’umidità e ai nuovi percorsi di visita studiati per garantire accessibilità senza compromettere la struttura. Il contrasto tra l’ambiente moderno del quartiere e la solennità delle tombe lo rende ancora più affascinante.
Ipogeo dei Togati: l’intimità dell’antica Napoli
Meno conosciuto ma altrettanto suggestivo, l’Ipogeo dei Togati si trova sempre nel Rione Sanità ed è un piccolo gioiello. Deve il suo nome a un bassorilievo che rappresenta una coppia in toga, simbolo della vita pubblica e dell’identità sociale della Napoli ellenistica. A differenza del più scenografico Ipogeo dei Cristallini, qui si respira un’atmosfera più raccolta e familiare.
Gli spazi sono più angusti, ma le decorazioni e le sculture conservate rendono la visita altamente evocativa. Ideale per chi cerca un’immersione autentica nella storia, lontano dai percorsi turistici più battuti. Anche in questo caso, le visite sono su prenotazione e guidate da archeologi o operatori specializzati.
Napoli sotterranea, un patrimonio da riscoprire
La riapertura dell’ipogeo di Sant’Anna dei Lombardi rappresenta un segnale forte: Napoli è pronta a valorizzare sempre di più il proprio patrimonio ipogeo. Tra affreschi rinascimentali, tombe ellenistiche e riti dimenticati, questi luoghi permettono di esplorare la città da un punto di vista completamente diverso. Ogni ipogeo racconta una storia. Ogni gradino porta indietro nel tempo. E in una città come Napoli, dove il passato convive con il presente in modo spesso sorprendente, anche il sottosuolo ha una voce potente da ascoltare.
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