Questo paesino spagnolo sta pregando i turisti di non visitarlo nel weekend

Brihuega, incantevole borgo nel cuore della Spagna centrale, è diventato estremamente popolare grazie ai social. Sempre più content creator, su Instagram, stanno pubblicando video (spesso girati con droni) che mettono in mostra i suoi spettacolari campi di lavanda. Ma dietro le immagini da cartolina si nasconde un problema serio: l’overtourism.

Il sindaco Luis Viejo ha lanciato un appello chiaro: «Vi prego, venite dal lunedì al giovedì». Il motivo? Nei fine settimana il paese collassa letteralmente sotto il peso dei visitatori. Solo lo scorso sabato, ha raccontato il primo cittadino al quotidiano ABC, la situazione è diventata ingestibile.

Lavanda, Instagram e... troppo turismo

Ogni estate, tra fine giugno e luglio, Brihuega si trasforma in una meta da sogno per amanti dei fiori, influencer e semplici turisti. I suoi oltre 1.000 ettari di lavanda attirano in poche settimane circa 140.000 persone, generando un indotto di circa 8 milioni di euro.

Oli essenziali, birre e persino formaggi alla lavanda invadono i negozi. Il problema è che le strette stradine medievali del centro storico non sono fatte per ospitare un flusso simile, soprattutto nei weekend. «Abbiamo un comitato per la sicurezza, ma resta difficile da gestire», ha spiegato il sindaco.

Il sindaco di Brihuega ha fatto un appello ai turisti: chi può, è pregato di visitarlo dal lunedì al giovedì, perché nel weekend la situazione è "insostenibile".
Il sindaco di Brihuega ha fatto un appello ai turisti: chi può, è pregato di visitarlo dal lunedì al giovedì, perché nel weekend la situazione è "insostenibile".

Ecco perché le autorità locali chiedono di pianificare le visite nei giorni feriali. Una proposta che vuole alleggerire la pressione e migliorare l’esperienza per tutti.

Un borgo ricco di storia (anche oltre la lavanda)

Brihuega non vive solo di lavanda. Situata nella Valle del Tajuña, nella provincia di Guadalajara, vanta un patrimonio storico e culturale straordinario. Uno dei suoi tesori meno noti ma più affascinanti sono le Grotte Arabe: una rete sotterranea di cunicoli lunga circa 8 km (di cui 500 metri visitabili), risalente al X secolo.

Utilizzate come vie di fuga durante gli assedi e come dispensa naturale grazie alla temperatura costante di 12°C, le grotte si trovano vicino a Plaza del Coso, nel cuore del paese.

Camminare tra Calle Mayor, Plaza del Coso e Calle de Armas significa fare un viaggio nel tempo tra palazzi rinascimentali, prigioni dell’epoca di Carlo III e antiche piazze porticate.

Come arrivare a Brihuega (senza stress)

Brihuega dista solo un’ora in auto da Madrid. L’aeroporto più vicino è quello di Adolfo Suárez Madrid-Barajas. Per chi arriva in auto, ci sono noleggi a partire da 20-25 euro al giorno.

Con i mezzi pubblici, il viaggio dura circa 3 ore e mezza: treno da Atocha a Guadalajara, poi bus fino al borgo. Ma a luglio c’è un’opzione più pittoresca: il Treno della Lavanda, offerto da Renfe. Parte da Madrid, include una guida e trasporto ai campi. Quest’anno, il biglietto costava 50€ per adulti e 20€ per bambini — e ha fatto sold out rapidamente.

Un caso simbolo dell’overtourism in Europa

Quello di Brihuega non è un caso isolato. Sempre più città europee stanno correndo ai ripari per arginare il turismo eccessivo.

  • Venezia ha introdotto un biglietto d’ingresso da 5-10 euro per chi visita in giornata e vietato le grandi navi da crociera.
  • Barcellona ha annunciato lo stop totale agli affitti brevi entro il 2029, oltre a non concedere da tempo nuove licenze per bed and breakfast e case vacanza.
  • Bali applica una tassa d’ingresso e un codice di condotta obbligatorio.
  • Amsterdam ridurrà drasticamente le crociere e inasprirà le sanzioni verso chi si comporta in modo indecoroso nel centro storico.
  • Machu Picchu ha introdotto turni obbligatori e limiti giornalieri di visitatori.

A Fujikawaguchiko, in Giappone, è stata addirittura installata una rete metallica per impedire l’accesso a uno spot fotografico troppo affollato. E a Kyoto, le autorità stanno valutando un aumento della tassa di soggiorno fino a 10.000 yen a notte (circa 65 euro).

Come risolvere il problema? Una soluzione (parziale) dal 2026

L’obiettivo non è fermare i turisti, ma renderli parte della soluzione. A Brihuega, infatti, stanno già lavorando per un nuovo sistema di navette e un parcheggio di scambio che entreranno in funzione nel 2026. E nel frattempo è stato appena inaugurato il primo hotel a cinque stelle del borgo.

Chi vuole godersi l’atmosfera autentica del luogo e rispettare i suoi ritmi, può ancora farlo. Ma meglio evitare il weekend. Lo dice anche il sindaco: «Dal lunedì al giovedì, Brihuega è tutta un’altra storia».

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