Marcella Cruccu, content creator italiana molto seguita su Instagram, ha vissuto un’esperienza che ha in parte rovinato la sua vacanza: una multa da 105 euro a Vienna, per un errore che chiunque avrebbe potuto commettere. La sua storia, diventata virale sui social, ha sollevato parecchie polemiche. Ma soprattutto, ha acceso i riflettori sul sistema di trasporto pubblico viennese, tanto pulito quanto... spietato.
Multa salata per una sola fermata in più
Marcella era in vacanza nella capitale austriaca, ma tra uno schnitzel e un palazzo imperiale, ecco il colpo di scena. Aveva acquistato regolarmente un biglietto da 80 minuti per la metropolitana, pagando 2.40€. Un ticket valido per spostarsi anche con cambi di linea. Tutto apparentemente regolare. «Vienna è come Milano – racconta nel video pubblicato su Instagram – ci sono linee colorate che vanno in diverse direzioni». Una differenza sostanziale con Milano e l'Italia, però, c'è: qui, come a Praga, non esistono tornelli. I controlli sono a campione e i controllori, a volte in borghese, salgono con 'blitz' a bordo dei vagoni. Dopo aver sbagliato fermata, Marcella ha preso la metro nella direzione opposta per tornare indietro di una sola stazione. Fatalità: proprio in quel tragitto è salita una controllora.

Controlli a sorpresa e regole poco chiare
Vienna, come molte città europee, adotta un sistema di controllo a campione. Nessun tornello, ma ispettori in borghese o in divisa pronti a chiedere il biglietto in qualunque momento. Peccato che, in questo caso, il regolamento ha colpito duro. La controllora ha chiesto i documenti e fatto scendere Marcella dalla metro insieme a lei. La spiegazione è stata chiara (ma poco comprensibile per chi non è del posto): quel biglietto da 80 minuti era valido solo in un’unica direzione. Tornare indietro, anche di una sola fermata, viene considerato un nuovo viaggio.
«Le ho spiegato che era la mia prima volta a Vienna, che avevo letto informazioni su internet ma non erano affatto chiare. E che comunque avevo fatto solo UNA fermata nella direzione opposta. Niente da fare: multa da 105 euro», racconta ancora, tra rabbia e frustrazione. Nel suo video, girato direttamente dal bagno dell’alloggio viennese, Marcella non le manda a dire: «Forse sulla metro c’era gente senza biglietto. Ma a chi danno la multa? A me, che avevo pagato. Ho provato a spiegarle, ma era irremovibile».
Per evitare di finire nella stessa trappola, meglio chiarire un punto importante. Il Wiener Linien, il gestore del trasporto pubblico viennese, specifica che i biglietti da 80 minuti sono validi per un solo tragitto continuo. Puoi cambiare metro, tram, autobus. Ma non puoi invertire la rotta. Anche se sei sceso per sbaglio, tornare indietro richiede un nuovo biglietto.
Il sito ufficiale di Wiener Linien conferma questa regola, anche se nei testi in lingua inglese e tedesca non è immediatamente evidente. E questo spiega come anche chi viaggia in buona fede, come Marcella, possa finire nel mirino delle multe salatissime.
Dopo la batosta, Marcella ha chiuso il suo video con una frase che riassume bene lo spirito di chi si è visto punito senza aver davvero trasgredito. In termini più coloriti, ha affermato: «Nella vita ci vuole fortuna».
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