Indice dei contenuti
Colazione o spuntino, poco importa: lo yogurt greco è ormai un protagonista fisso nei frigoriferi degli italiani. Cremoso, ricco di proteine e versatile, conquista ogni giorno nuovi appassionati. Ma una domanda divide chi lo consuma abitualmente: meglio scegliere lo 0%, il 2% o il 5% di grassi?
Tra scaffali sempre più affollati, capire qual è l'opzione più adatta può fare la differenza, soprattutto per chi segue un’alimentazione bilanciata o ha obiettivi specifici. A chiarire tutto ci ha pensato il dietista Christian Faffini, che ha analizzato le tre versioni più comuni dello yogurt greco.
Yogurt greco: origine, tradizione e differenze rispetto allo yogurt normale
Prima di entrare nel merito delle percentuali di grassi, vale la pena fare un passo indietro e capire da dove arriva questo alimento. Lo yogurt greco ha radici molto antiche: secondo fonti accademiche, le sue origini risalgono all’epoca neolitica, attorno al 5000 a.C., in una zona geografica compresa tra il Medio Oriente e il Mediterraneo orientale. In Grecia era già noto nei tempi classici: Ippocrate e Dioscoride lo citavano nei propri testi per i suoi benefici sulla salute. In greco viene chiamato straggisto, cioè “sgocciolato”, proprio per il metodo di produzione che lo distingue dagli altri yogurt. Viene infatti filtrato più volte per eliminare gran parte del siero, rendendolo più denso, cremoso e proteico.

Il boom commerciale arriva negli anni ’80 grazie al marchio greco Fage (indubbiamente il più venduto anche in Italia nel 2024), che ha contribuito a trasformare lo yogurt greco in un prodotto iconico, portando persino all’introduzione di normative europee: oggi solo lo yogurt prodotto in Grecia può essere chiamato “yogurt greco”, altrove deve essere etichettato come “tipo greco”.
Yogurt greco 0%: alto contenuto proteico, zero compromessi
Lo yogurt greco allo 0% di grassi è la scelta ideale per chi vuole un prodotto leggero ma nutriente. Secondo il dietista Christian Faffini, “è il migliore se vuoi aumentare l’apporto proteico senza aggiungere grassi. Io lo consiglio spesso: ha ingredienti puliti, una buona consistenza e pochissime calorie”. Questo tipo di yogurt è perfetto per sportivi, persone a dieta o chi vuole un’alimentazione ipocalorica senza rinunciare al senso di sazietà. In 100 grammi fornisce in media 9-10 grammi di proteine con circa 55-60 kcal.
Yogurt greco 2%: il giusto compromesso tra gusto e leggerezza
Chi cerca una via di mezzo tra sapore e attenzione alla linea può puntare sullo yogurt greco al 2%. “È più buono, più cremoso ma ugualmente saziante – spiega Faffini – ed ha un ottimo rapporto qualità-prezzo”. La presenza di una piccola quantità di grassi migliora la consistenza e il gusto, rendendolo più piacevole anche al palato. Ogni 100 grammi apporta circa 70-80 kcal con 2 grammi di grassi e 9 grammi di proteine. Può essere un’ottima base per colazioni complete o spuntini equilibrati, abbinato a frutta fresca o fiocchi d’avena.
Yogurt greco 5%: più grassi buoni, più sazietà
Infine, lo yogurt greco al 5% è il più calorico ma anche il più ricco e soddisfacente. “Ha più grassi buoni, più gusto, dà più sazietà – dice Faffini – ed è perfetto sia a colazione che come spuntino pomeridiano”. Con circa 100-110 kcal ogni 100 grammi, questo yogurt contiene 5 grammi di grassi (principalmente saturi ma in quantità moderata) e 8-9 grammi di proteine. È ideale per chi ha un fabbisogno energetico maggiore o semplicemente vuole un prodotto che appaghi anche il gusto.
Meglio yogurt greco 0, 2 o 5%? La risposta dipende da te
Non esiste una risposta universale: la scelta tra yogurt greco 0%, 2% o 5% dipende dalle esigenze personali. Se il tuo obiettivo è ridurre i grassi e aumentare le proteine, il formato 0% è il più indicato. Se invece vuoi una combinazione bilanciata tra gusto e leggerezza, il 2% è un’ottima opzione. Infine, se cerchi una maggiore sazietà e non hai problemi con l’apporto calorico, il 5% può essere la scelta migliore.
In ogni caso, tutti e tre i tipi condividono i benefici principali dello yogurt greco: alto contenuto proteico, basso tenore di zuccheri, versatilità e digeribilità. L’importante è leggerne bene l’etichetta, controllare che tra gli ingredienti non compaiano zuccheri aggiunti e scegliere il prodotto più adatto al proprio stile di vita.
