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Diciamolo subito: in Italia, parlare di pizza è una questione quasi religiosa. Siamo il Paese con la più alta densità di pizzerie al mondo, e trovare una buona pizza con impasto di alta qualità è semplice: spesso basta fare pochi passi da casa. Ma nell’era della vita frenetica, della spesa veloce e del delivery che a volte non arriva mai, le pizze surgelate stanno lentamente conquistando anche i palati italiani.
Molti storcono il naso, le etichettano come “junk food”, le evitano a prescindere. Ma quanto c'è di vero in questa diffidenza? Il professor Alessio Virgillito, personal trainer noto sui social come “il prof del dimagrimento” sostiene che bisogna fare attenzione a demonizzare questo prodotto.
Pizza surgelata: davvero così male?
“Tutti parlano male delle pizze surgelate, come se fossero il male assoluto. Non è così,” afferma con decisione il professor Virgillito. In un reel pubblicato alcuni giorni fa, ha mostrato una pizza surgelata biologica venduta nei punti vendita Conad, spiegando che secondo l’app Yuka questa pizza ottiene un punteggio altissimo: 94 su 100.

Yuka è un'app francese molto diffusa anche in Italia che permette di analizzare la qualità nutrizionale degli alimenti scansionando semplicemente il codice a barre. L’algoritmo assegna un punteggio da 0 a 100 in base a parametri oggettivi: contenuto di zuccheri, sale, grassi saturi, presenza di additivi, qualità degli ingredienti.
“Questa pizza biologica integrale con verdure grigliate - spiega Virgillito - non ha additivi, ha un buon profilo nutrizionale, è ricca di fibre, ha una buona quantità di proteine e pochi zuccheri. L’unico neo è il contenuto di sale, un po’ più alto della media. Ma se non hai tempo di farla a casa, è un’ottima alternativa.”
Ingredienti e cottura: cosa dice davvero l’etichetta
La confezione mostrata da Virgillito riporta diverse caratteristiche che vale la pena sottolineare. L’impasto è integrale, cotto in forno a legna e lasciato lievitare 24 ore, elementi che contribuiscono a una maggiore digeribilità e a un gusto più naturale. La pizza è certificata biologica, e tra gli ingredienti principali troviamo verdure grigliate come zucchine, melanzane e peperoni, senza tracce di aromi artificiali o conservanti.
In un panorama in cui la pizza in pizzeria può arrivare facilmente a superare i 10 euro a porzione, le alternative surgelate rappresentano una soluzione più economica e, in certi casi, sorprendentemente bilanciata dal punto di vista nutrizionale.
I commenti online: “Stra-digeribili e buone!”
Sotto al video del prof, i commenti non si fanno attendere. “Le mangio da sempre e sono stra-digeribili!” scrive un utente. Altri citano le pizze Vivi Verde Coop, che ottengono a loro volta punteggi elevati su Yuka, spesso sopra l’80/100. C’è anche chi suggerisce impasti alternativi come quello al kamut o chi sottolinea quanto il prezzo sia ormai un fattore decisivo: “Per una famiglia, comprare 3 pizze in pizzeria oggi vuol dire spendere quasi 40 euro. Con le surgelate risparmi e mangi bene.”
I dati confermano che molte pizze industriali hanno migliorato notevolmente la loro qualità negli ultimi anni. Le aziende puntano su farine integrali, impasti a lunga lievitazione, assenza di additivi chimici e un migliore equilibrio tra carboidrati, proteine e grassi.
Il consiglio dell’esperto è semplice: leggere l’etichetta. Se contiene ingredienti riconoscibili, se non ha additivi e se l’app Yuka (o simili come Open Food Facts) restituisce un punteggio alto, allora vale la pena provarla. “Prima di criticare una cosa, bisogna guardare le caratteristiche”, ribadisce Virgillito. “Io l’ho mangiata. Ed è molto buona”.
La scelta consapevole parte dalla spesa
Non tutte le pizze surgelate sono uguali. Alcune sono ricche di grassi saturi, zuccheri nascosti e additivi chimici. Ma generalizzare è un errore. Il mercato sta cambiando: crescono le richieste di prodotti biologici, di pizze con impasti alternativi, di versioni vegane o senza lattosio. E la risposta della grande distribuzione non si è fatta attendere.
Conad, Coop, Esselunga e altre catene offrono ormai una vasta gamma di pizze surgelate con profili nutrizionali più equilibrati. La tecnologia ha fatto passi avanti anche nella surgelazione: si conservano meglio gusto e consistenza, senza bisogno di usare conservanti artificiali.
La pizza surgelata, insomma, non è più quella di dieci anni fa. E se scelta con attenzione, può rappresentare una soluzione pratica, economica e sorprendentemente sana. A patto, ovviamente, di non abusarne.
