Indice dei contenuti
Cono o coppetta? È il dilemma estivo che divide amici, famiglie e tavolate intere, come tè al limone o alla pesca. C’è chi giura fedeltà al cono gelato croccante, chi non rinuncerebbe mai alla coppetta comoda e pratica. Ma alla fine della fiera, una domanda su tutte agita le menti (e i portafogli): con quale dei due mangi più gelato?
La risposta, sorprendentemente, arriva direttamente da dietro al bancone. La titolare della gelateria Cento21 di Torino ha pubblicato un video su TikTok diventato virale, in cui svela il segreto che tutti volevano conoscere. E la verità... è una dolce sorpresa per i fan del cono!
Il verdetto: chi vince tra cono e coppetta?
Nel video, la gelataia comincia con un punto a favore della coppetta: “È più comoda, non cola, ed eviti di sporcarti”. Insomma, perfetta per i bambini e per chi mangia lentamente. Ma poi arriva la bomba: “Quando ordini due gusti nel cono, spesso facciamo anche la cupoletta in cima. Alla fine c’è sempre un po’ più di gelato rispetto alla coppetta”, dice con un sorriso. Boom.

E non è solo questione di percezione: nel cono si sfrutta anche lo spazio all'interno della cialda, che spesso viene riempita fino in fondo. E poi c’è il fattore croccantezza, che dà un tocco in più a ogni morso. Certo, occhio all’effetto scioglimento: con 35 gradi all’ombra, mangiare il cono diventa una corsa contro il tempo.
Cono: il re del gelato da passeggio
Inventato alla fine dell’Ottocento dall’italiano Italo Marchioni, emigrato a New York, il cono gelato è nato per un’esigenza pratica: evitare di perdere o rompere i bicchieri di vetro con cui veniva servito il gelato svariati decenni fa. Geniale e commestibile. Aggiungeva sapore, croccantezza e zero sprechi. Da quel momento, il cono è diventato il simbolo del gelato on the go. È il preferito dai turisti in centro città, dai bambini in spiaggia e dai golosi che vogliono ogni singola goccia di dolcezza. E ora, con questa “soffiata” social, guadagna anche il titolo di formato più conveniente.
Coppetta: l’alleata della comodità
La coppetta monouso, invece, si è diffusa nel Novecento con l’avvento della plastica e della carta. Perfetta per chi ama prendersela con calma, magari scegliendo quattro gusti da assaporare uno alla volta, rigorosamente con il cucchiaino. È più igienica, più “sicura” e zero stress da sgocciolamenti. Ma c’è un punto dolente: il gelato si ferma lì, al bordo. Niente cupoletta bonus, niente gelato nascosto nella punta. Tutto preciso, pesato, equilibrato. Una scelta più razionale, ma forse... meno goduriosa.
Il verdetto dei golosi? Il cono stravince
Diciamolo chiaro: chi entra in gelateria con la voglia di godersi ogni centesimo speso sceglie il cono. Anche se lo sa che si sporcherà. Anche se dovrà leccare veloce come un colibrì. Perché sa che lì, nella cupoletta traboccante e nella cialda croccante, c’è il vero spirito del gelato italiano. La prossima volta che sei davanti al bancone, non pensare troppo. Vuoi un morso di felicità in più? Allora vai di cono. Magari con doppio gusto e cupoletta, come insegna la gelataia di Torino. Perché il gelato va gustato, sì, ma anche “conato”.
