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Nada Donzelli, content creator italiana trapiantata da otto anni negli Stati Uniti, ha sollevato un polverone social con un video che racconta uno dei suoi primi e più inaspettati shock culturali: il latte americano. E no, non stiamo parlando di gusti. Stiamo parlando di identità. Quella del latte, appunto. Sul suo profilo social, Nada documenta da tempo la vita quotidiana oltreoceano. Dimenticatevi la classica cartolina dal centro New York o dalle spiagge dorate della California: la sua America è fatta di supermercati suburbani, scelta infinita sugli scaffali e contraddizioni alimentari che, a un occhio europeo, possono sembrare uscite da un film distopico.
Il frigo dei sogni? No, del panico: 27 tipi di latte, ma nessuno è “vero”
Nel video diventato virale, Nada apre il frigorifero di un supermercato americano e con un misto di stupore e ironia esclama: “Puoi immaginare un frigorifero dove ci sono 27 tipi diversi di latte? E nessuno è latte vero”. E rincara la dose: “Qui scegliere il latte è più difficile che affittare casa”.
Perché tanto caos? Basta ascoltarla: “In Italia abbiamo latte intero, scremato, parzialmente scremato e magari quello senza lattosio. In America entri in un vortice: latte d’avena, di mandorla, di pistacchio, di soia, di riso, di cocco, al cioccolato, alla menta. E poi ancora: con più calcio, senza calcio, con vitamina D, senza lattosio, senza zuccheri, con proteine extra. E ogni versione in formato gigante”.
Il paradosso? Mentre mostra bric e bottiglie di ogni forma e colore, sottolinea un dettaglio chiave: nessun formato piccolo. Quasi un’ossessione americana per l’abbondanza, anche quando si parla di “latte” che latte non è.
La filosofia americana della scelta… che stressa
Dietro l’ironia, Nada tocca un punto sociologico non banale: “La cultura americana si basa su una cosa precisa: avere scelta. Più scelta hai, più ti senti libero, importante, unico. Ma poi finisce che ti perdi”. Secondo lei, questo eccesso di opzioni alimenta l’indecisione e aumenta lo stress quotidiano: “Noi europei siamo abituati a meno opzioni, ma anche a meno confusione. Qui spendi mezz’ora per scegliere un latte che alla fine ha più zuccheri e meno nutrienti del latte normale”.
La creator aggiunge un dettaglio interessante: “Statisticamente, i tipi di latte più venduti sono quelli con più zuccheri. E questo, guarda caso, fa comodo all’industria alimentare”. Come sempre, nei commenti, c'è chi dissente, facendo notare che in Italia la situazione magari non è esattamente la stessa ma da diversi anni abbondano le 'alternative' al latte vaccino. "Non siamo rimasti al Medio Evo, anche da noi c'è il latte alla mandorla o alla menta!", fa notare un utente.

Il tema si allarga: la cultura americana della varietà estrema non si ferma al latte. Nada racconta che anche l’acqua può diventare motivo di smarrimento: C'è l'acqua con vitamina B12, al mango, alla menta, al collagene, con antiossidanti, frizzante ma poco, frizzante ma tanto, alcalina, distillata. E poi i biscotti: oltre 40 varianti di Oreo. Dalla versione classica a quella ripiena di burro d’arachidi, fino al gusto marshmallow o torta di compleanno. Un buffet infinito che, secondo Nada, più che libertà lascia un retrogusto di ansia.
Alimenti “proibiti”: quello che negli USA è normale, in Europa è vietato
Il latte, però, è solo la punta dell’iceberg. Il divario tra normative alimentari europee e americane è ben più profondo. Negli Stati Uniti, esistono prodotti molto comuni che in Europa sono vietati o fortemente regolamentati.
- Coloranti artificiali come Yellow 5, Red 40 o Yellow 6 si trovano in caramelle e cereali per bambini (Skittles, M&M’s, Froot Loops). Nell’Unione Europea sono vietati o richiedono etichette di avvertimento.
- Pollo al cloro: in USA viene disinfettato con lavaggi al cloro. In UE è proibito. La sicurezza alimentare si garantisce con igiene lungo tutta la filiera.
- Potassium Bromate: usato per la lievitazione del pane, è vietato in Europa perché ritenuto potenzialmente cancerogeno (fonte: IARC).
- Brominated Vegetable Oil (BVO): presente in bibite come Mountain Dew, vietato in Europa per rischi legati al sistema nervoso e tiroideo.
- Olestra: sostituto del grasso in snack dietetici, vietato in Europa per effetti lassativi e disturbi gastrointestinali.
- Titanium Dioxide: usato per rendere più bianchi dolci e caramelle. Vietato in UE dal 2022 per sospetta cancerogenicità (EFSA).
- Formaggi con ormoni della crescita: il rBGH è consentito negli USA per aumentare la produzione di latte, ma vietato in Europa.
- Ractopamina: usata negli USA per far crescere più massa magra a suini e bovini. In Europa è completamente bandita.
- Grassi trans: ancora presenti in snack confezionati USA come Ritz Crackers, ma limitati severamente in UE per i rischi cardiovascolari.
- Diphenylamine (DPA): le mele americane vengono trattate con questo agente per evitare l’imbrunimento. L’UE l’ha vietato per sospetto cancerogeno.
La 'cattiva' Europa, insomma, protegge i suoi cittadini, a differenza del fantastico mondo degli Stati Uniti, dove c'è più libertà (spoiler: non è così).
