È vero che l'acqua molto fredda d'estate fa male? La risposta del Chinesiologo

Siamo nel pieno dell'estate. Luglio volge al termine, agosto è alle porte e il caldo torrido, almeno fino ad inizio settembre, non darà tregua. Le temperature toccano picchi di 40 gradi e il corpo umano cerca sollievo in tutti i modi. Tra ventilatori, condizionatori e docce ghiacciate, uno dei rimedi più comuni per combattere la calura è bere acqua fredda. Ma attenzione: l’acqua molto fredda fa davvero bene? O rischia di creare più problemi di quanti ne risolva?

Ne ha parlato Marco Sergi, conosciuti sui social come Markour, chinesiologo clinico in ambito biomedico, molto attivo anche sui social. Nei suoi video, tra acrobazie, movimenti in quadrupedia e mosse da karateka, racconta in modo chiaro e diretto il funzionamento del nostro corpo. Stavolta ha voluto dire la sua su un argomento che scotta. In tutti i sensi.

Bere acqua ghiacciata fa davvero male? Ecco cosa dice il corpo

Quando fuori ci sono 40 gradi, aprire il freezer e tirare fuori una bottiglia d’acqua ghiacciata sembra l’unica cosa sensata da fare. Ma secondo Markour, è il corpo stesso a dirci se quell’acqua è troppo fredda. “Quando l'acqua è troppo fredda? Quando, a contatto con la bocca, provi fastidio” – spiega il chinesiologo. Il disagio, insomma, è il primo segnale. Non serve un termometro per capire se stai esagerando: basta ascoltare le sensazioni della lingua, della gola, dello stomaco.

Il corpo umano è progettato per autoregolarsi e comunicare ciò di cui ha bisogno. E in estate, ciò di cui ha bisogno è idratazione reale, non un’illusione momentanea.

L’acqua fredda spegne la sete… ma solo per poco

Markour è netto: “L'acqua troppo fredda non ti idrata davvero. Spegne solo momentaneamente la sensazione di sete nella bocca”. Succede un po’ quello che accade con le bevande gassate: all’inizio sembrano dissetanti, ma pochi minuti dopo la sete torna. Perché? Perché il cervello riceve un segnale illusorio. La sensazione di fresco inganna, ma nel frattempo l’organismo resta disidratato.

L'acqua molto fredda andrebbe evitata, se non in rare occasioni
L'acqua molto fredda andrebbe evitata, se non in rare occasioni

“Dai solo un contentino al tuo cervello – continua Markour – ma non stai idratando le cellule. Stai solo placando la sensazione superficiale di sete.” Per questo motivo, in estate la scelta migliore è bere acqua a temperatura ambiente o appena fresca. In questo modo, il corpo riesce ad assorbire meglio i liquidi e sfruttarli per regolare la temperatura interna, migliorare la circolazione e contrastare gli effetti della disidratazione estiva.

Rischi digestivi, respiratori e cardiovascolari

Oltre a non idratare correttamente, bere acqua molto fredda può essere pericoloso per alcuni soggetti. E non si tratta solo di fastidi passeggeri. “Se bevuta durante i pasti – spiega il chinesiologo – può bloccare o rallentare la digestione, provocando vasocostrizione e quindi disturbi anche intensi.”

In soggetti fragili, come anziani, bambini o persone con patologie cardiovascolari, il rischio aumenta. “Può causare problemi respiratori o circolatori” – sottolinea Markour. Il colpo termico interno può infatti alterare i ritmi del sistema nervoso autonomo, generando reazioni poco prevedibili. Il consiglio è quindi semplice: durante i pasti, evitare acqua gelata. Meglio optare per un bicchiere a temperatura ambiente o, al massimo, leggermente fresco. Anche l’intestino ringrazierà.

Quando si può bere acqua molto fredda?

Esistono però delle eccezioni.Puoi berla quando hai bisogno di abbassare rapidamente la temperatura corporea – spiega Markour. Dopo un colpo di calore, un’esposizione prolungata al sole o uno sforzo fisico intenso, l’acqua molto fredda può avere un’utilità immediata. Ma si tratta di un’azione temporanea e mirata, non di un’abitudine da mantenere.

Un errore molto comune è bere acqua gelata dopo un pasto salato, magari in spiaggia. In quel caso, il rischio è doppio: da una parte si rallenta la digestione, dall’altra si interferisce con l’assorbimento dei sali minerali necessari per il bilancio elettrolitico. La scelta giusta? Acqua a temperatura ambiente o al massimo fresca.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Marco Sergi (@_markour_)

Lascia un commento